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Quando rimasi sola con quel uomo riuscì  a capire immediatamente che avrei patito davvero le pene  prima di morire ,chiamò due guardie che mi hanno portato in una piccola prigione dove mi legano piedi e mani e nessuno spiccicò parola nessuno più mi parlava ero rimasta sola in quel posto sporco e buio dove morirò certamente ma tirai un sospiro di sollievo pensando che ivar sarebbe stato riportato a casa e la profezia si sarebbe avverata come disse il veggente chissà se   sarei rimasta in quella terra lontana da tutti la profezia si sarebbe avverata comunque e probabilmente no ma questo poco mi importa e ugualmente non sarebbe possibile saperlo ma non mi interessa nemmeno saperlo in realtà io ero felice di aver rivisto,parlato non proprio come volevo ma abbiamo parlato e dormito con ivar anche se non mi aveva perdonata ero riuscita a sentire per un'ultima volta il suo calore e la sua voce,non avevo mai smesso di amarlo ho solo cercato un modo per fuggire dalle mie emozioni ma fu inutile non si può scappare da ciò che ci completa e ci appartiene questo forse valeva solo per me tra me e lui probabilmente pensai tremando per colpa del freddo che era devastante riuscivo  a vedere il mio respiro caldo diffondersi nell'aria gelida e ci vollero poche ore per farmi perdere la condizione del tempo non sapevo se il sole era tramontato o meno non sapevo se stava sorgendo non sapevo più nulla non c'era nemmeno una piccola finestra mi guardavo costantemente  attorno ma il mio sguardo si fermo sulla figura dell'uomo incappucciato che mi aveva portato qui non disse nulla rimase fermo  lì per un bel pò e io l'ho osservai in silenzio solo quando senti la porta aprirsi e un raggio di luce riuscì ad entrare lui svanì e davanti a me c'era l'uomo che mi chiese di scegliere tra la vita di ivar e la mia riuscivo a sentire il suo odio nei miei confronti era talmente forte che lo percepivo da lontano -"sei sciocca come tua madre"-non rispondo alle sue provocazioni mi chiedevo come facesse a conoscere i miei genitori ma non feci nessuna domanda mi arrivò una sberla così forte sul viso che la mia guancia che rimase calda e rossa per lungo tempo, mi prese dal mento  stringendo le mie guance-"rispondimi quando parlo pagana"-mi dice a denti stretti ma a tutta risposta gli sputai sul viso senza dire nulla -"sei abbandonata da tutti e tutto è cerchi amore da uno storpio che ti ha mandato a morire"-si ero sola ma i miei genitori erano li con me li sentivo-"non è uno storpio"-mi tirò un'altra sberla altrettanto forte abbassai la testa -"non essere così arrogante la tua vita è in mano mia"-non lo guardai mi ordinò di alzare lo sguardo ma non lo feci -"sei uguale a quel codardo di tuo padre"-mi dice avvicinando il viso al mio gli tirai una testata sul naso si alza velocemente tenendosi il naso -"mio padre era un grand'uomo"-affermo soddisfatta per ciò che avevo appena fatto pensai che si sarebbe zittito così ma continuo -"morirai qui senza cibo né acqua"-sbuffo -"cosi raggiungerò i miei cari nella grande sala"-gli rispondo alzando gli occhi al cielo mi schiacciò la mano ma non emisi nessun suono -"non esistono gli dei sciocca"-afferma a denti stretti-"sei talmente ridicolo che pure gli dei riderebbero di uno come te"-nei suoi occhi vedevo la sua rabbia divampare e prendere fuoco mi mise le mani sul collo e inizia a stringere sentivo l'aria pensante ma continuai a guardarlo come se fosse nulla -"dai uccidimi con mani e piedi legati codardo"-gli dissi con quel filo di voce che riusciva a passare dalle mie corde vocali ma mi lascio subito era talmente codardo che non riusciva nemmeno a finire ciò che aveva provato ad iniziare -"ho ucciso ragnar pensi che non riuscirei ad uccidere una mocciosa come te?"-lui non aveva ucciso proprio nessuno ragnar era stato buttato nella fosse dei serpenti e lasciato morire lì-"per ucciso intendi averlo buttato in una fossa con dei serpenti? aveva già deciso di morire lui stesso"-quest'ultima mia affermazione lo fece imbestialire particolarmente strinse i pugni e non mi rispose uscì dalla stanza facendo tornare il buio totale e mi rilassai più o meno

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now