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I giorni proseguono, è già passata una settimana dalla sua partenza e non ci sentiamo praticamente mai, tramite Gianluca e Ignazio so che hanno avuto delle interviste e quindi sono rimasti appunto per questo in America ma oggi dovrebbero tornare.
Giusto in tempo per il mesiversario di nostra figlia anche se non mi ha cercata nemmeno per sapere di Sarah.
Mi manca così tanto lui,la sua voce,i suoi sorrisi,i suoi modi di fare, tutto.
Oggi è domenica e questa mattina sono andata in chiesa portando Sarah per la prima volta, all'uscita un sacco di gente si sono fermate per farmi gli auguri e tanti complimenti dicendomi che la bambina è bellissima e che somiglia molto a Piero.
Ho pranzato dai miei suoceri che si sono coccolati per benino la loro nipotina facendo a turno anche con Mariagrazia,siamo proprio una bella famiglia unita.
Mi hanno chiesto di Piero e lì ho dovuto mentire,non mi va di farli dispiacere per questo lungo litigio con loro figlio,ci rimarrebbero male, soprattutto Eleonora è molto sensibile lei e poi so quanto vuole bene a suo figlio.
Siamo state quasi tutto il pomeriggio, abbiamo anche festeggiato il secondo mese di Sarah e ci siamo divertiti tanto,io sto bene in loro compagnia.
Adesso sono a casa,mi sto facendo una tisana a freddo dato che ancora si muore di caldo e vado a sedermi sul divano,guardo mia figlia dormire nella carrozzina e mi gusto la tisana alla frutta.
Sposto lo sguardo sull'orologio alla parete che segna le 17:15, chissà quando arriverà.
Intanto che la bambina dorme,ne approfitto per farmi una doccia veloce, indosso un vestitino beige fiorato è uno dei miei preferiti, c'è l'ho da anni e nonostante la gravidanza e post parto mi sta bene,si vede che sono tornata al mio peso corporeo.
Scendo giù e faccio l'ultimo scalino e Sarah si sveglia con il suo pianto di fame, così la prendo nelle mie braccia,mi siedo per essere comoda ad allattare e così lei comincia a mangiare ed io mi perdo a guardarla.
Sento la serratura aprirsi,ed entra lui, è una sensazione strana rivederlo dopo vari giorni senza nemmeno sentirci.
Io: Piero.
Lo richiamo,lui si volta non mi risponde ma si avvicina, guarda Sarah che mangia e finalmente prende parola.
Piero: arrivato in tempo per il tuo secondo mese di vita.
Io:sei arrivato in ritardo invece, abbiamo festeggiato oggi.
Dice solo un "ah" e sale al piano di sopra con i suoi bagagli.
Bacio la fronte di mia figlia e continuo a guardarla fino a quando si stacca da sola.
Mi ricompongo e aspetto per farle fare il ruttino e mi accorgo di un odore strano, così le cambio anche il pannolino,lei sclera ma poi si calma.
Una volta pulita la prendo nelle mie braccia e vado a buttare il pannolino sporco nella differenziata e lei cerca di fare versetti, è di una bellezza unica.
La adagio nella carrozzina e le metto il suo peluche preferito e anche la musichetta del carillon.
Faccio un profondo respiro e salgo, vorrei parlare con lui.
Entro in camera e prendo parola.
Io: è andato bene il viaggio?
Mugola solamente.
Io:dai a me la roba sporca, faccio la lavatrice.
Sto per prendere tutto dalla sua valigia e poggia la sua mano sulla mia, è una scossa elettrica per me.
Volto lo sguardo su di lui,ci guardiamo per non so quanti secondi e dice qualcosa.
Piero: faccio io..
Silenzio per qualche minuto e poi prendo parola.
Io: Piero, volevo chiederti una cosa.
Piero:sono stanco adesso,non mi va di parlare.
Io: volevo solo dirti se compriamo una culla per neonati
Piero:sono appena tornato a casa e tu mi parli di una nuova culla?
Io: voglio solo avere una discussione normale con te
Piero:e a me non va, è chiaro?
Io:sei ancora arrabbiato, hai avuto una settimana tutta per te,il tuo spazio,il tuo tempo,non ci hai pensato al ritorno a casa?
