63 - l'inspiegabile allontanamento di Manuel

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Erano passati alcuni mesi dalla morte di Dante.
Floriana, era tornata da Glasgow per stare vicina al figlio Simone e a nonna Virginia.

La scomparsa del genitore aveva provocato un forte dispiacere in Simone. Era riuscito, però, a non perdere la concentrazione necessaria per continuare a frequentare il quarto anno di liceo.

Com'era diventato d'abitudine, Manuel e Nina continuavano la loro relazione tossica, fatta di continui litigi, risolti facendo  sesso. Tutto questo, non aveva niente a che fare con l'amore.
Ma ad entrambi andava bene così, quindi continuavano ad avere quel malsano tipo di rapporto.

Ad un certo punto, quando la situazione divenne insostenibile, alcuni mesi dopo, un pomeriggio, Nina decise di lasciare Manuel, avendo trovato un'altro ragazzo più dotato sessualmente di Manuel che sapeva appagarla di più.

Manuel si sentì perso, perché non aveva più la ragazza al suo fianco, ne Simone, che era sempre stato il suo punto fermo.

(Non ammise mai di amarlo, perché questo avrebbe comportato la conferma al percorso di accettazione della sua bisessualità. Cosa alla quale non aveva mai pensato, riuscendo ad avere rapporti sessuali con le ragazze.
Meglio era, far credere a tutti che lui fosse completamente eterosessuale.
Cosa assolutamente non vera.
Lo sapeva lui e lo sapeva anche Simone, con il quale, la sera del suo compleanno aveva avuto un rapporto, pur non completo.)

Sentendosi completamente solo, fece l'unica cosa possibile che gli suggerì il cervello.
Andò da Simone a villa Balestra.
Quando lasciò casa di Nina, con la moto andò a cercare Simone e lo trovò a casa.
Quando lo vide arrivare, dalla finestra della sua camera, Simone rimase meravigliato nel vederlo, in quanto erano mesi che non avevano alcun tipo di rapporto. Non si salutavano nemmeno.

Manuel si tolse il casco e bussò alla porta. Aprì Floriana:

FL: "ciao Manuel!!"

M: "ciao, c'è Simone?"

FL: "si è in camera sua"

M: "posso salire?"

FL: "certo, vai pure!!"

Manuel facendo due gradini alla volta, arrivò davanti alla porta della stanza e busso:

M: "Simò posso?"

S: "vieni Manuel!!"

Manuel entrò e trovò Simone a letto che ascoltava un po' di musica sul pc.
Tolse le cuffie e disse:

S: "beh cosa ci fai qui? Sono mesi che nemmeno mi saluti!!"

Manuel si distese a fianco di Simone e iniziò ad accarezzargli la gamba sinistra

M: "si, è vero, ma oggi mi sento particolarmente solo e avevo voglia di vederti!!
Nina, poco fa, mi ha lasciato e mi chiedevo se avessi voglia di fare l'amore con me?"

Simone lo guardò con gli occhi fuori dalle orbite

S: "sei scemo? T'ha mollato la ragazza e vieni a chiedermi se voglio fare l'amore con te???
Fino ad un attimo fa andavi a letto con lei???
Sei proprio partito di testa?
La risposta è no....
Sei bisessuale e ancora non l'hai accettato? Peggio per te..."

Dopo il giusto rifiuto di Simone, Manuel lasciò la stanza e la casa di Simone, senza salutarlo, senza dire niente con Floriana e la nonna.
Accese la sua moto e se ne andò.

Simone scese dalla camera e raccontò tutto con la mamma e la nonna. Rimasero anche loro senza parole.

Quella fu l'ultima volta che Simone vide Manuel...

Il ragazzo non andò a casa, ma andò in uno di quei chioschetti lungo il tevere, prese una birra, la pagò e si sedette in un tavolino libero.
Dopo circa un quarto d'ora, mise la bottiglia di vetro nel raccoglitore e partì con la moto.

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