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Mi sono svegliata presto ancora il sole non era alto nel cielo mi sono alzata piano e ho messo l'armatura che bjorn mi aveva regalato il buco che c'era l'avevo fatto ricucire ho preso l'arco e le frecce ma prima di uscire ho guardato se ivar Dormiva ma con mia grande sorpresa non era a letto dove è andato mi sono chiesta ma da ivar puoi aspettarti di tutto,sono uscita silenziosamente e mi addentro nel fitto bosco ho sentito dei rumori quindi mi avvicino e ho visto ivar seduto su una roccia molto imponente che mirava con l'arco verso un albero mi sono avvicinata a lui che non si è nemmeno girato aveva capito che ero io-"come mai la peggior schiava che abbia mai visto è sveglia?"-io?la peggior schiava?-"volevo tirare con l'arco come stai facendo tu"-mi ride in faccia-"tu sai tirare con l'arco?ma se sei così sbadata da non riuscire nemmeno a sciogliere i nodi della mia armatura"-mi siedo vicino a lui e tendo la corda del mio arco mirando la freccia che aveva scoccato prima lui prendo per bene la mira trattengo il respiro e scocco la mia freccia mi cade l'arco per tenermi la ferita mi faceva malissimo ivar se ne accorto e mi tiene il braccio perché sono tremata tutta ho alzato lo sguardo e guardo la mia freccia che ha diviso la freccia di ivar in due parti posso vantarmene ma mi lamento solamente, ivar nel mentre se la rideva quella risata così bella che amavo così tanto ma non mi sono scordata di quello che ho visto ieri ho chiuso le mie labbra in una linea retta che  non era più curva-"sei davvero la persona più sbadata che io conosca"-mi siedo sul prato perché non riuscivo a stare su quella roccia ancora per molto-"sei molto intelligente tutt'ora non trovo una motivazione per il quale ti sei messa davanti a me"-alzo gli occhi al cielo-"te l'ho detto perché"-si sistema sul masso per bene-"quella non è la vera motivazione"- mi dice avvicinando il viso al mio ora i nostri visi erano a una distanza davvero minima e vergognosa se ripenso a quello che ha fatto ma per quanto io possa essere gelosa non servirebbe a molto dirlo-"volevo solo ristituirti il favore nulla di più"-mi guarda più intensamente-"non potrebbe esserci nulla di più schiava"-allontano il mio viso quella parola odino mi faceva diventare peggio del dio loki-"se potrei scegliere chi servire mai e poi mai sceglierei te fra i figli di ragnar"-gli dico con astio lo vedo sorridere un sorriso pieno di odio che ora era rivolto pure verso di me-"questo è scontato schiava ma essendo che non puoi scegliere resterai con lo storpio"-mi sono alzata pronta a colpirlo non doveva sminuirsi

