La Geisha e il suonatore di banjo

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Titolo: La Geisha e il suonatore di banjo
Autore: Jérôme Hallier
Genere: Romance Storico

Trama:

È il 1900, Parigi si prepara alla più grande Esposizione Universale. Il professor Léon Azoulay, esperto antropologo vuole registrare una raccolta di fonogrammi da tutto il mondo, tra questi incredibili "ritratti registrati" ce n'é uno che è rimasto segreto, un duetto tra shamisen giapponese e un banjo americano. Non conoscendo l'incredibile storia dietro alla geisha e al liutaio che ne hanno preso parte.

Stile di scrittura:

Questo romanzo è una piacevole carezza al cuore. Leggerlo a mezza voce (come faccio di solito io) fa quasi tenerezza.

L'autore, che prima d'ora non conoscevo, non s'inerpica in articolate descrizioni, ma nemmeno in fitti dialoghi. Il suo stile di scrittura ha un sentore di leggerezza e armonia, in cui le descrizioni più dettagliate sono quelle che ci mostrano l'Esposizione di Parigi. La cosa che ho trovato più incredibile, però, è sicuramente come riesce a descrivere le emozioni e le sensazione che scaturiscono dalla musica, una cosa che non è così facile da realizzare per iscritto.

Narrazione:

Considerando che ci troviamo davanti a tre storie diverse: quella di Léon Azoulay, quella di O-miya (la geisha di Kyoto) e quella di Tommy (il suonatore di banjo); i punti di vista sono proprio questi tre intervallati dai classici tre asterischi e tutti scritti in terza persona. Insomma una narrazione classica e semplice che però riesce con parecchia semplicità a farci viaggiare dall'estremo oriente del Giappone al nord Carolina in America, per poi tornare nell'Europa, passando da un lato all'altro del mondo senza dare fastidio.

La cosa incredibile è come l'autore sia riuscito a inserire due storie completamente inventate come quella di O-miya e di Tommy, all'interno di un contesto del tutto reale come l'Esposizione Universale di Parigi e le ricerche del professor Léon Azoulay.

Giudizio personale:

Regalatomi come regalo di onomastico (credo dell'anno scorso), questo libro mi ha piacevolmente stupito. Ribadisco il mio pensiero di quanto la lettura di questo romanzo sia stata un vero toccasana, soprattutto in quest'ultima settimana che non me la sono passata granché bene; è stata quasi una coccola e penso che non me ne libererò per niente al mondo. La semplicità è la magia con cui vengono raccontati suoni e immagini d'altri tempi, di tre paesi diversi che amo in egual misura è qualcosa di meraviglioso.

È un libro che consiglio assolutamente a tutti, perché vi farà commuovere come non mai.

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