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Mi vesto e lascio i capelli sciolti oggi era una giornata strana non c'era nulla da fare anche perché non avrei potuto fare chi sa che ma non è questo il punto sono uscita a farmi un giro poco importa se ivar non voleva non potevo stare chiusa in camera mia sarei impazzita.
Ero finalmente uscita stavo girando per kattegat senza pensieri non dovevo comprare nulla e potevo passeggiare con calma quella sera ci sarebbe stato un sacrificio per celebrare il ritorno dei figli di ragnar e di tutti gli altri dopo quell'imponente tempesta quindi i cittadini si davano da fare non sono mai stata amante dei sacrifici non mi piaceva nemmeno guardarli figuriamoci bere quel sangue o farmelo spruzzare sul viso in tutta la mia vita ne ho visti due ma ero molto piccola e ho  ricordi molto vaghi di questa "festa" o "celebrazione"-"dove vai piccola navigatrice?"-mi giro vedendo bjorn sfoggiarmi il suo sorriso migliore ma lo ricambio con un sorriso più piccolo e timido-"stavo passeggiando bjorn"-si leva la pelliccia nera e me la poggia sulle spalle-"dovresti coprirti ormai fa freddo-"mi sussurra all'orecchio un sorriso spontaneo mi si disegna sul volto poi però ripenso a quello che ha detto ivar-"bjorn prendi la tua pelliccia"-gli dico porgendogliela ma lui me la rimette-"puoi tenerla prendilo come un regalo per te"-lo guardo negli occhi azzurrini assomigliava molto a suo padre-"ivar n..non"-mi interrompe-"ivar ti avrai detto delle fesserie sul mio conto così da allontanarti ma non importa tu sei il capo della tua mente navigatrice"-non gli ho risposto sono semplicemente andata via con indosso la sua pelliccia che mi riempie le narici del suo odore non mi dispiaceva comunque, sono corsa al palazzo stavo andando verso la mia stanza ma passando davanti la porta di ivar vedo delle ombre e la curiosità mi ha fatta fermare ma aprendo la porta e vedendo ivar giacere con una ragazza dai capelli biondissimi ho sentito il cuore restringersi in maniera atroce ho chiuso la porta e sono uscita di nuovo dal palazzo come niente fosse mi sono passata la mano al petto dolorante non so perché mi sentivo così perché ero arrabbiata con lui in fin dei conti lui non mi viene nulla un bacio non sta ad indicare nulla