Piero:sono stato bene in America
Io:ah sì certo,tu sei stato bene a girare l'America senza mai chiedere di tua figlia,ma che cazzo Piero,ti senti come parli?
Esco dalla camera piangendo e per non scendere giù e magari svegliare Sarah che dorme vado in terrazza e le lacrime scendono dal mio viso.
Mi siedo sul divanetto portando le ginocchia sul mento.
Sento la sua mano sulla mia spalla, alzo lo sguardo e dice qualcosa.
Piero: scusami,sono stato uno stronzo
Io: un'emerito stronzo
Cerco di asciugare le lacrime e lui mi fa alzare e stringermi al suo petto.
Avvolgo le braccia dietro la sua schiena e fondo il mio viso sul suo petto coperto da una maglietta nera.
Questo calore mi è mancato come l'aria.
Io:non mi ami più?
Mi è scappata così questa domanda,di getto.
Piero:che dici?
Io: è un mio pensiero dopo questa lunga settimana lontani, senza nemmeno sentirci e l'ultima volta che abbiamo parlato al telefono mi hai detto che volevi avere del tempo,mi hai fatto così male,ho dovuto mentire a tutti per salvarti il culo.
Piero:non hai raccontato a nessuno della nostra lite?
Io: perché qui ti amiamo tutti e non volevo fare male anche ai tuoi.
Mi accarezza il viso e spontaneamente chiudo gli occhi.
Piero: non cambieranno mai i miei sentimenti per te..
Riapro gli occhi per guardarlo e torna a parlare.
Piero: nonostante le nostre liti e le nostre incomprensioni io ti amo Mary,sei mia moglie,la madre di mia figlia come potrei non amarti?
Io: forse ho esagerato un po' ma l'ho solo fatto per nostra figlia,lei è ancora così piccola e ha bisogno di entrambi, sono rimasta da sola questa settimana,ho fatto tutto io anche quello che dovevi fare tu e non c'eri, sono stanca.
Sto per scendere,ma lui mi prende la mano, stringendomi al suo corpo e baciarmi le labbra.
È un bacio passionale e avvolto le braccia dietro il suo collo e lui mi fa alzare da terra e volgo le gambe sul suo bacino,lo amo,oddio quanto lo amo.
Tra le mie labbra lui dice qualcosa.
Piero: andiamo in camera?
Annuisco solamente e torna a baciarmi per poi scendere le scale e tornare in camera.
Mi adagia sul letto e continuiamo a baciarci,mi è mancato così tanto.
Mi abbassa le spalline del vestito baciando la mia pelle.
Io:non eri stanco?
Piero: non più,voglio solo fare l'amore con mia moglie
Finalmente sorrido dopo tanti giorni e così in pochi minuti rimaniamo nudi unendo i nostri corpi dopo tanto tempo.
Mentre spinge dentro di me dice qualcosa guardandomi negli occhi.
Piero: amore, amore mio
Non riesco a rispondergli per il piacere che mi regala e così continua a parlare.
Piero:ti amo,ti amo tanto.
Sarà che prima gli ho fatto quella domanda e lui vuole farmi capire che mi sbagliavo con queste dichiarazioni.
Adesso,ho la testa poggiata sul suo petto, disegno contorni immaginari sui suoi capezzoli lasciandoci vari baci mentre lui accarezza dolcemente la mia schiena e prende parola.
Piero: non devi mai avere dubbi sui miei sentimenti, mai più Mary.
Io:ti amo così tanto Piè..
Piero:lo abbiamo promesso in Chiesa il nostro amore nonostante le difficoltà.
Io: quindi pace?
Piero: certo amore mio
Poggio la mano sulla sua barba per poi baciare le sue labbra.
Rimane silenzio per qualche minuto e io dico qualcosa.
Io: allora la prendiamo la culla, è più comoda.
Piero: c'è quella che ci hanno regalato i tuoi genitori.
Io:per quella è ancora troppo presto.
Allungo il braccio sul comodino e prendo il mio cellulare mostrandogli varie foto
Io: dobbiamo farlo in primis per lei,questa è molto carina che dici?
Piero:si mi piace
Io:allora la compriamo?
Piero:e mi hai convinto.
Io: davvero?
Annuisce sorridendo e mi riempie il cuore di gioia.
Lo abbraccio e lui accarezza la mia schiena per poi spostare le mani sui miei seni e prende parola.
