È questione di maturità

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Titolo: È questione di maturità
Autore: Clelia Pulcinelli
Genere: Romanzo di formazione

Trama:

Camilla Cavilli è un'insegnante di italiano che nel suo primo anno di lavoro al liceo Francesco Petrarca si ritrova a fare i conti con la VC, una classe all'apparenza parecchio impreparata per la maturità di quell'anno.

Durante la festa di Natale, però, cinque ragazzi fingendo una seduta spiritica, evocano accidentalmente cinque dei più grandi letterati della lingua italiana, incastrandoli nel ventunesimo secolo.

Saranno costretti a conviverci per sei mesi, fino a che i ragazzi non supereranno la maturità e i letterati non risolveranno alcune questioni che avevano lasciato in sospeso da vivi.

Stile di scrittura:

Ho conosciuto Clelia su Instagram e Tik Tok, per chi ancora non la conoscesse è un'autrice giovane ed emergente, che però ha alle spalle già un bel po' di opere, sia auto-pubblicate che non.

Nonostante la segua un po' ovunque questo è stato il suo primo libro che ho letto e devo ammettere di averlo apprezzato parecchio.

Il suo stile di scrittura non solo è scorrevole, ma ti fa immergere in maniera incredibile nella storia, tanto da non voler mai smettere di leggere. Prendete questo libro, sono sette capitoli (più prologo ed epilogo), ma durano quasi quaranta pagine l'una e nonostante ciò li ho divorati e non volevo in alcun modo sospendere la lettura, almeno a metà di un capitolo.

Ho apprezzato soprattutto le sue descrizioni, nulla a che vedere con quelle tecniche descrittive del "mostrato" (che comunque solitamente mi piacciono), ma piuttosto un raccontare le dinamiche di una società, in questo caso la scuola, dando quel tipo di nozioni che ti fanno immergere nella vita dei ragazzi senza dettagli inutili. Nel corso di tutti i capitoli, infatti, non solo approfondiamo la conoscenza dei protagonisti e dei loro "corrispondenti", ma riusciamo anche a conoscere gli altri professori e gli altri compagni di classe, facendoci quasi tornare agli anni di liceo.

Narrazione:

La narrazione (una semplice terza persona al passato) è comunque molto particolare e studiata molto bene. Come ho già detto abbiamo sette capitoli, più prologo ed epilogo.

Questi ultimi due sono entrambi dedicati alla sorella dell'autrice, che ha deciso di diventare insegnante, due semplici momenti di inizio e fine anno dal punto di vista della professoressa Camilla Cavilli.

Mentre i capitoli sono suddivisi semplicemente con l'inizio dell'avventura alla festa di Natale in cui i ragazzi evocano i letterati, un capitolo a coppia (in cui spesso gli eventi si sovrappongono creando una meravigliosa rete di vita scolastica e privata) e il capitolo finale dell'esame di maturità.

A mio parere una scelta perfetta per questa storia, non solo perché rende il tutto scorrevole, ma anche perché permette al lettore di immergersi nella realtà del letterato e del suo corrispondente.

Giudizio personale:

Se non si fosse ancora capito ho adorato questo romanzo. È semplice e delicato, ma soprattutto è un'occasione per rivivere i momenti magici della nostra adolescenza, in particolare quel periodo di trepidazione che precede l'esame di maturità.

Non solo, permette a tutti, studenti e non più studenti, di comprendere che quei grandi letterati, che tutti noi conosciamo solo attraverso i libri come grandi artisti, sono state prima di tutto persone normalissime come noi.

Personalmente, leggendo questo libro si è intensificata la mia passione e il mio affetto per Manzoni e Leopardi, ho visto il lato più distante dalla classica Divina Commedia di Dante, ho riscoperto il mio amore per le mie radici sicule grazie a Verga, ma la cosa sconvolgente è che ho cambiato idea su D'Annunzio!

In tutto ciò ho avuto la stupenda possibilità di parlare direttamente con l'autrice su Instagram, facendole man mano i complimenti per la meravigliosa storia.

Insomma, è un libro che consiglio a tutti, soprattutto a chi vuole riscoprire la nostra letteratura in una chiave diversa.

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