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Dopo aver comprato le cose che servivano ad ivar sono tornata al palazzo non so a cosa gli servisse la corda e delle pellicce nuove visto che ne aveva abbastanza ero curiosa di sapere quello che voleva fare ma non mi sarei mai permessa di chiedergli una cosa simile sento dei passi lenti e striscianti ho subito capito che era lui quindi apro la porta-"hai preso quello che mi serviva schiava?"-mi infastidiva quell'etichetta che mi si era data da quando ero arrivata ho aperto la bocca per rispondergli male per dirgli che non ero la sua schiava ma lo ero questa era la realtà...quindi chiudo la bocca maledicendomi e vedo che mi guarda alzando un sopracciglio-"non hai trovato tutto?"-annuisco e dopo essersene andato viene un'altra ragazza che mi porta del cibo-"tieni questo lo manda il tuo padrone"-lo guardata senza dirgli niente una schiava che serve un'altra schiava?che cosa strana non lo mai visto ero confusa mille domande mi giravano in testa ma dopo un pò mi sono accorta che ivar non mi ha chiamato per quasi tutto il pomeriggio quindi mi è venuta la brillante idea di uscire sola ieri sera nella sala parlavano di un veggente che abitava a kattegat ero curiosa volevo chiedergli qualcosa quindi presi una decisione o scappo ora o non so quando potrò rifarlo quindi sono uscita dal palazzo chiudendo la porta dietro di me mi misi alla ricerca della sua tenda che è stata molto difficile da trovare era lontana dalle altre in un posto dove nessun rumore poteva raggiungerlo entrando in questa casa chiamiamola così anche perché era molto piccola sono rimasta sorpresa aveva un sacco di talismani rune e tanto altro li dentro ne ero meravigliata poi però una voce bassa e tetra mi richiama facendomi sobbalzare per lo spavento-"tu devi essere astrid giusto?"-ho spalancato gli occhi sorpresa nel vedere quell'essere che si nascondeva sotto un mantello sapere come mi chiamavo-"tu sei il veggente giusto?"-annuisce mi siedo davanti a lui quando inizia parla-"astrid la navigatrice uno spirito libero come il tuo ora è schiava del figlio di ragnar"-non mi stupisco a sentire più quelle parole avevo capito che leggeva il passato presente e il futuro o più che altro I nostri destini-"i-io vorrei sapere cosa ha in servo per me il destino e se la mia famiglia sta bene?"-si schiarisce la voce per poi continuare-" vedo sofferenza nel tuo traggito una serpe dorata proverà a spargere sangue nel tuo cammino ma morirai nel giorno in cui il cieco ti vedrà mia cara navigatrice per quanto riguarda la tua famiglia un velo nero mi si porge su gli occhi"-avevo capito che erano morti tutti ma nelle parole che mi ha detto prima morirai quando il cieco ti vedrà...quella frase l'avevo già sentita l'aveva detta a ragnar prima di me non chiedetemi come facessi a saperlo nessuna voce girava su queste parole che avevano detto a ragnar fatto sta io ero certa che erano le stesse.
lui stesso mi disturba dai miei pensieri porgendomi la sua mano che lecco per poi andare stavo tornando al palazzo sperando che nessuno mi vedesse ho camminato in punta di piedi fino la mia camera ma aprendo la porta trovo ivar lì dentro un brivido mi passa la spina dorsale-"qualcuno ti aveva permesso di uscire dalla tua stanza per caso?"-mi dice infuriato-"i-io"-non sapevo che dire mi sbatte violentemente al muro-"io io io cosa tu non puoi uscire quando ti pare e piace dove sei stata"-deglutisco e rispondo-"dal veggente"-mi punta uno dei suoi coltellini al collo e mi guarda ne gli occhi-"per chiedergli cosa"-
-"volevo sapere se la mia famiglia era ancora viva dopo il naufragio ma con mia gran delusione sono tutti morti"-gli dico sentendo le lacrime rigare il mio viso caldo si allontana senza darmi una risposta e se ne va mi ha spaventata a morte.
