14 - "tuo Simone"

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Alla fine Simone era tornato dalla Scozia, dov'era andato a vivere subito dopo essersi ripreso dall'incidente avuto sotto casa di Manuel.
Era tornato, senza che nessuno lo sapesse, di nascosto, per vedere il "suo" Manuel, nel giorno più bello della sua vita, il matrimonio con la moglie Ornella.

Manuel non si era mai impegnato a fondo per conoscersi meglio, preferendo la vita da finto etero, fidanzandosi con la ragazza che aveva conosciuto nel pub che insieme frequentavano fin dalla quarta liceo.

Amava Simone, ma non avrebbe mai voluto rovinarsi la reputazione da "don Giovanni" che faticosamente si era conquistato fin dal liceo, facendo soffrire Simone, fino alle lacrime.

Alla fine, Simone lo era andato a vedere alla Chiesa dei Santi Apostoli, nella quale il cugino di Ornella, Don Maurizio li stava sposando.
Si era nascosto dietro ad una  colonna laterale della chiesa, in modo tale da non essere visto da nessuno, nemmeno da suo padre, dalla nonna e da Anita.
Aveva parcheggiato l'auto noleggiata a fianco alla Chiesa, dietro una siepe.
Era entrato già a cerimonia iniziata, non facendo rumore.
Non c'era tanta gente, i loro amici storici: Chicca, Laura, Pin, Giulio, Aureliano, Monica e Luna non erano stati invitati.
Nessuno della loro classe aveva ricevuto l'invito.
Manuel aveva chiuso ogni rapporto con loro, dopo la partenza di Simone per la Scozia.

Durante quegli anni, Manuel, sapendo di essere la causa del suo allontanamento, si era sempre sentito in colpa per il comportamento avuto e nonostante avesse chiesto scusa a Simone migliaia di volte, non era mai riuscito a farlo tornare.

Prima della fine della cerimonia nuziale, Simone uscì dalla Chiesa, evitando di essere visto.
Entrò in auto e partì facendo una piccola sosta a villa Balestra, avendo conservato le sue chiavi da anni.
La villa era completamente vuota, disinserì l'allarme e andando al piano di sopra, appoggiò la lettera scritta per Manuel, sulla specchiera in bagno, sapendo che prima di partire per il viaggio di nozze, l'avrebbe trovata e letta.
Tornò a piano terra, guardò quella che era la sua bellissima casa, inserì l'allarme, chiuse la porta a chiave e si diresse verso l'aeroporto.
Aveva prenotato il viaggio di ritorno per Glasgow alle 15.
Arrivò, lasciò l'auto al parcheggio, come da accordi con la concessionaria e andò al gate, aspettando di imbarcarsi sul volo di ritorno.

Manuel, dopo la cerimonia, prima di uscire dalla Chiesa, guardò in tutti i suoi lati, se vedeva Simone,  anche di sfuggita, ma niente.
Si rassegnò al fatto che nel suo giorno più bello, l'unico ragazzo che aveva amato in vita sua, non era andato al suo matrimonio, preferendo rimanere lontano.

Fece finta di niente, era bravissimo in questo, e mantenne il sorriso fino all'uscita.
Furono inondati da petali di rose e riso, fu una bellissima sorpresa.
Tutti gli invitati seguirono l'auto degli sposi e raggiunsero insieme il ristorante dove si sarebbe svolto il pranzo nuziale.
Era tutto perfetto, organizzato magnificamente, niente era fuori posto, tranne una cosa: mancava Simone.... anzi Manuel avrebbe voluto lui, al suo fianco al posto di Ornella.
Era tardi, troppo tardi.....

Finita la cerimonia, a tarda sera tornarono a casa, stanchi morti tutti.
Il giorno successivo, lui e Ornella sarebbero partiti per il loro viaggio di nozze negli Stati Uniti.
Mentre erano comodamente seduti in cucina, Manuel si allontanò da loro andando nel bagno della sua camera e appena entrò, accendendo la luce, vide subito la lettera. Il suo cuore perse un battito.
Riconobbe immediatamente la scrittura: era quella di Simone!!

Aveva le mani che tremavano dall'emozione. Chiuse la porta a chiave e decise di sedersi sulla sedia posta sotto la specchiera.
Apri la busta e lesse:

S: "Caro Manuel,
Oggi è il tuo giorno più bello e sono felicissimo per voi.
Non potevo mancare e infatti in Chiesa c'ero anch'io.
Non mi hai visto, nessuno di voi mi ha visto, perché ero dietro ad una colonna, ma ti ho visto io.
Eri bellissimo ed elegante con il vestito blu, proprio come piace a te. Eri tanto emozionato e io lo ero più di te, ma come spesso succede nella vita reale e non come nelle favole, niente va come dovrebbe.
Quando leggerai questa lettera, io sarò già arrivato a casa e pronto per affrontare una nuova settimana.
Forse eravamo destinati ad essere uniti o com'è successo, purtroppo no.
Non possiamo saperlo.
Le nostre vite hanno preso strade diverse e difficilmente si potranno incontrare di nuovo.
Una cosa la so, cioè quella di augurarti tutto il bene possibile e che tu possa essere felice accanto a tua moglie che ti ama tanto.
Non pensare al passato, Manuel, guarda soltanto davanti a te, a quel futuro che ti aspetta, pieno di tanto amore e fortuna.
Un grosso abbraccio "tuo Simone"

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