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La mattina seguente mi sveglio presto sorpresa nel vederlo ancora nel letto accanto a me.
Mi stavo alzando ma la sua mano mi avvolge il polso con una stretta salda mi giro per guardarlo ma gli occhi li tiene chiusi-"dove vai?"-la sua voce è chiara è sveglio già da un pò -"il sole è alto in cielo non dovremmo partire?"- si alza un pò sospirando -"ancora nessuno sarà pronto puoi riposare un'altro pò"-mi sono stesa di nuovo nel letto ora non eravamo vicini come quando ci siamo svegliati o quado io mi sono svegliata ma eravamo un pò più lontani ,ci siamo guardati , subito mi è tornato in mente cio che è successo qualche notte fa quando mi ha accarezzato dolcemente la schiena nel suo letto
solo al pensiero ho sentito il battito del mio cuore accelerare-"quanto ci vorrà per arrivare a uppsala?"-mi passa una mano tra I capelli -"al tramonto saremmo lì"-stava giocherellando con una ciocca dei miei lunghi capelli-"non sono mai stata ad uppsala"-alza un sopracciglio era sorpreso-"i tuoi non ti ci hanno mai portato?"-scuoto la testa-"è un bel posto"-mi avvicino a lui e continua a parlare-"adesso è arrivato l'inverno,schiava non puoi stare più con queste vesti leggere"-oh grazie ma non ho altri vestiti sai -"ho solo questi"-ha lasciato la ciocca con cui stava giocando e mi pizzica la guancia-"questo lo so ma non è un problema non lo è mai stato per andare ad uppsala metti l'armatura e appena torneremo farò venire in camera tua una sarta"-ho poggiato la testa sul suo petto senza vergogna si è irrigidito alla mia mossa la sua mano era stretta al mio fianco adesso-"ivar penso proprio che possiamo alzarci"-gli dico annuisce quindi mi alzo apro un pò la finestra e vado in camera mia mi vesto e torno da ivar era pronto pure lui non mi ha nemmeno chiesto di aiutarlo era strano ma non ci ho dato molto peso usciamo dal castello insieme la nave era già pronta perciò ci siamo diretti verso il porto con le nostre borse sulle spalle e senza molta fatica saliamo sulla nave ci siamo seduti lontani da tutti"-quando arriveremo ti voglio far vedere il tempio sacro"-non mi sono girata a guardarlo i miei occhi erano bloccati a guardare quella tavola blu con qualche spumutura di azzurro e nonostante io mi sentissi al sicuro con lui eppure salire su una nave mi riportava al mio peggior incubo dentro di me avevo creato un qualcosa di orribile una paura che non riuscivo ad affrontare quando lo rivissuta mi sentivo come se fossi di nuovo lì solo vedendo ivar con qualche difficoltà sono riuscita a sbloccarmi ma sempre quello era il punto io sento e rivedo tutto quello che è successo quella notte non posso scordare le loro urla,non posso scordarmi come mi sono aggrappata al filo sottile della mia vita cercando di non spezzarlo,non scorderò mai le forti onde, tuoni e fulmini,non dimenticherò mai quella mattina il volto di mia madre molto preoccupato nonostante ci fosse una bella giornata di sole lei era turbata non mi ha mai voluto dire il motivo anche se non c'era molto bisogno di dirlo lei a sempre avuto qualche visione ma quasi mai si avveravano erano per la maggior parte confuse perciò non gli diedi peso
La mattina stessa mi aveva detto una cosa molto strana "incontrerai una persona diversa con cui dovrai metterci testa e se vuoi anche il cuore non fermarti alle apparenze e alle voci mia piccola bambina e non dimenticare mai quanto vali mai" all'epoca le sue parole mi avevano insospettito ma non ho dato molto peso a tutto ciò anche perché come ho detto prima le sue visioni non si avveravano mai ma ora che ci penso questa volta aveva avuto ragione non dimenticherò mai il suo viso preoccupato.
-"mi stai ascoltando?"-la sua voce si è fatta largo tra tutti I rumori che c'erano in mezzo a noi fino ad arrivare al mio orecchio ho scosso la testa per tornare alla realtà e mi giro a guardarlo-"scusami"-è stata l'unica parola che è uscita dalla mia bocca-"non voglio le tue scuse voglio sapere a cosa pensi"-mi mordo la guancia non volevo parlarne adesso-"è finita la tua parlantina?"-sospiro
-"semplicemente non voglio parlarne non credi"-rispondo a tono non ribatte il silenzio aveva preso il sopravvento tra di noi e non era male ogni tanto
ho sfruttato questo momento per rilassarmi e non pensare troppo alla morte della mia famiglia ma per ricordare tutte le cose belle che ho vissuto tipo quando i miei fratelli mi portavano con loro tra le varie terre in cui ci siamo fermati molte erano davvero incantevoli e piene di animali liberi altre erano popolate ma altrettanto belle ho conosciuto le culture degli altri popoli che tutt'ora mi affascinano nonostante io le abbia viste e vissute in piccola età.

Ivar the boneless//ruthlessTempat cerita menjadi hidup. Temukan sekarang