I giorni passarono e il rapporto tra me e quel senz'ossa non era migliorato era sera quando qualcuno mi sveglia nel sonno-"schiava sveglia"- e certo non lo avevo aiutato a slacciarsi quei stupidi nodi mi alzo-"ora vai nella cucina a prendere delle provviste"-lo guardo confusa ma faccio come mi dice vado in cucina dove la cuoca mi spaventare visto che è sbucata dal nulla e mi porge due borse vado in camera mia dove ivar mi aspettava inizio a sistemare le mie cose non so nemmeno dove mi sta portando ma lo sto facendo sentivo i suoi occhi bruciarmi addosso appena ho finito siamo usciti gli ho fatto un sacco di domande ma ha fatto finta che non esistevo per tutto il tempo del tragitto siamo arrivati davanti una barca-"ivar vuoi rispondermi!"-gli urlo infastidita non volevo salire più su una barca ma lui mi tira facendomi salire ero stanca non solo non aveva portato nemmeno una borsa ma mi stava portando su una nave e salendo ho visto che non eravamo soli c'era bjorn e moltissimi altri uomini che mi guardavano con occhi famelici e dalle loro bocche uscivano battute di poco gusto.
ho sistemato le nostre cose e bjorn mi chiama portandomi con sé con noi stava venendo pure ivar se non fosse che il fratello maggiore ha inventato una Scusa stupidissima per non farlo venire avevo paura che mi facesse qualcosa ivar questo lo aveva capito ma si fidava del fratello credo ma comunque bjorn mi porta dentro una piccola stanza che stava sulla nave per poi indicarmi dei vestiti femminili molto più pesanti che vedevo sulle skjaldmær di lagherta i miei occhi poi passano sul ragazzo-"metti questi le notti sulle navi sono molto più fredde pensavo che lo sapevi visto che sei figlia di navigatori per come dici"-lo guardo meravigliata ma come sapeva queste cose su di me?forse ivar?-"cosa dovrebbe farsene una schiava come me di queste vesti importanti sono da guerriera.."-dico con lo sguardo rivolto verso terra non avevo il coraggio di guardarlo era la pura verità sento che si avvicina per poi sussurrarmi all'orecchio-"per me non sei la schiava di nessuno sei semplicemente astrid e poi domani voglio vedere se sai usare una spada visto che dobbiamo andare a saccheggiare un monastero per quanto banale e senza pericolo è per noi io non so se tu ti sappia difendere effettivamente"-lo guardo facendo un sorrisino imbarazzata era preoccupato per me?-"so difendermi"-mi stringe il braccio leggermente regalandomi un sorriso stava uscendo così da potermi cambiare e prima di uscire definitivamente mi dice-"non vedo l'ora di vedere cosa sai fare astrid la navigatrice"-mi dice per poi chiudermi la porta e subito indosso quei vestiti che ho sempre desiderato avere addosso

Si ma tu non sei una skjaldmær astrid

Stupida vocina stai zitta mi sono detta poi dopo aver indossato tutto sono uscita con fierezza da quella cabina tutti dormivano bjorn era messo al timone della barca e ivar lontano da tutti sdraiato a terra con la testa poggiata su un sacco a guardare le stelle ma poco dopo abbassa lo sguardo su di me per guardarmi meglio non riesco a decifrare la sua espressione e il buio  tra di noi non era a favore mio
Mi sono seduta vicino a lui e mi chiede una cosa che non mi sarei aspettata-"ti piace bjorn"- dice con aria convinta come se fosse certo di quello che stava dicendo ma io non amavo bjorn semplicemente mi trattava come una persona normale non mi piaceva-"a me non piace bjorn ne tanto meno io piaccio a lui semplicemente mi tratta come se non fossi una schiava"-si gira per guardarmi e a tutta risposta dice-"ma lo sei"-alzo gli occhi al cielo e mi ricordo quanto fosse odioso ogni tanto era un ragazzo quasi normale ogni tanto sembrava curioso di sapere qualcosa sulla mia vita ma non mi ha mai detto nulla sulla sua

Ivar the boneless//ruthlessΌπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα