Chapter 89 : Golfo dell'Amore

24 7 53
                                    

Uno, due, tre passi sulla piattaforma e Althea si lanciò

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.

Uno, due, tre passi sulla piattaforma e Althea si lanciò. Il suo corpo incontrò l'acqua e un istante dopo ella venne avvolta dalla marea cristallina. Tornò in superficie, esultando, portandosi i capelli bagnati all'indietro.

Le sue ciocche bionde, poco più scure rispetto a quando erano asciutte, sembravano brillare sotto la luce cocente del sole.

<< Non so nuotare! >> disse urlando, per infine essere nuovamente travolta dalle onde piatte e calme del Golfo dell'Amore.

Doyoung, ancora dritto sulla balaustra, intento ad osservarla con un piccolo sorriso, cambiò improvvisamente espressione. Le sue labbra tramutarono in una smorfia paralizzata, terrorizzata.

E come un lampo si tolse tutti i vestiti, lanciandoli poco distanti da quelli di Althea. Il suo petto assaporò l'aria fredda mattutina, mostrando ai raggi la sua pelle candida e pallida, segnata da centinaia di cicatrici.

Rimase con dei pantaloncini corti, quelli che solitamente indossava sotto i suoi pantaloni, quelli che proteggevano la sua intimità. Non ci pensò molto, si buttò anche lui in quel mare, provando a raggiungere il più in fretta possibile il corpo della ragazza.

Nuotò, fino a quando non riuscì a prenderla per la schiena, avvinghiandola al suo braccio, portandola nuovamente in superficie. E solo così Althea, respirando a pieni polmoni, iniziò a ridere, levandosi tutto lo strato d'acqua dal suo viso.

I capelli di Doyoung erano ancora spettinati sulla sua fronte, a malapena riusciva a tenere gli occhi aperti per via delle gocce insite nelle sue ciglia.

Eppure sentì il suo fiato sul collo, come Althea sentì il suo sulle gote, caldo, spaventato, ripetitivo come avveniva dopo uno sforzo corporeo eccessivo.

<< So nuotare, era uno scherzo >> disse ridendo, con un sorriso enorme stampato sul volto.

Ma soltanto con quelle parole, Althea si rese conto di aver rovinato tutto, in quanto il braccio di Doyoung e il suo corpo si sarebbero allontanati da lei molto in fretta, più del previsto.

Il ragazzo si spostò il ciuffo corvino dagli occhi, tirandolo all'indietro, bagnandosi le palpebre e la bocca per osservare lei e il mondo circostante. Erano così vicini, forse non lo erano mai stati così tanto prima d'ora.

I loro respiri si sincronizzarono e le loro pupille si unirono, ignorando tutto ciò che stava accadendo attorno.

La mano di Doyoung era ancora stretta sul suo fianco, mentre il suo braccio la teneva a galla. La canottiera di Althea, bianca ed elaborata con svariate decorazioni in pizzo, era leggermente alzata, per via della pressione dell'acqua, eppure lei non si curò di questo dettaglio.

Le loro labbra erano distanti forse quindici centimetri e a volte, proprio per il movimento dei loro corpi, per cercare di rimanere in superficie, si riduceva a dieci.

Exile | Kim DoyoungWhere stories live. Discover now