Tu hai fatto in modo che si sminuiva hai fatto di nuovo un paragone astrid

Cavolo...non era una cosa intenzionale-"non sminuirti"-gli dico severa-"tu hai detto una cosa che pensano tutti"-mi sono poggiata alle sue gambe -"io non penso molte cose di quelle che dico ivar"-mi spinge un pochetto così da farmi tornare alla realtà-"andiamo"-dice severamente quindi mi  alzo e raccolgo le mie cose siamo tornati al castello lo seguito fino in camera sua senza dire nemmeno una parola si è seduto sul letto e mi guarda ecco stava per arrivare qualche altra cattiveria da ivar me lo sento-"perchè mi segui"-senza dire nemmeno una parola sono andata verso la porta e andare in  camera mia ma ho sbattuto sulla porta chiusa quell'imbecille ha chiuso la porta sono caduta a terra e ha iniziato a ridere come un matto-"sei un incredibile e fastidio zuccone"-continua a ridere non dando peso alle parole che avevo detto-"sei caduta come un sacco dovevi vederti"-continua a dirmi ridendo-"non sei divertente sai"-mi alzo e apro la porta per andarmene-"sei brava con l'arco"-quelle parole dette da lui sono state  così belle quando tornava ragazzo e non quell'essere crudele mi piaceva stare con lui ho annuito E sono uscita andando in camera mia e mi sono riposata un pò ma le urla e il rumore del metallo che batteva mi hanno svegliato un risveglio non molto bello mi sono alzata correndo verso camera di ivar ma non c'era dove cavolo è?sono uscita senza nulla per difendermi e subito vedo bjorn combattete contro gli invasori poi il mio sguardo si imbatte su un bambino che stava lì in mezzo a piangere sono corsa a prenderlo ma mi spingono a terra guardo chi mi ha spinto ottimo stavano per uccidermi haprovato a colpirmi con l'ascia ma sono rotolata velocemente dall'altro lato riesco a prendere uno scudo che era a terra per fortuna e stavolta batte sullo scudo ho provato ad alzarmi ma con scarsi risultati da un lato mi faceva male la spalla e dall'altro quest'uomo mi impediva di farlo ho pregato che ivar venisse a salvarmi ma nessuna traccia del mio padrone quando serve non c'è mai o non lo vedevo o non e qui credo sia la seconda opzione perché non riuscivo a trovarlo ma un ultimo colpo di ascia è servito per rompere lo scudo che stava attaccato al filo della mia vita indietreggio pochi metri distante dal lui ma sapevo che non sarebbe bastato per salvarmi le chiappe ne ero certa sentivo il cuore battere a mille ma una freccia prende l'uomo dritto al collo facendolo accasciare a terra ho cercato con gli occhi chi fosse colui che mi avesse salvato ma non ho visto nessuno mi sono alzata in fretta ho preso il bambino e lo portato nella tenda dove tutti i bambini venivano tenuti e protetti ho continuato a cercare ivar ma in quel macello non lo trovato sono stati attimi di panico ma sono andati via. sono corsa da bjorn-" Dov'è tuo fratello?"-gli chiedo preoccupata-"nascosto come sempre"-lo guardato confusa perché usava quel tono così acido nei confronti di suo fratello non capisco-"stasera devo parlarti"-mi dice per poi andarsene io sono tornata al palazzo e sono andata al piano più alto se ivar non era al piano terra e non era nemmeno in città solo qui poteva essere infatti lo trovato lì seduto vicino la finestra e il suo arco vicino non si è girato-"ivar?"-mi sono chiesta perché era qui poi guardando di nuovo l'arco ho capito che lui mi aveva salvata-"la freccia l'hai tirata tu vero?"-non mi risponde quindi continuo a parlare-"puoi almeno girarti e non trattarmi...e non trattarmi così"-si gira e mi guarda arrabbiato-"non dovevi uscire"-mi dice severamente-"io cercavo te"-mi scruta con quei occhioni-"tu non dovevi uscire a prescindere"-alzo gli occhi al cielo stavolta -"la prossima volta non verrò a cercarti padrone"-mi avvicino a lui e sento le sue mani calde poggiarsi su i miei fianchi gli abbasso il cappello è succede di nuovo le nostre labbra si amavano di nuovo e i nostri respiri si mescolavano ancora una volta.
le nostre labbra si sono fermate solo quando erano gonfie e non riuscivano più a trarne piacere ma solo fastidio sento le sue dita passare delicate sulle mie labbra e poi abbracciarmi poggio la testa sul suo petto sodo senza dire niente avevo capito che almeno un pò aveva avuto paura per me ma non ho detto nulla le sue braccia mi avvolgevano in un caldo abbraccio che mi rassicurava gli sussurro un grazie  era un grazie per tutto grazie di esistere anche se prima non mi sarebbe mai uscito dalla bocca una parola di queste nei suoi confronti dovevo ringraziarlo sono scesa sola perché lui è rimasto lì e sbadatamente sono inciampata sulle scale scendendo tutte quelle scale col sedere arrivo al piano terra davanti bjorn che mi sorride e mi alza da terra con una mano sola-"non avevo mai visto scendere le scale in questo modo sai navigatrice?"-sono diventata tutta rossa mentre lui se la rideva-"tranquilla non lo dico al tuo padrone"-alzo gli occhi al cielo sapeva che mi dava fastidio-"visto che sei arrivata in anticipo andiamo ora no?"-
Ivar non vorrebbe né sono certa  continua a parlare-"poi glielo dico io a ivar"-annuisco e andiamo alla riva del mare lo guardo e si tuffa vestito-"bjorn ma che cavolo fai per odino"-mi guarda e mi fa segno di venire faccio come mi dice e nuoto fino a dov'è-"ci verrà la febbre bjorn usciamo"-mi accarezza il viso-"se hai paura di ammalarti perché mi hai seguito?"-ora I suoi occhi mi espezionavano il viso bagnato e continua a parlare-"ami ivar?"-sento il cuore battere All'impazzata a sentire solo il nome del fratello ma non potevo dirgli ciò che provavo nonostante ero consapevole che a ivar non importava,i miei sentimenti per lui si sono evoluti da un provare pena a un sentimento che non so decifrare bene non so cos'era ma mi sentivo al sicuro con lui-"è il mio padrone qualsiasi sentimento o positivo o negativo non importa a nessuno tranne che a me stessa"-mi schizza l'acqua e ride-"in realtà a me importa di quello che pensi astrid"-quelle parole le ho ripetute nella mia mente fin quando non sono arrivata nel mio letto.

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now