Lo Hobbit

6 0 0
                                    

Titolo: Lo Hobbit
Autore: J.R.R. Tolkien
Genere: Fantasy

Trama:

Bilbo Baggins è un tranquillissimo Hobbit che vive nella Contea, quando un pomeriggio, dopo un curioso incontro con lo Stregone Gandalf, si ritrova la casa invasa da quattordici nani che vogliono assumerlo come "scassinatore" per riprendersi il tesoro sotto la Montagna sottratta anni addietro ai loro avi dal terribile drago Smaug. È così che comincia il suo incredibile viaggio.

Stile di scrittura:

Si potrebbe pensare che visto che abbia già letto e recensito "Il Signore degli Anelli" io non abbia nulla da dire sullo stile di scrittura di Tolkien vi sbagliate. Questo perché questo libro ha uno stile di scrittura completamente diverso rispetto alla sua trilogia madre, sequel di questo libro.

Con "Lo Hobbit", infatti, ci troviamo in un fantasy che ricorda un po' le vecchie favole (visto e considerato che l'autore lo scrisse per i suoi figli).

In ogni caso lo stile di questo racconto è più semplice e scorrevole, i dettagli e le descrizioni sono scelte accuratamente per non apparire pesanti e superflue e si lasciano leggere tranquillamente e velocemente. Se devo essere sincera, questo suo stile lo preferisco di molto a quello che poi assumerà per "Il Signore degli Anelli".

Narrazione:

La classica trope del viaggio dell'eroe, non vede un eroe viaggiare, ma un semplice Hobbit. Come sappiamo dal mondo creato da Tolkien, gli Hobbit sono creature miti e poco avventurose, eppure Bilbo (come suo nipote Frodo e gli altri tre Hobbit della Compagnia dell'Anello) ha deciso di partire all'avventura, è pur rimpiangendo sempre la sua bella casetta si dimostra più che utile per la compagnia di nani.

Una caratteristica narrativa che ho apprezzato molto di questo libro è come, pur avendo un narratore onnisciente che ci racconta tutto in terza persona, si rivolge direttamente a noi lettori molto volte. 

Giudizio personale:

Sono rimasta felicemente sorpresa da questo libro, che (lo ammetto) non avevo ancora mai letto. L'ho preferito molto di più rispetto alla trilogia de "Il Signore degli Anello", principalmente per due motivi.

Il primo è il metodo di scrittura e narrazione semplici che ho sopracitato. Il secondo per la trama, non c'è nulla di complicato e contorto; eccetto Smaug che comunque non fa altro che comportarsi come un normale drago, non c'è un cattivo che complotta. C'è un viaggio, degli intoppi, degli incontri e una piccola battaglia finale, nulla di più.

Certo, i collegamenti e i complotti ci sono sotto la superficie del libro: l'incontro tra Bilbo e Gollum, l'Anello, Gandalf che cita il Negromante. Ma rimangono solo piccoli indizi, forse è per questo che apprezzo anche i film, perché mostrano quei collegamenti che il libro a malapena cita.

In ogni caso è un libro che consiglio a tutti. A chi ama i fantasy a chi è fan de "Il Signore degli Anelli", ma non ha mai letto altro di Tolkien (anche se credo di essere l'unica). Insomma leggetelo.

LibraryWhere stories live. Discover now