Chapter 86

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Un profumo inebriante, lungo tutto le scale, disperso per il corridoio, accompagnò la camminata di Doyoung, che stretto nei suoi vestiti eleganti e adornati da accessori, stava attraversando la reggia centrale del Castello

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Un profumo inebriante, lungo tutto le scale, disperso per il corridoio, accompagnò la camminata di Doyoung, che stretto nei suoi vestiti eleganti e adornati da accessori, stava attraversando la reggia centrale del Castello.

I passi leggeri di Jungwoo accompagnarono quelli pesanti del giovane. La veste del primo, con un piccolo strascico sul pavimento, toccava ritmicamente le sue calzature, mentre il completo di Doyoung, rigido e profumato, fasciava il suo corpo alla perfezione.

I suoi abiti bianchi riflettevano la luce proveniente dalla grande vetrata del corridoio, mentre quelli cupi di Jungwoo non facevano altro che assorbirla, riscaldandogli la pelle.

Pochi metri più in là, una volta arrivati nella porzione apicale della reggia centrale, sulla torre maestosa, Jungwoo bussò due volte, soffermandosi sulla soglia in attesa di una risposta.

E dall'altra parte, Althea gli disse di entrare, con un tono diretto e per niente titubante.

Doyoung la vide, di spalle, prostrata verso la finestra, con lo sguardo rivolto verso il mondo circostante. La vide sospirare, per via delle sue spalle contrarre, dritte. E così anche lui si sentì sotto pressione, ancora non sapeva come mai si trovasse lì a quell'ora del giorno.

Era stato Jungwoo a richiamarlo dal campo di allenamento e dopo essersi sistemato velocemente e profumato abbondantemente, si recò alla reggia per udire tutto ciò che Althea aveva da dirgli.

Jungwoo, dopo averli lasciati da soli all'interno della stanza, richiuse la porta, prestando attenzione a non fare troppo rumore, nonostante l'agitazione era tale dentro di lui da fargli perdere ogni facoltà cognitiva. Avrebbe voluto origliare, per soddisfare i pettegolezzi interiori, eppure da bravo assistente, li mise a tacere, tornando giù al pian terreno.

<< Doyoung >> e alla fine la ragazza si girò, degnandolo finalmente di uno sguardo. I loro occhi combaciarono, giusto per qualche secondo, perché i sentimenti erano tali da far girare loro la testa.

<< Althea, di cosa volevi parlarmi? >> pensò volesse attaccarlo ancora, come era suo solito fare nell'ultimo periodo, eppure quel giorno qualcosa di diverso aleggiava nell'aria.

<< Vieni siediti >> gli disse, spostando una poltrona, nonostante le sue mani tremolanti, per via dell'agitazione, avessero perso ogni tipo di appiglio e forza.

Doyoung, dopo aver tentennato svariate volte, facendo piccoli passi, per poi tornare sul suo posto, decise di accomodarsi sulla seduta, incrociando le gambe e mettendosi composto, mentre lei, di fronte a lui, si sedette sulla poltrona più pesante e ricoperta di velluto.

Althea prese un grande respiro e infine, congiungendo le mani al grembo, prese il coraggio per affrontare tale conversazione.

<< Penso di non avertelo mai chiesto, da quando sei tornato, ma ora... Ora volevo prendermi un momento per capire la tua storia >>

Exile | Kim DoyoungWhere stories live. Discover now