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Dopo svariate ore e qualche battibecco con ivar siamo finalmente arrivati il sole ormai  è tramontato e la gente oltre che i bagagli scendeva pure le offerte da dare in sacrificio,noi cioè io e ivar non avevamo portato niente ma per ciò tirai un sospiro di sollievo sapeva quanto trovassi disgustoso uccidere un animale senza alcuna motivazione.  addentrandoci nel bosco riusciamo a trovare l'accampamento già ben allestito grazie alle 2 navi che erano partite giorni fa per sistemare tutto,un contadino ci indica con molta gentilezza la tenda lo ringraziato a differenza di ivar  che non lo degna nemneno di uno sguardo e senza perdere tempo va in direzione della sua tenda molto accogliente con un letto spazioso-"felice di essere arrivata?"-mi chiede curioso-"si abbastanza è un bel posto qui"-posiamo le borse a terra senza curarci di sistemare le nostre cose e usciamo-"ora andiamo tra poco inizierà la festa e io voglio farti vedere il tempio"-gli regalo un sorriso ero felice che mi trattasse così ogni tanto come una persona normale e non come un oggetto ma detto ciò siamo uscito e stando al suo passo un pò lento siamo arrivati davanti al fatitico tempio di cui mi ha parlato mi giro per guardare ivar-"qui sola devi entrare"-cosa?!devo entrarci sola?questo non me lo aveva detto alzo gli occhi al cielo e successivamente entro chiudendo la porta dietro di me davanti hai miei occhi c'era un grande masso con delle rune intagliate erano rune molto più antiche che probabilmente stavano lì da decenni mi sono avvicinata per guardarla meglio e ho poggiato le mani su di esse in mente mi girano scene  veloci la mia famiglia che mi saluta dalla nostra nave,ragnar quando fu ucciso.
fu come se avessi vissuto e visto la morte di ragnar e stare in mezzo a tutti i cristiani che festeggiavano il suo ultimo respiro e in fine l'ultima cosa che vidi fu ivar allungarmi la mano ho staccato le mani dalla pietra il cuore mi batteva All'impazzata mi sono toccata le tempie pulsanti ho guardato per l'ultima volta quella pietra per poi uscire da lì.
Sono corsa fuori sbattendo su qualcuno alzo gli occhi incrociando i suoi occhi blu-" com'è andata?"-il suo sguardo era vago non del tutto interessato ho balbettato un bene e poi siamo  andiamo dove si stavano per svolgere i vari sacrifici su un  piccolo spiazzo che avevano sistemato  per essi, c'erano tutte le povere bestiole tra queste c'era un giovane uomo a sacrificare il suo corpo e la sua anima per andare nel valhalla se esiste sempre.
I sacrifici erano iniziati ho provato a non guardare ma ivar me lo impediva era messo dietro di me e la sua mano teneva il mio viso alto per guardare-"ivar basta"-gli chiedo ma non mi ascolta-"se non guardi non vai nel  valhalla io voglio la mia schiava anche lì"-poggio la mano sulla  sua poggiata al mio viso-"sicuro che tu ci andrai?"-non mi risponde continua a guardare quando giunse il momento del ragazzo vidi che nei suoi occhi non vi era nemmeno un briciolo di paura fu trafitto da una lama e non ha emesso nemmeno un piccolo suono si è fatto uccidere volontariamente era felice della sua scelta i sacerdoti dopo aver raccolto il sangue  sono passati a sporcare il nostro viso di esso quando arrivò il nostro turno ivar a immerso nella ciotola le sue dita passandole sulle mie guance rosse ha preso la mia mano bagnando le mie piccole dita nel sangue poi a allontanato le sue mani e io ho passato le mie dita sulle sue guance calde,
Siamo tornati nella nostra tenda lontani da tutti e tutto.
sono entrata prima io e poi lui che successivamente chiuse la tenda mi giro a guardarlo ero confusa ma curiosa dal gesto che ha fatto pochi minuti fa-"perchè lo hai fatto?"-alza un sopracciglio la sua  espressione indecifrabile come se gli stessi chiedendo qualcosa di assurdo-"tra tutte le domande insulse questa le ha battute tutte"- quale altra risposta potevo mai aspettarmi da ivar senz'emozioni?
Ovviamente nessuna mi sono messa a bracciaconserte cercando nella mia testa una risposta pungente come la sua ma con scarsi risultati-"non puoi semplicemente spiegarmelo?"-dissi acida -"non ti dirò nulla sei una zuccona"-ma come si permetteva io zuccona?-"razza di imbecille non sai nemmeno tu il motivo per il quale lo hai fatto"-rispondo quasi urlando si avvicina e abbassa lo sguardo verso di me-"non urlare perché ci sentono e non è colpa mia se non sai nulla lo sforzo di prima è stato vano non andrai mai nel valhalla"-ho sospirato e lo spinto un pò così da allontanare i nostri corpi ,mi sono spogliata davanti a lui ero girata di spalle ma sentivo i suoi occhi bruciarmi costantemente addosso Ero rimasta solo con la mia casacca mi giro a guardarlo ma non aveva distolto lo sguardo non volevo dormire con l'armatura e ormai non mi imbarazzava di certo dormire solo con la casacca accanto a lui.
Mi sdraio sul letto mettendomi sotto le varie pellicce per non prendere freddo i nostri occhi erano ancora incollati-"non vuoi riposare?"-gli chiedo ma senza avere una risposta si siede sul letto sciogliendo i nodi di quegli aggeggi dopo aver terminato si è sdraiato i nostri corpi ora erano di nuovo molto vicini il suo calore mi tradiva volevo stare più  vicina a lui-"in questi tre giorni tutti gli uomini ma anche le donne cercano un compagno che sia momentaneo che per il resto della vita"-cosa voleva dire? Ho sfruttato questo momento per mettermi più  vicina a lui così da potermi godere al massimo il suo calore ho poggiato la mano sul suo petto e continua a parlare come se nulla fosse-"quindi ti chiedo di starmi vicina perché alcuni di loro sono molto peggio di semplici marinai alcuni sono guerrieri oggi io mi sono comportato in quel modo per far capire"-si è fermato non ha continuato la frase ho poggiato la mano sul suo viso ho capito perché lo ha fatto e ne ero grata-"grazie"-ho sussurrato quella fu l'ultima parola perché poi ci siamo addormentati vicini

Ivar the boneless//ruthlessWhere stories live. Discover now