Chapter 40

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La luna era alta nel cielo, brillava in mezzo alle altre stelle, tanto da illuminare il castello con un fascio argentato

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La luna era alta nel cielo, brillava in mezzo alle altre stelle, tanto da illuminare il castello con un fascio argentato.

Il vento si era insinuato tra le foglie degli alberi da frutto, una leggera sinfonia accompagnava il silenzio tra le strade.

La spada di Althea, appoggiata sulle sue gambe, rifletteva le poche ombre attorno, compresi i lineamenti sfocati del suo viso. Affianco a lei c'era il protettore, adornato di nero, con il mantello sulle spalle. I suoi capelli corvini, ben pettinati sulla sua fronte, incupivano il suo sguardo, nonostante fossero in netto contrasto con la sua pelle.

Il loro allenamento era da poco terminato. Era passata precisamente una settimana da quando Taeyong e Nemesi morirono, quel ricordo sembrò ad entrambi ancora troppo vicino per poter essere dimenticato.

In quei giorni Althea aveva riflettuto molto sul suo destino, tanto da estraniarsi nei confronti della realtà. Al lavoro Johnny la vedeva assente, senza concentrazione, con gli occhi persi nei pensieri. Quello che non sapeva però il ragazzo era la moltitudine di preoccupazioni che Althea si portava appresso. E non era solamente il dover accettare la mano del nuovo imperatore o la scomparsa inaspettata di Taeyong, no, era anche l'imminente partenza di Doyoung.

<< Cosa farai quindi? Dove andrai? >> gli chiese rivolgendogli uno sguardo fugace.

Lui sospirò, scuotendo leggermente la testa. Avrebbe voluto risponderle con sincerità, eppure se le avesse rivelato degli altri regni a sud del territorio, molto probabilmente la vita lì al Castello sarebbe andata in modo differente.

<< Mi sposterò verso est, o forse tornerò da dove sono venuto >> disse con aria gelida, stringendo la mascella.

<< E cioè? >> la curiosità di Althea era sempre stata tale da superare persino la sua impulsività.

<< Tu Althea sei la prima persona qui al Castello che non ha paura di starmi accanto >> continuò Doyoung evitando quel discorso. Odiava le domande, per quanto concise potessero essere, le risposte sarebbero state troppo prolisse e il tempo non era abbastanza.

<< Perché dovrei avere paura di te? >> domandò accigliata.

Lui increspò un lato delle sue labbra, come per mostrarle un sorrisetto divertito, ma poi tornò più serio di prima.

<< Pensavo sapessi quello che si dice sul mio conto >> e poi guardò nuovamente la luna << della mia maledizione >>

Althea si perse nella lucentezza della sua spada, per provare a prendere un po' di tempo per pensare e rispondere adeguatamente.

<< Sì lo so, ma non mi importa >>

E di nuovo il silenzio.

Quello che Doyoung non riuscì a dirle fu proprio l'effetto di quella frase sul suo cuore. Gli alleviò quasi un peso, nonostante ce ne fossero tanti altri ancora presenti.

Exile | Kim DoyoungWhere stories live. Discover now