Un lungo respiro e via

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Titolo: Un lungo respiro e via
Autore: Leonardo Cecchi
Genere: Romanzo di formazione

Trama:

Lorenzo ha un sogno, fin da quando era piccolo, diventare un attore. Per questo quando gli tocca scegliere il liceo in cui andare suo padre lo porta all'Open Day di una scuola superiore di arte e spettacolo a Torino (dove vive) ed è subito amore a prima vista. Nei suoi cinque anni di superiori Lorenzo si farà nuovi amici, avrà storie d'amore e s'impegnerà nello studio come ogni adolescente. Ma avrà anche una grande occasione, partecipando ad un provino per una serie adolescenziale.

Stile di scrittura:

Lo ammetto, questo stile di scrittura che Leonardo Cecchi ha usato per il suo libro non mi ha entusiasmato più di tanto, o meglio non è lo stile che sono abituata a leggere. Tanta punteggiatura, tanti salti temporali certe volte troppo repentini anche nello stesso capitolo. Insomma è originale, questo è certo, ma forse inserire cinque anni scolastici (o quasi) in circa 200 pagine mi pare davvero pochino. Inoltre si vede che Leonardo è nato come attore e performer, perché scrive in modo molto semplice e quasi "innocente", ma nonostante tutto riesce a trasmettere i sentimenti di Lorenzo, soprattutto per quanto riguarda le sue passioni (che Leonardo condivide tutte).

Narrazione:

La narrazione di questo piccolo romanzo è in prima persona al presente, tranne quando Lorenzo ci racconta di momenti avvenuti al passato. Come ho detto i salti temporali sono tanti e riconoscibili solo dallo spazio tra un paragrafo e l'altro. Inoltre tutta la storia è letteralmente il flusso di pensieri di Lorenzo, per questo ci troviamo con una punteggiatura più fitta o con parole che sembrano rivolgersi sempre al lettore, come se stesse parlando con noi, raccontandoci questa sua esperienza liceale. Quel "E tu?" finale, ne è proprio la conferma.

Giudizio personale:

Lo ammetto ho comprato questo libro (a suo tempo) solo perché ero in fissa con "Alex & Co." e volevo leggerlo perché l'aveva scritto Leonardo. Ed ammetto anche che quando l'ho iniziato qualche giorno fa ho avuto una paura tremenda che non mi piacesse, perché alla fine, ribadisco che è evidente che lui non è uno scrittore. Eppure nonostante tutto l'ho trovato scorrevole e soprattutto ha mostrato dei lati personali del mondo del cinema (o meglio delle serie tv) che difficilmente si vede dall'esterno.

Insomma già nei primi capitoli è quasi evidente che Lorenzo è, a tutti gli effetti, Leonardo. Stesse passioni (skate, surf, hokey, danza acrobatica), stesso sogno nel cassetto ossia quello di recitare e stesse dinamiche di assunzione per la serie tv (come quando assieme agli altri ragazzi è stato preso per "Alex & Co.").

Comunque sia, alla fine, non mi è affatto dispiaciuto e per una lettura leggera lo consiglio.

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