[ IN CORSO ]
1348 - Basso Medioevo
In una remota area impervia regna un enorme castello, qui ci vivono le anime mandate in esilio, morte di un dolore profondo, il più atroce sulla Terra.
Leggenda narra di una ragazza di nome Althea, arrivata dopo...
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Il viaggio di Althea e Jungwoo è poi proseguito con la visita alla bottega degli artigiani, un edificio costruito principalmente in legno e pietra. Davanti alla porta d'ingresso vi era uno spazio porticato, costituto da sedie in vimini intrecciate e realizzate dagli stessi artisti da cui era composto.
Il capo, il signor Rashad, era un uomo di mezza età parzialmente calvo che indossava sempre pantaloni a vita alta, tenuti stretti da una grossa cintura di tessuto. Si occupava dell'organizzazione generale degli artefatti, puntualizzando sui dettagli e sulle sempre più ricercate tecniche importate dall'esterno delle mura.
Jungwoo bussò due volte alla porta, per avvisare gli altri al suo interno del loro arrivo, poi inserì nuovamente le mani tra le lunghe maniche della sua veste.
Poco dopo, un ragazzo molto più basso di lui, li accolse, togliendosi lo sporco dell'argilla dalla pelle.
<< Benvenuti >> disse allegramente, facendoli entrare.
Althea si rese immediatamente conto dell'estrema moltitudine di persone al suo interno, tutte alle prese con il loro lavoro, alcuni tra immensi tessuti, altri a dipingere le ceramiche, altri ancora ad aggiustare i buchi dei vestiti.
<< Tu dovresti essere Althea, tutti parlano di te, che piacere >> continuò lo stesso ragazzo, appoggiando poi lo straccio al suo avambraccio.
La ragazza sorrise debolmente, concentrandosi sui suoi occhi a mandorla e pieni di stupore.
<< Ah che scemo! Non mi sono ancora presentato, io sono Taeil >> concluse, sprizzando gioia da tutti i pori.
<< Piacere mio >> la sua energia così positiva era estremamente contagiosa.
La bottega era illuminata dai raggi solari, tutto l'ambiente era caldo e confortevole, nonostante il disordine alle sue spalle.
<< Questa mattina il mio capo, Rashad, non è nei paraggi, per qualsiasi cosa contate pure su di me >>
<< Come vedi Althea, questa è la bottega degli artigiani, composta da artisti che abbelliscono le nostre vite. Compongono vere e proprie opere d'arte. Per di più realizzano e sistemano i nostri vestiti, quindi se mai ne avrai il bisogno, potrai portare i tuoi capi qui per farli aggiustare >> proseguì Jungwoo.
<< Volete fare un giro? >> chiese Taeil titubante, riferendosi alle varie zone che componevano la struttura.
E così i due lo seguirono, facendo attenzione alla moltitudine di vasi appena cotti e appoggiati a terra.
L'ingresso era contornato da vari oggetti, tutti prodotti manualmente, tanto che Althea non poté che ammirarli dimenticandosi tutto il mondo circostante.
Jungwoo le posò delicatamente una mano sulla spalla, per incitarla a proseguire il percorso, stando al passo di Taeil.
<< Alla vostra sinistra potete trovare la zona di sartoria, dove solitamente si riparano i vestiti, si creano abiti su misura, si aggiungono decorazioni >> e indicò una donna e due uomini intenti a mettere degli spilli a un capo attorno al manichino.