Stupida,stupida,stupida sciocca

Sono andata nel bosco su una collina e mi sono seduta sull'erba ma poi mi sono sdraiata mi fa male la spalla ma non è questo il punto il punto è....
Che io sono gelosa di ivar io sono gelosa di quella ragazza perché mi sono aggrappata ad un ideale di vita insieme a lui che non si avvererà mai mi siedo di nuovo Ero nervosa e davanti a me vedo quella figura incappucciata che non poco tempo fa sono andata a trovate ora davanti a me-"piccola astrid sei nata per emergere non per restare nel buio"-stavo per rispondere ma non ne ho avuto il tempo è scomparso. Chissà cosa voleva dire mi sono fatta mille domande poi però mi sono ricordata cosa mi aveva detto la prima volta "una serpedorata spargerà sangue sul tuo cammino ma morirai quando il cieco ti vedra" forse era lei?forse era lei la serpe che il veggente mi ha predetto?no astrid smettila non può essere nemmeno la conosci forse è bjorn anche lui e biondo.
Sono stata lì a pensare ma solo dopo mi sono accorta che il sole era tramontato quindi sono tornata al palazzo pronta a sentire le ramanzine di ivar sono entrata nella mia camera e lo trovato lì seduto-"dove sei stata?"-non lo degno nemmeno di uno sguardo e rispondo-"fuori"-gli rispondo fredda-"oh questo lo capito ma dove visto che sei tornata e te ne sei andata di nuovo"-stringo la pelliccia di bjorn al solo pensiero che prima stava stringendo quella donna con qualche anno in più di me-"volevo stare sola"-si alza avvicinandosi e toccando la pelliccia posa la sua mano sul mio mento e mi fa alzare lo sguardo verso di lui-"sola?questa è di mio fratello"-gli levo la mano dal mio viso non doveva toccarmi sono infuriata con lui-"sereno non ho gemito con tuo fratello sono stata sola"-mi mordo la guancia quelle non sono termini che mi appartenevano mi guarda dritto negli occhi-"non puoi uscire quando ti pare e piace mi sembra che questo te l'ho già detto ma te lo rammento poi.."-si ferma perché le lacrime iniziano a scendere sole sul mio viso tradendomi  non riuscivo a fermarle lo sento deglutire e continua a parlare-"se esci senza permesso giuro che il prossimo sacrificio sarai tu"-mi allontano e mi siedo sul letto-"MEGLIO DI SERVIRTI"-gli urlo in faccia ma sorride-"in tanto questa serva dovrai venire con me perciò aspetta le altre schiave  così ti sistemano"-mi dice e poi esce subito dopo arrivano delle schiave che mi portano un vestito semplice ma molto carino era nero con le cuciture dorate mi spogliano senza pensarci due volte e mi mettono questo ma appena mi poggiano le mani su I capelli divento una pazza-"andate"-fanno come dico e se ne vanno esco dalla mia stanza con indosso la pelliccia di bjorn e ivar era messo lì fuori che mi aspettava-"si vede che non sei una vera vichinga"-mi dice ma non gli rispondo ci siamo messi fuori dove stava per iniziare il sacrificio ma non volevo guardarlo la madre di ivar che non avevo mai visto stava lì pronta a sacrificare il povero animale abbasso gli occhi ma ivar ha notato che non guardavo mi alza il viso e mi sussurra-"se non lo guardi non andrai mai nel valhalla"-certo di abbassare lo sguardo ma me lo impedisce ho visto la povera creature morire e volevo andarmene ma poi sono passati i sacerdoti che ci hanno schizzato il sangue della bestiola sul viso ho deglutito che schifo Mi ha portata via da lì e siamo andati di nuovo in quel lago che di sera rifletteva la luna su quella acque calme ci siamo seduti non ho detto nulla-"hai visto mia madre?"-mi chiede dal nulla annuisco-"lei non è una guerriera ma mio padre a preferito lei a lagherta"-cosa vuole dire perché mi ha portato qui-"il veggente mi ha predetto che un'anima venuta dal mare mi ucciderà ma non solo lui anche mia madre la predetto però io non credo a queste stupidaggini sai perché?"-sussuro un no e continua-"perchè il veggente aveva predetto che sarei dovuto morire ancora in fasce mentre mia madre quando sono partito con mio padre ha predetto che sarei annegato e vero la nave affondò ma io sono ancora qui perché una ragazzina come te dovrebbe uccidere ivar senz'ossa"-lo guardo e i suoi occhi erano diventati blu-"non ti ha mai specificato che ero io il veggente quindi"-si sdraia-"vero ma ho come la sensazione che sia tu l'anima di cui mi ha parlato"-mi avvicino al suo viso-"allora perché non mi uccidi?"-mi tira facendomi salire su di lui sentivo le farfalle allo stomaco non mi ero mai sentita così -"quando meno te lo aspetti ti ucciderò schiava"-ci guardiamo e prova a baciarmi ma mi allontano sdraiandomi accanto a lui-"non sono il tuo oggetto oggi ho visto che eri in compagnia e i baci erano l'ultima cosa che ti mancava mio caro padrone"-non mi risponde guardava la luna-"ti ucciderò astrid la navigatrice"-deglutisco infondo mi faceva un pò paura non come prima ma avevo paura-"se è questo che vuoi fallo"-si gira per guardarmi-"lo farei ma prima voglio capire perché odino ti ha mandato qui da me"-gli accarezzo la guancia ma levo subito la mano rendendomi conto di quello che stavo facendo-"andiamo"-mi dice e poi ci alziamo siamo tornati tutti e due nella nostre camere e lui non mi ha chiesto nemmeno una mano così mi sono addormentata.

Ivar the boneless//ruthlessDove le storie prendono vita. Scoprilo ora