Chapter 12

47 9 41
                                    

Era l'alba di un nuovo giorno, soleggiato e assente dalle nuvole che avevano allarmato il protettore la sera precedente

Oops! Questa immagine non segue le nostre linee guida sui contenuti. Per continuare la pubblicazione, provare a rimuoverlo o caricare un altro.


Era l'alba di un nuovo giorno, soleggiato e assente dalle nuvole che avevano allarmato il protettore la sera precedente.

Althea si trovava in compagnia di Jungwoo, nell'ultimo piano del dormitorio est. L'aria era più rarefatta, sapeva di antico, di legno vecchio e una leggera umidità si era impregnata tra le pietre della parete.

Quella mattina Althea lo ritrovò semi sdraiato sulla sua solita poltrona, con la testa appoggiata allo schienale e con la bocca leggermente aperta. Stava dormendo, nonostante il sole fosse già alto nel cielo. Per lui era diventato decisamente estenuante stare affianco alla nuova ragazza per tutto il giorno e camminare per i vari piani del dormitorio durante la notte.

Così la ragazza, dopo averlo osservato alcuni secondi, indecisa se disturbarlo o meno, gli diede due colpetti sulla spalla, tanto da farlo cadere dalla poltrona per lo spavento.

Il cappuccio gli finì sugli occhi, mentre per via della veste Jungwoo inciampò con i piedi sul tessuto, atterrando in definitiva sul suolo.

Una scena esilarante certo, ma per via del suo carattere Althea iniziò a scusarsi in tutti i modi possibili.

Quella mattina quindi, dopo una bevanda calda e un veloce boccone, si recarono nell'area più alta del dormitorio, per esaminare più attentamente il libro dell'esilio. Più i giorni passavano più il compito di Jungwoo, in quanto istruttore, diventava arduo.

L'obiettivo di quest'ultimo non era illustrarle il libro in modo cronologico, quindi passando da capitolo in capitolo, pagina dopo pagina, bensì avrebbe racchiuso la vastità del sapere attraverso la nozionistica e gli argomenti prominenti, dando netto rilievo a quelli di maggiore importanza.

Così saltò la vera nascita del castello dell'esilio, la storia di Nemesi, le modalità di coltivazione, la socialità tra la popolazione, la costruzione architettonica, il villaggio del fiore bianco e altri capitoli, concentrandosi fin da subito sull'unico male che fin dalla notte dei tempi si abbatteva sul territorio, ossia il popolo del cielo, le creature alate.

Prima affrontavano questo discorso meglio era, soprattutto nei confronti di Althea, ancora ignara di quanto sarebbe accaduto di lì a poco.

La ragazza accarezzava le pagine ingiallite, osservando i numerosi disegni incisi e la rilegatura a filo che erano riusciti ad ottenere.

<< Questi mostri sono assetati di sangue, del nostro e più nello specifico si alimentano del nostro dolore >> Jungwoo ripensò a tutte le numerose volte in cui Nemesi lo istruì per il discorso che avrebbe dovuto fare alla nuova persona arrivata.

Althea lo guardò con gli occhi pieni di consapevolezza, senza fiatare e senza porre domande come era suo solito.

<< Nel corso degli anni e di questi secoli siamo riusciti ad intuire, stimando gli attacchi, che queste creature sono attratte da chi detiene il dolore più grande tra gli abitanti. Ma Althea, non sottovalutare le mie parole, questi sono animali voraci, non di certo inclini al controllo delle proprie pulsioni. Se mai si trovassero di fronte ad una qualsiasi persona la porterebbero con sé, nonostante ce ne sia una con la quale potrebbero saziarsi di più >>

Exile | Kim DoyoungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora