Èdith Piaf e la canzone dell'amore

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Titolo: Èdith Piaf e la canzone dell'amore
Autore: Michelle Marly
Genere: Biografia romantica

Trama:

È il periodo post guerra e la Francia affronta un periodo di crisi da cui però non vede l'ora di riprendersi. La famosa cantante Édith Piaf è nel vivo della sua carriera, ma nonostante tutto viene chiamata a processo per sospetto di collaborazionismo coi tedeschi.

Nel frattempo conosce il cantante italo-francese Yves Montand, decidendo di diventare il suo Pigmalione per farlo diventare un vero chassonier. Non sa che l'uomo le stravolgerà completamente la vita, spingendola a scrivere una canzone che farà la storia della chanson francese.

Stile di scrittura:

Non è facile romanzare una biografia, non solo perché devi cercare di essere fedele possibile ai fatti realmente accaduti (il che prevede uno studio approfondito della vita del personaggio di cui racconti la storia, di tutti coloro che lo circondano e soprattutto del periodo storico), ma anche perché devi riuscire a trovare un momento della vita di quel personaggio che in qualche modo possa attirare non solo te che ne devi scrivere, ma anche il lettore che dovrà leggere il tuo libro.

Michelle Marly ha tentato di fare proprio questo nel suo libro. Appassionata di Édith e delle sue chanson fin da bambina quando le è stata proposta la biografia della famosa cantante ha deciso di non parlare del suo momento di crisi alla fine della carriera che l'ha portata a drogarsi e al tumore che la tolse al popolo di Parigi e nemmeno dell'inizio della sua carriera (anche se di questa parte i flashback e i riferimenti ci sono); ma piuttosto del suo momento di splendore, quando decide di sperimentare il suo successo e la sua esperienza, insegnandolo ad altre giovani e promettenti stelle della musica francese. Una scelta a mio parere molto azzeccata, che esprime da un lato tutta la dolcezza della prima volta (non parlo solo del primo vero amore, ma anche delle prime esperienze di diversi personaggi in diversi ambiti) e dall'altro la crudezza del periodo in cui è ambientato questo periodo della sua vita.

Ho avuto sin da subito l'impressione che l'autrice sia molto capace con le biografie, soprattutto se si tratta di giovani donne in carriera, visto che il suo altro libro (che vorrò assolutamente leggere) riguarda Coco Chanel. Coinvolge senza annoiare.

Narrazione:

Il libro è diviso in un prologo, ambientato all'inizio della carriera di Édith Piaf, quando Raymond Asso (il suo Pigmalione) le procura uno spettacolo al famoso teatro dell'ABC; tre parti tra cui quella in cui conosce e frequenta Yves Montand (che è ovviamente la più lunga), sulla in cui comincia ad ideare la famosa canzone de "La vie en rose", e quella in cui si separa da Montand; infine un epilogo dove si vede il suo debutto a New York.

Il tutto, spesso condito da momenti di flashback, come avevo già accennato, scritti in corsivo. Inoltre, ogni parte (epilogo e prologo compresi) sono introdotti da una citazione della stessa Édith Piaf.

Giudizio personale:

Anche questo libro mi è stato regalato e non era nella mia wishlist. Eppure i miei genitori, forse, conoscendo la mia passione per Parigi hanno deciso di regalarmelo. Io ad essere sincera non ero convinta al cento per cento che mi potesse piacere, non per altro, ma perché la mia conoscenza di Édith Piaf si limitava a tre canzoni (tra cui ovviamente "La vie en rose") e basta. Eppure sapevo che dovevo questa lettura non solo a me stessa, ma anche a una cara amica che ha basato tutti i titoli della sua saga romance ambientata a Parigi sui titoli della Piaf. Posso quindi dire con orgoglio che nemmeno questo libro se ne andrà dalla mia libreria e che un futuro lo rileggerò molto volentieri.

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