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Mi sveglio sentendo una presenza nella stanza qualcosa o meglio qualcuno che mi scrutava apro gli occhi per accettarmi che non ci fosse nessuno ma non molto sorpresa vedo il senz'ossa seduto sulla sedia davanti a me-"non so perché ieri tu sia andata via non so se io abbia sbagliato qualcosa io non lo so. sono un ottimo stratega,sono molto intelligente e ho sempre una risposta ma tu confondi la mia mente,affuschi i miei pensieri e non ho una risposta per i tuoi comportamenti perciò cerco una risposta da te"-ci siamo guardati il suo volto era tornato ad essere freddo ed disinteressato a tutto-"nemmeno tu hai una risposta"- afferma con certezza come se lui ne fosse sicuro il mio sguardo adesso e passato hai  suoi occhi erano stanchi come se non avesse riposato per tutta la notte -"scus-s"-
Mi zittisce sovrastando la mia voce con la sua -"non devi scusarti"- mi sono alzata e mi vesto ero certa che lui mi stesse guardando sentivo i suoi occhi su di me anche se ero di spalle appena fini mi sono seduta su di lui-"ieri ti ho regalato   qualcosa che per me valeva molto e spero che lo custodirai per bene questo ricordo ivar e che per te sia significativo tutto ciò spero ti resti qui"-poggio la mano sul suo petto al lato del cuore abbassa lo sguardo sulla mia piccola mano poggia la sua mano sulla mia e la stringe-"per me tu significhi molto"-lo bacio e ci alziamo siamo usciti dal palazzo per andare in quella casa ma uscendo ci aspettava una bella sorpresa aveva nevicato tutta la notte non avevo mai visto la neve mi giro verso di lui ero felice come una bambina-"ivar guarda che bello ha nevicato"-le sue labbra si curvano in un sorriso-"sembri una bambina non hai mai visto la neve?"-mi chiede curioso-"no mai"-affermo-"allora la casa può aspettare ti porto in un posto"-sorrido eppure sapevo che non ero del tutto tranquilla.
Non andiamo  con i cavalli ma a piedi quando arrivammo anche se con un pò di difficoltà fu tutto ripagato nel vedere il lago ghiacciato e pieno di neve, sono scivolata su di essa e ivar se la ride guardando il lago mentre io rimango seduta a guardarlo ma subito dopo si butta a terra facendomi prendere uno spavento aveva i capelli pieni di neve-"ma sei matto mi hai fatto spaventare"-gli sbraito addosso ma lui mi mette una mano sulla guancia e mi bacia zittendomi ancora una volta, ci stacchiamo dopo qualche minuto e lo guardo aveva tutto il naso rosso e gli occhi più azzurri del cielo gli accarezzo la guancia a mia volta, lo amavo e volevo dirglielo ma quando provavo a farlo quel maledetto nodo alla gola  si stringeva impedendomi di dirglielo-"sei bella astrid"- sorrido e gli do un bacio a stampo -"se tutti vedessero ciò che vedo io in te ivar senz'emozioni"-dico in un sussuro per poi sdraiarmi accanto a lui -"non vuoi più uccidermi?"-gli chiesi ridendo
-"no,non più"-risponde il suo tono era serio e continua a parlare -"non ti nego che sarà difficile non averti tutti i giorni tra i piedi"  -alzo gli occhi al cielo era il solito non cambia per nulla e ripensando a ieri notte lo amato e odiato allo stesso tempo chissà se da ciò che c'è stato ieri ne nasca qualcosa-"pensi che dopo ieri notte io pos-s"-non mi fa terminare la frase che mi parla sopra come sempre-"astrid il punto è che io non posso dartela una famiglia non posso darti un bambino come tutti gli uomini è stato predetto"-sbuffo alzandomi -"tu stesso mi hai detto che il veggente non ha sempre ragione"-mi guarda era arrabbiato lo intravedevo nei suoi occhi e sul suo volto -"infatti non sempre ma quasi sempre ha ragione"-mi alzo facendo finta di non sentirlo e lui si alza pure ci incamminiamo per tornare al villaggio e nel tragitto la nostra discussione si è accessa notevolmente mettendo in mezzo cose che non c'entravano davvero nulla sono arrivata al punto di non rispondergli più-"pensi che sia finita solo perché non rispondi?"-mi giro e inizio a sbraitargli addosso-"RAZZA DI ZUCCONE TACI UNA VOLTA OGNI TANTO E PENSALA COME VUOI"-mi giro senza guardarlo più in faccia continuando a camminare ma ad un tratto ho sentito una palla di neve arrivarmi in testa mi giro pronta per bruciarlo con lo sguardo ma non riesco perché appena lo guardo stava sorridendo gli tiro un pò di neve con scarsi risultati -"smettila ivar" - ma mi ignora e mi lancia un'altra palla di neve,si avvicina tirandomi verso di lui ma lo spingo delicatamente e si butta a terra tirandomi sopra di lui adesso i nostri corpi erano uniti ho provato ad alzarmi ma mi ha tenuta stretta -"smettila di dimenarti non mollo"-sbuffo e mi poggio sul suo petto diminuisce la presa ma non mi sposto -"allora pensi di portarmi nella mia nuova casa o già ci hai ripensato?"-sospira e si alza era tranquillo a differenza mia si avevo detto quella cosa ma non volevo tornarci in quella casa.
Quando siamo giunti al villaggio davanti questa casa molto più grande delle altre ho sentito una fitta allo stomaco e sapevo bene perché lui stesse facendo tutto ciò so che non provava lo stesso sentimento che io provavo e che forse il suo era solo un volermi bene

Allora perché ieri sera lo avete fatto?perché ti bacia se non ti ama? Ti ha solo usato

Forse quella odiosa voce che ogni tanto sentivo nella mia mente aveva ragione e mi ha usato come ha usato tutte le altre schiave che tutt'ora sono schiave e non ha fatto costruire una casa per ognuna di esse non ne ha mai portata una a un sacrificio non ne ha mai portata una ad uppsala e non ne ha mai portata una nelle sue missioni

Che tu sappia no

Certo che non lo so ma sono certa che quel tiranno col cuore di pietra non ha mai fatto una cosa  simile con le altre schiave.

Le tempie mi pulsavano.
Mi misi una mano tra i capelli cercando di massaggiarmi il collo -"astrid?"-lo guardo confusa e continua a parlare-"ma mi stai ascoltando?"-ero troppo immersa nei miei pensieri per ascoltarlo non mi ero nemmeno accorta che stesse parlando-"certo che ti ascolto"-dico cercando di mascherare il mio viso con un espressione un pò più seria-"tu non hai la più pallida idea di cosa io ti abbia detto sei totalmente sconnessa oggi e lo sei stata pure ieri ora entra"-faccio come mi dice e entro chiudendo la porta
-"ivar posso chiederti una cosa"- devo chiederglielo adesso non posso più tenermelo dentro annuisce e continuo a parlare-"ieri sera quando lo abbiamo fatto tu lo hai fatto perché mi amavi o perché ero la tua schiava?"-mi ha guardato dritto negli occhi e poi mugugnò qualcosa che non capi e non lo  avrebbe ripetuto una seconda volta così degluti quel boccone amaro è risposi-"va bene ivar"- è uscito senza dire una parola lasciandomi lì sola.
Mi crollo il mondo addosso forse ho sbagliato tutto fin dall'inizio forse era lui che voleva solo portarmi a letto e non bjorn...

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now