Piero:ti amerei ancora.
Io: è stata troppa l'astinenza eh?
Piero:sette mesi ti sembrano pochi?
Che in realtà sono tantissimi,gli sorrido solamente e lui prende un'altro profilattico per poi metterlo.
Piero:non mi scappi oggi.
Io:se si sveglia Sarah?
Piero:e allora sbrighiamoci.
Ridacchio e torniamo ad amarci,unire i nostri corpi tra ansimi e gemiti.
Vedo che siamo tornati quelli di sempre, nessuno può separarci, nemmeno le liti e le distanze.
Sto per chiudere gli occhi dopo la nostra doppietta,ma lui dice qualcosa.
Piero:non devo partire più, almeno fino a dicembre e potrò godermi Sarah nella sua crescita e fare il padre a tempo pieno,tu hai fatto tanto questa settimana, meriti un po'di riposo.
Lo ringrazio solamente,mi bacia premendo le labbra sulle mie e al distacco lui continua a parlare.
Piero:sei bellissima amore mio
Sorrido ancora una volta alle sue parole.
Sono troppo sottona di lui, è qualcosa che non posso fare a meno.
Sentiamo il pianto di nostra figlia, scatto dal letto, ricomponendomi velocemente.
Piero:vado io
Io:fai con calma,ti aspettiamo papi
Prima di uscire,gli lascio un bacio sulle labbra e dico qualcosa.
Io: è stato bellissimo
Esco dalla camera più veloce della luce e scendo da mia figlia che continua a piangere.
Io:la mamma è qui amore
La prendo nelle mie braccia, continua a piangere,io la cullo cantandole qualche canzoncina per bambini ma niente,le tocco il pancino e capisco dal suo pianto che è perché le fa male,le colichette.
Ci raggiunge Piero che prende subito parola.
Piero:che succede?
Io:le fa male il pancino per le coliche,in camera nel suo cassetto ci sono le gocce,me le vai a prendere?
Annuisce solamente mentre la bambina ancora piange,la metto a pancia in giù sul divano e la cullo un po',dopo pochi secondi torna lui con le gocce,me le porge e io lo ringrazio.
Le metto un po'sul cucchiaino e glielo metto nella sua boccuccia,a lei piacciono perché sono dolci e al gusto di fragole.
Così le passerà, torno a metterla a pancia in giù quando mio marito torna a parlare.
Piero:sei proprio una mamma meravigliosa,non riuscivo a togliervi gli occhi di dosso,come sta adesso?
Io:le dovrebbe passare
Piero:da quando ha queste coliche?
Io:da un po'di giorni, pensa anche la notte,non dormo da quattro giorni.
Si avvicina a me,mi accarezza il viso e dice qualcosa.
Piero: scusami ancora per averti lasciata da sola,hai affrontato tutto senza di me, dovevo esserci per aiutarti.
Io: adesso sei qui a casa,con noi.
Piero:sei andata tu a comprare le gocce in farmacia?
Io:ho mandato tuo padre,era l'unico libero.
Piero:ci sono io adesso, voi siete più importanti di tutto,devi solo perdonarmi per tutto il casino che è successo,per come me ne sono andato.
Io:ti ho già perdonato Piero, abbiamo fatto l'amore.
Piero:sei troppo buona con me
Io: quanto parli,stai tu con lei,magari si addormenta di nuovo,cantale una canzone
Piero:non le so le canzoni per bambini
Io:cantale una canzone de Il Volo,a lei piaceranno le canzoni del papà
Così la prende nelle sue braccia,mi sorride e io vado in cucina, devo mettermi all'opera per preparare qualcosa per la cena, è già tardi.
Sento lui che con la sua voce da tenore le canta Grande Amore per poi passare a Lucevan le stelle.
Mi fa così bene ascoltarlo cantare,era mancato tutto in questa casa e adesso siamo tornati ad essere una famiglia.

Ciao a tutte, tornata con un nuovissimo capitolone.
Piero torna a casa e dopo una piccola incompresa tra i due, finalmente la pace tra i nostri protagonisti,tanto amore tra le lenzuola dopo tanto tempo e ritornano ad essere una famiglia bellissima 👨‍👩‍👦💖
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino 2_PieroBarone❤️Where stories live. Discover now