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Alla fine quella sera abbiamo dormito insieme o almeno quelle ultime ore prima che il sole sorgesse e in verità dormi solo lui perché io sono rimasta ad osservarlo per tutto il tempo aveva la testa poggiata sul mio seno che era coperto solo da quella casacca bianca candida.
Dormiva come se non riposava da giorni lo stretto a me era inutile convincermi che non mi era mancato mi è mancato e come.
Ma dentro di me sapevo che non era tutto così tranquillo odino mi ha mandato qui per qualcosa e io devo capire cosa anche se per ora voglio godermi il momento e basta, per me quello rimaneva il silenzio più appagante che potevo sentire gli ho passato la mano sulla guancia e gli sussurai "ti amo" non penso proprio che avrebbe mi sentiva ma glielo l'ho detto perché? Non sono perché ma è come se mi fossi levata un macigno da dosso o almeno una parte e mi ero scordata che dormire vicino ad ivar fosse così piacevole ma non potevo stare tutto il tempo lì con lui volevo e dovevo farmi un giro per la città per capire se ci fosse effettivamente qualche problema perciò mi sono alzata è vestita per poi uscire silenziosamente dal castello e beccarmi quel vento gelido sul viso sono andata subito dal veggente magari lui mi sapra dire qualcosa a modo suo ecco.
Quando giunsi alla capanna sono entrata trattenendo il fiato e solo quando senti il mio nome sospirai pesante-"la navigatrice è tornata per sapere qualcosa non è vero?"-degluti e mi sedetti davanti a lui -"odino mi ha fatto tornare qui vorrei sapere perché? "-mi ha toccato le mani lo guardo confusa che cavolo sta facendo?
-"ti ho già predetto questa parte della tua vita"-la parte in cui Morirò quando il cieco mi vedrà o io che uccido la serpe dorata-"la profezia della serpe astrid la sopravissuta, tutte le profezie si avverano"-non nego che mi ha spaventata un pochino ma gli feci un'altra domanda -"e ivar?ivar mi perdonerà?"-sulla poca parte visibile del suo volto spunta un sorriso inquietante che mi trasmesse un forte senso di malinconia ma rispose alla mia domanda-"il cuore del figlio storpio di ragnar è oscuro,malvagio ciò che non può essere amato tante gesta terribili io ho visto"-alzo le sopracciglia ancora più confusa ma non ho il tempo di fargli un'altra domanda che mi porge la mano la leccai per poi uscire guardandomi intorno che atmosfera strana pensai e fu in quel momento che decisi di fermare una signora per cercare di capire cosa stesse succedendo ma la sua risposta non era quella che mi immaginavo-"re ivar ha fatto bruciare vive tutte le persone che non hanno seguito le regole non lo sapevi?"-scuoto la testa se prima ero confusa adesso ho perso la testa re ivar?bruciare,regole che cavolo sta succedendo mi toccai le tempie pulsanti avevo un mal di testa allucinante ma io volevo sapere perciò sono tornata al castello e aprendo la porta un'ondata di calore mi accarezza il viso c'era molto freddo fuori ma ero talmente presa che non lo avevo nemmeno sentito con mia gran sorpresa ivar era seduto vicino al fuoco perciò mi sono avvicinata uscendo subito questo discorso senza nemmeno salutarlo-"hai davvero incendiato quelle povere persone?"-il suo sguardo che era rivolto verso il fuoco ora mi scrutava in silenzio-"ivar?"-lo richiamo -"stavo pensando di bruciare pure te"- gli tirai una sberla senza rendermene nemmeno conto la sua guancia si colorò di un rosso accesso ma senza dire o fare nulla si è girato a guardare nuovamente il fuoco l'ivar che conoscevo un tempo si sarebbe alzato e mi avrebbe fatto piangere solo parlando ma adesso si è girato come se nulla fosse successo lo tirai dalla casacca-"VUOI ASCOLTARMI PER ODINO"-gli urlo addosso la sua mano mi prende per il mento avvinando il mio viso al suo -"uccido chi voglio,rendo schiavo chi mi pare e bandisco chi mi pare e piace da qui va bene orfana?"-deglutisco mi ha chiamata orfana non lo aveva mai fatto ho sentito le lacrime bagnare le miei dolci guance rosate continuava a fissarmi dritto negli occhi non riuscì a dire nulla -"ora pensi di andare dopo questa scoperta?"-scuoto la testa -"io non me ne vado più"-fa quel sorrisetto fastidioso-"oh no credo che tu te ne andrai molto presto da qui"-lo guardo ero arrabbiata non aveva mai usato la mia vita per ferirmi-" Dov'è bjorn?"-mi lascia -"se sei tornata qui per bjorn mi dispiace per te perché lui è stato bandito da qui"-ma pensandoci la mia rabbia svani subito gli accarezzo la guancia sapevo bene che ivar non era così ,il suo comportamento era dovuto a tutte le mancanze a tutte le parole dette in più senza prima provare a conoscerlo ma del resto non potevo dirgli o fare nulla non sono nella posizione adatta per farlo ecco-"in realtà sono tornata per te senz'ossa"-alza gli occhi al cielo -"non ho il dono di leggere nella mente ma so per certo che tu non sei qui per me"-afferma con sicurezza -"spero che un giorno tu apra gli occhi "-mi alzo ma la sua mano afferra in maniera salda il mio polso stringendolo si alza-"su cosa devo aprire gli occhi?"-mi mordo la guancia realizzando che questa situazione lo creata io quando decisi di andarmene per una stupidaggine ecco perché io non ero certa di nulla ma lo feci continua a parlare-"non hai una risposta con quella lingua d'argento che ti ritrovi eh?"-guardo i suoi occhi blu perché la sua espressione era fredda non mi avrebbe detto nulla a differenza dei suoi occhi che parlavano o meglio urlavano qualcosa che io non riuscivo a capire-"la sai la leggenda degli occhi blu?"-gli chiesi interdetta dalla realtà -"avere ragione e più appagante di qualsiasi cosa sai?e su di te avevo ragione"-sospiro rumorosamente-"i tuoi occhi sono blu accesso ivar"-sorride e mi stringe il polso-"quando te ne sei andata non ci hai pensato due volte vero?"-ho distolto gli occhi dai suoi e ho guardato il fuoco -"da giovani si fanno le cose senza riflettere"- la nostra discussione viene interrotta da una schiava che conoscevo molto bene quella donna dai capelli lunghi e biondi chiama ivar ridendo guardo ivar che non mi degna nemmeno di uno sguardo e se ne va lasciandomi sola.

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now