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Non riuscivo a chiudere occhio non potevo riposare il suono della pioggia che cadeva e i tuoni mi portavano di nuovo là su quella nave.
Ho abbracciato ivar non importa cosa poteva dire o pensare  in quel momento se si sarebbe svegliato avevo bisogno di abbracciarlo sento il suo braccio avvolgermi e mettermi più vicina a lui-"come mai non stai dormendo?"-la sua voce spezza quel silenzio che mi sta uccidendo mentalmente-"la tempesta"-rispondo rassegnata ormai-"sicura che è per la tempesta?"-certo che sono sicura non mi importa nulla di tuo fratello ovviamente non ho detto nulla di tutto ciò non avrei più nominato bjorn se non ci fosse una ragione ben precisa-"si ivar"-la sua mano mi accarezza la schiena calda-"quando ero piccolo e stavo male per colpa delle mie gambe, quando i dolori mi avvolgevano mia madre mi raccontava le storie della creazione e dei nostri dei lei parlava e tutti i miei dolori si alleviavano e io stavo di nuovo bene tu ne conosci storie?"-deglutisco sono stupita dai suoi comportamenti e della sua curiosità nei miei confronti-"anche mia madre me li raccontava"-mi guardava riuscivo a vedere I suoi occhi anche al buio la sua mano calda mi sposta I capelli dal viso-"legherai mai questa pecora che hai in testa eh?"-che sbruffone-"certo che no"-in quel buio pesto riesco a vedere un piccolo sorriso-"illustrami una delle storie che sai"-mi chiede seriamente scordandosi della frase detta prima con tono scherzoso-"Ti racconto l'origine del fuoco. I miti raccontano che tempo orsonò Loki, durante un banchetto, sfidò Logi a chi fosse il più veloce nel mangiare.
Al centro del tavolo fu portato un piatto di carne, i due sfidanti si disposero ognuno ad un lato per vedere chi arrivava prima a finire il pasto. Entrambi impiegarono lo stesso tempo ma quando Loki arrivò a mangiare la parte della sua carne fino all'osso, Logi consumò anche le ossa e il legno del tavolo. A gara  terminata fu chiaro a tutti che Logi era "il fuoco divoratore in persona."-abbiamo concluso l'ultima frase insieme anche lui conosceva questa storia-"anche tu la conosci"-dico non molto sorpresa-"rimanendo a casa quasi sempre e sempre dolorante mia madre a passato la maggior parte del suo tempo a raccontarmi queste leggende o storie come vuoi chiamarle"-sospiro rumorosamente ma il mio respiro fu mozzato da un tuono molto rumoroso se questo era davvero thor che batteva il suo martello?
Pensai
Non abbiamo mai visto nessuno dei nostri dei però ci crediamo e crediamo anche che loro abbiano creato la terra e noi ma chi può darmi questa certezza?
Scuoto la testa non capisco cosa mi sta succedendo io credo negli dei non posso dubitarne ora perché è sto affrontando un periodo difficile loro mi aiuteranno a superarlo

Ivar ti sta aiutando

Ivar mi trattava bene poi male poi mi minacciava poi mi baciava l'enigma era lui e non io era difficile capire cosa realmente ivar aveva in testa ma non nego che un sentimento dentro di me cresceva per lui e non potevo sdradicarlo ne tanto meno bloccarlo oggi quando dissi di no a bjorn nella mia mente girava il suo nome e non perché temevo il mio padrone ma per questo sentimento che mi ribolliva dentro-"non sei mai stata così tanto in silenzio e quasi piacevole non sentire la tua voce stridula nel mio orecchio"-la sua voce era così orecchiabile e soave ma le parole che conteneva la frase appena uscita dalla sua bocca non tanto-"avvolte anche tu dovresti stare in silenzio o almeno di essere più garbato"-mi tira una piccola ciocca di capelli in modo giocherelloso-"perchè non potrei parlarti come voglio sentiamo"-apro la bocca per rispondergli a tono ma la richiudo poteva parlarmi come voleva ero solo la sua schiava-"non rispondi eh"-la sua voce soddisfatta era davvero irritante-"ti saresti spogliata per bjorn?"-mi chiede curioso ancora una volta-"ti ho già detto no"-mi mordo la guancia sentivo qualsiasi parte del mio corpo andare in tilt-"e per me?per me ti spoglieresti?"-scuoto la testa e sussuro un no ,il cuore mi batteva a mille-"ma questo non lo decidi tu se io voglio che ti spogli tu lo fai senza obiettare"-in quel buio sentivo i suoi occhi scrutarmi-"certo mio padrone vuoi che mi spoglio adesso?"-rispondo sarcastica-"certo che no sei la schiava col corpo più esile che io abbia mai visto non nutrirei nessun piacere nel vederti"-le sue parole erano coltellate al mio povero cuore ma continua a parlare-"ti sei offesa mia piccola schiava"-mi dice avvicinando il suo viso al mio e prova a baciarmi ma gli metto una mano sul viso-"non provare a baciare la schiava col corpo esile e brutta"-mi morde la mano-"non ho mai detto che sei brutta e baciami"-il suo tono è scherzoso quasi divertito.
gli accarezzo la guancia-"non voglio baciarti"-sussuro-"è un ordine"-ribatte poggio le labbra sulle sue e nel mentre sussurro ancora una volta -"hai suoi ordini mio padrone "-era soddisfatto nel sentire le mie parole.
Mi mordicchia il labbro e mi sposto-"mi hai fatto male"-ridacchia-"ora possiamo andare a dormire?"-mi chiede sapevo che era stanco quindi  annuisco e lo abbraccio più forte a me.

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now