"Andiamo dai!" Kate mi trascina fuori nella sua auto, adesso sono guai seri! Kate mi farà morire il giorno del mio compleanno.

"Oooooh Kate per favore cammina piano non lo vedi che le tette mi stanno arrivando sul collo come due palle di gallina?" Spalancai gli occhi e lei ride alla mia risposta.

"Siamo arrivati al centro scendi!" Scendo dall'auto, volevo seriamente abbassarmi e baciare la strada che calpestavo. Mi odio quando non dico a Marx di accompagnarci, è un ottimo autista, è il mio eroe, lui è l'unico che mi sopporta e con sopportare 'tenere le buste' che tenerezza.

Camminiamo al centro non troviamo nemmeno un abito adatto che mi colpisce, giriamo ogni angolo.

"Kate ferma guarda questa boutique è italiana" mi giro e vedo una boutique davvero antica molto strana non mi dice niente però mi cattura in qualcosa.

"Tu dici?" lei annuisce ed entriamo.

Apriamo la porta e davanti a noi ci sono cose maschili, davvero molto formali. Non so perché ma nella mia testa in questo momento c'è la visone di Alex e i suoi irresistibili vestiti che puntualizzano il sesso violento.

"Prego signorine da questa parte" Dice un signore molto anziano con una cravatta davvero bellissima. Ci accompagna in un'altra stanza passando da una stanza all'altra.

I miei occhi si fermano quando davanti a me vedo dei vestiti bellissimi, sembrano vestiti di star famose.

"Oh mio dio è spettacolare, ogni cosa lo è!" Guardo Kate puntando su ogni vestito.

"Che cosa stava cercando?" Disse l'uomo con la cravatta colorata.

Non so realmente cosa cercavo, ma per il mio giorno volevo essere bellissima, qualcosa di speciale. Volevo essere una pietra preziosa.

"Stavo cercando qualcosa di prezioso, che mi illumini, come un diamante... Come uno smeraldo!" Smeraldo, si. Io ero lo smeraldo di Alex! Ho detto quello che mi sentivo dentro ed era lui. Volevo avere qualcosa con me che ricordasse lui, mi manca da morire.

"Ho qualcosa per lei, vada nel camerino e le mostro un abito."

Esco dal camerino con l'abito poco lussuoso.

"Abigail sei davvero uno splendore! È questo! Prendilo e andiamo via!" Mi incoraggiò Kate.

"Signorina abbiamo le scarpe identiche all'abito." Rispose il signore commesso.

"Beh grazie allora prendo tutto!" Annuì

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Sono così felice di aver trovato l'abito giusto ancora non ci credo che sta sera sarò agli occhi di tutti. Nella mia mente ci sono visioni continue di Alex, chissà se verrà alla festa. Dannazione non riesco a capirlo. Se qui ci fosse mia sorella lei saprebbe consigliarmi la cosa giusta. Mi manca così tanto... lei è ancora nel mio cuore è lo sarà per sempre.

Scendo giù a pranzo, a mangiarmi le lasagne fatte da Sarah semplicemente buonissime, cucina sempre speciale sopratutto per me.

Vado sopra e prendo un libro e comincio a leggerlo, senza volerlo mi addormento con il libro sopra la pancia.

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"Ma che diavolo di ore sono?" Penso.
Guardo il mio iPhone, sono le sette? Tra un ora saranno tutti qui e io sono praticamente un mostro. Tra meno di un ora devo essere un unicorno che sputa arcobaleno dalla bocca.

Vado in bagno a lavarmi velocemente, faccio salire la parrucchiera nella mia stanza così mi faccio elaborare i capelli. Li faccio raccogliere, e lascio i ciuffetti cadere delicatamente sul viso. Non volevo nascondere l'apertura dietro.
Alex ama il mio corpo.

PossessoWhere stories live. Discover now