Coraline

22 1 0
                                    

Titolo: Coraline
Autore: Neil Gaiman
Genere: Fantasy di paura

Trama:

Coraline si è trasferita da poco coi suoi genitori nella casa dove una volta viveva sua nonna e trova nel salotto una misteriosa porta chiusa a chiave dietro cui sembra esserci solo un muro di mattoni. Il giorno dopo però quel muro sparisce e al suo posto compare un oscuro corridoio che conduce Coraline in una casa che sembra essere lo specchio della sua, con un "altra madre" e un "altro padre" con bottoni al posto degli occhi che la invitano a rimanere con loro.

Stile di scrittura:

Neil Gaiman è il primo autore (di cui ho letto, o che per lo meno l'ha dichiarato apertamente) ad aver avuto il "blocco dello scrittore". Nella prefazione dell'edizione che ho letto, infatti, racconta com'è nato il racconto di "Coraline", specificando che aveva iniziato a scrivere la storia per la sua prima figlia che adorava le favole di paura, ma che poi non aveva più saputo come continuarla e la storia era rimasta in sospeso per parecchi anni, fino a che, trasferitosi con la famiglia in una casa nuova, ha deciso di riprendere la storia e concluderla quindi per la sua secondogenita, onde rischiare che anche lei crescesse troppo per apprezzare una favola.

Il fatto che questo sia un racconto per bambini (seppure con tematiche di paura) è evidente dallo stile di scrittura. Non c'è nulla di troppo descrittivo o troppo prolisso, tutto è semplice e lineare, visto dal punto di vista di una bambina di dieci anni come Coraline. I dialoghi sono semplici e le descrizioni puntano sulle sensazioni più che sui dettagli. 

Narrazione:

Anche la narrazione evidenzia il fatto che è un racconto per bambini. Narrato dal punto di vista di Coraline, seppur in terza persona, ciò che ci viene mostrato di più sono i colori, le sensazioni tattili e i pensieri semplici e lineari della ragazzina.

Non è un racconto immersivo, o almeno io non l'ho trovato tale, ma piuttosto ci dà l'impressione di vedere le vicende dal di fuori, nonostante il narratore non sia completamente onnisciente (o forse sono stata io ad avere questa impressione visto che conoscevo già le vicende).

Giudizio personale:

In conclusione, posso dire comunque di aver apprezzato molto questo libro, forse perché ha soddisfatto appieno le mie aspettative. Insomma, prima di cominciare a leggerlo ero consapevole che mi sarei dedicata a un libro veloce, dedicato ai bambini e leggermente creepy è così è stato. Certo, forse sono rimasta leggermente stranita dal non aver provato mai nemmeno un briciolo d'inquietudine (cosa che invece il film in stop-motion di Henry Selick mi ha messo eccome). Ma diciamo che ci sono molti fattori molto plausibili che possono giustificare questa mia sensazione; a partire dal fatto che sono molto più grande rispetto a quando vidi il film, per non parlare i poi che essendo un tipo di scrittura più semplice,perché dedicata ai bambini, il film riesce ad essere più dettagliato proprio perché non ha bisogno di descrivere, ma gli bastano le immagini.

In ogni caso lo consiglio a chi piace il genere, in particolare a chi da piccolo adorava questo tipo di storie in stile "Piccoli Brividi".

LibraryDove le storie prendono vita. Scoprilo ora