Chapter 21

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Pioveva ormai da alcune ore, questo fortunatamente rinfrescò l'aria, immergendo il castello dell'Esilio in un'umidità quasi piacevole

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Pioveva ormai da alcune ore, questo fortunatamente rinfrescò l'aria, immergendo il castello dell'Esilio in un'umidità quasi piacevole. I grandi secchi posizionati all'esterno avevano l'unico compito di raccogliere quanta più acqua possibile. Le varie gocce scendevano, cadendo l'una dopo l'altra nei contenitori, producendo una sinfonia del tutto rilassante.

I ragazzi dell'armeria, nonostante stesse piovendo rumorosamente e in modo eccessivo, continuarono il loro addestramento, sprofondando persino con i piedi nel fango che si creò. Taeyong, imperterrito, stava duellando con un altro guerriero, fronteggiandolo con ira e oscillando la sua spada tra la pioggia fitta. I suoi vestiti scuri, completamente fradici, si erano ormai aderiti al suo corpo, mostrando quanto fosse esile rispetto agli altri. Yuta intanto, a diversi metri di distanza, lanciava ripetutamente varie frecce sul bersaglio posto molto lontano da lui. Inutile dire che centrasse sempre il cerchio rosso, ma questo non lo rassicurò.

Sir Eluard sfruttò l'interperia per assicurarsi che i membri dell'armeria riuscissero a migliorarsi grazie al maltempo. Questo era del tutto calcolato e nonostante lo stessero maledicendo tutti per le condizioni, era il modo migliore per crescere e diventare più forti.

Althea, passando davanti al campo di allenamento, li osservò, appoggiando una mano alla rete in metallo, immaginandosi li tra loro a duellare. Il suo animo forte le aumentò improvvisamente una certa sicurezza di sé, ma nonostante questo, era innegabile il fatto che Sir Eluard non l'avrebbe mai presa nel suo gruppo. Così continuò a camminare, dirigendosi verso la bottega delle armi, nel punto prestabilito.

Il suo cappuccio a punta, completamente a bagnato per la pioggia, le finì sul viso, oscurandole parzialmente la vista. Poi poco dopo arrivò, attirando immediatamente l'attenzione dei presenti, che a colpi di martello, stavano perfezionando delle spade.

Jaehyun, sotto la tettoia esterna, la guardò, appoggiando la lama vicino ai legni roventi su cui la stava modellando. Si tirò nuovamente dritto con la schiena, accogliendola con un sorriso smagliante.

<< Althea, che bello vederti da queste parti >> esordì, nonostante quelli dietro di lui, grazie a una rapida occhiata, le diedero le spalle, finendo in alcuni chiacchiericci di sottofondo.

<< Ciao Jaehyun, ti disturbo? >> chiese gentilmente, avvicinandosi a lui e salendo i gradini della struttura.

<< Non ti preoccupare. È successo qualcosa? Avete bisogno di ulteriori supporti per la stalla? >> domandò a sua volta riferendosi a tutto il materiale che realizzarono per fissare al meglio le travi in legno, dopo lo squarcio avvenuto.

<< No... Io... >> e infine si avvicinò ancora di più a lui, parlandogli a bassa voce << Avrei bisogno di un favore >>

Da dietro la sua schiena, al di sotto del mantello, tirò fuori il pezzo in legno che riuscì a trovare in mezzo ai campi di coltivazione, forse proveniente dall'albero lacerato. Jaehyun lo guardò, aggrottando le sopracciglia, per capire che intenzioni avesse.

Exile | Kim Doyoungحيث تعيش القصص. اكتشف الآن