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Siamo tornati a casa per la mia gioia,non né potevo più del Brasile e di tutto quello che è successo.
In aereo Ignazio lo ha insultato tutto il tempo quasi per via della mia gravidanza,ci ha fatto ridere parecchio, è il solito simpaticone.
Intanto ormai poco al Natale, solo pochi giorni e oggi dopo un bel po' di tempo, abbiamo l'ecografia di nostro figlio.
Mi sto sistemando infatti, indosso un maglioncino bello pesante con i leggins,sto mettendo le scarpe e sento lui dire qualcosa.
Piero: Mary sei pronta?
Io:si,solo un secondo.
Che premura che ha ogni volta, è così impaziente,fosse per lui partorirei anche adesso per vedere suo figlio.
Scendo giù e lui mi fissa solamente e io dico qualcosa.
Io:cosa c'è Barone?
Piero:che sei bellissima
Sorrido alla sua dichiarazione e gli lascio un bacio sulla guancia.
Usciamo da casa e saliamo in macchina.
Come sempre io accendo lo stereo e metto un mio CD e faccio partire una canzone a caso.
"Apro un libro che parla di noi,un amore con amore io e te,un sentimento senza tempo,ali d'oro in volo..sei così semplice che la bellezza dentro te mi sfiora come un bacio lento..."
I Sonohra cantano così, è una delle mie canzoni preferite.
Canticchio e sento la sua mano sulla mia coscia e dopo un po' prende parola.
Piero:al ritorno mettiamo un mio CD
Io:non ti vanno bene i Sonohra vero?
Ridacchia e mi risponde.
Piero:lo sai che non è il mio genere..
Io: sentiamo,chi vuoi mettere al ritorno?
Piero:Beniamino Gigli
Ah ecco.
Non gli dico nulla,mi va bene anche perché lui mi ha fatto appassionare di musica lirica.
Dopo qualche minuto arriviamo davanti lo studio della ginecologa, scendiamo e io gli stringo la mano.
Piero:cosa c'è?
Io:ho un po' paura..
Piero:ma no tranquilla,vedrai che va tutto bene.
Io:dopo quello che è successo in Brasile..non sono stata molto serena nei giorni scorsi..
Piero:non ti devi preoccupare,dai andiamo che la dottoressa ci sta aspettando.
Mi lascia un leggero bacio sulle labbra ed entriamo nella sala d'aspetto sedendoci,lui gioca con la mia mano, quando esce la dottoressa che ci fa accomodare.
X:come state sposini, è da un po' che non ci vediamo..
Risponde mio marito.
Piero:va bene grazie,lei?
X: tutto bene,allora che dice il piccoletto?
Scrollo le spalle e le rispondo.
Io:spero stia bene
X:dai vediamo un po'
Così mi stendo sul solito lettino e lei mi poggia quel coso gelido con del gel e lo passa sulla mia pancia e guarda il monitor.
X:cresce sempre di più, entri oggi nella 12 settimana.
Io annuisco solamente e lei torna a parlare.
X:il feto è dotato di tutti i suoi organi vitali e si sono formate anche le vie del sistema nervose,le ossa cominciano ad indurirsi e sta cambiando la sua posizione,si sta raddrizzando.
Io: quindi sta bene vero?
X: certo, è tutto nella norma,guardatelo
Sposta il monitor verso noi che lo vediamo, indica con il dito e io dico qualcosa.
Io: è bellissimo.
Mio marito stringe la sua mano alla mia e ascoltiamo anche il battito,va tutto bene,sono sempre io che mi faccio mille paranoie quando non né avrei motivo.
Mi asciugo la pancia mentre la dottoressa stampa l'ecografia e dice qualcosa.
X:devi solo riposarti solo un po' di più e ci sentiamo per la prossima visita.
Annuisco e prendo i fogli in mano.
Salutiamo e usciamo.
Faccio un profondo respiro,mi fa sentire meglio sapere che il bambino sta bene.
Lui mi stringe a sé e prende parola.
Piero:vedi,che ti dicevo io?
Io:si, avevi ragione.
Accarezza il mio viso dolcemente e saliamo nuovamente in macchina.
Decidiamo di andare a comprare alcuni regali di Natale e senza farmi accorgere da lui, prendo anche il suo e poi torniamo a casa.
Vuole cucinare lui,così lo lascio fare mentre io mi stendo un po' sul divano e accarezzo la mia pancia pensando al suo viso,a chi somiglierà anche se ancora è un po' troppo presto per farmi questi film mentali.
Sento che mi richiama che è pronto il pranzo, così vado in cucina e noto che ha anche apparecchiato così mi siedo e lui poggia il piatto sotto i miei occhi,ha preparato della pasta con i ceci,fa un odorino pazzesco.
Si siede di fronte a me e cominciamo a mangiare.
Io:ma come sei diventato bravo
Piero: vabbè questa è facile -dice ridacchiando-
È il solito scemo.
Il primo pomeriggio passa in fretta e io devo andare al lavoro e lo avverto che prendo la sua macchina.
Andrea è sempre un dolce bambino,mi diverto ogni pomeriggio con lui e mi dispiace che tra qualche mese lo dovrò lasciare per dedicarmi completamente al mio di bambino.
Stiamo giocando con le costruzioni e lui fa cadere tutto e ride, è bellissimo e fa ridere anche me.
È bello essere tornata al mio mondo, quello lontano dalle grandi città oltreoceano,quello non fa per me, è qui il mio posto con i bambini,il canto lo lascio fare a Piero,lui è abituato poi a tutti i viaggi per il mondo.
Una volta finito il mio orario,saluto Stefania e il marito ed esco da casa loro.
Salgo in macchina e metto in moto.
In piazza trovo molta confusione di macchine e gente,cosa può essere mai successo?
Suono il clacson e qualche altro mi risponde allo stesso modo.
Noto Dario così lo richiamo e lui si avvicina e prendo parola.
Io:ma cos'è tutta questa confusione questa sera?
Dario: è caduto l'albero di Natale
Io: oddio -riesco a dire solamente -
Com'è potuto succedere una cosa del genere,come ha fatto a cadere un enorme albero?
Torno a dire qualcosa.
Io: e Piero è a casa?
Dario:non l'ho visto in giro
Così prendo il cellulare in mano e lo chiamo,dopo pochi squilli,lui risponde.
Piero:amore dimmi
Io:dove sei?
Piero:a casa, perché?
Io:meno male
Faccio un profondo respiro di sollievo e lui dice qualcosa al di là del telefono
Piero:che succede,ti senti male?
Io:no,io sto bene e che sono bloccata in piazza, dice Darío che è caduto l'albero di Natale
Piero:spero nulla di grave, vengo a prenderti
Io:no, resta a casa, quando tutto si sistemerà arrivo.
Piero:stai attenta
Io:sono in macchina tranquillo
Così chiudiamo la chiamata e non mi resta che aspettare.
Arriva un sacco di gente e anche l'ambulanza e dalla gente che urla capisco che c'era qualcuno che passava in quel momento e che sta sotto l'albero, è da brividi, voglio arrivare al più presto a casa.
Il mio amico dice qualcosa.
Dario:non so quanto tempo ci vorrà,se vuoi andare a casa,puoi andare a piedi è più facile,ti riporto io la macchina quando è tutto finito.
Io: davvero Dà?
Dario: certo,dai vai non fare preoccupare Piero
Così scendo, abbraccio il mio amico ringraziandolo, è sempre tanto carino.
Sale lui in auto e io comincio a camminare sperando di non vedere l'uomo o donna che sia sotto quell'albero.
Passo velocemente nella piccola viuzza a lato della chiesa e a passo veloce cammino verso casa.
Ho freddo e non vedo l'ora di riscaldarmi.
Apro la porta e lo chiamo.
Io: Piè
Lui sbuca dalla cucina e viene verso me.
Piero: hanno finito presto di sistemare.
Scuoto la testa e gli rispondo.
Io:sono venuta a piedi, più tardi Dario riporta la macchina, abbracciami sento freddo.
Non se lo fa dire due volte che mi stringe forte al suo corpo e dice qualcosa.
Piero: riscaldati adesso.
Mugolo solamente e poi prendo parola.
Io: c'era qualcuno sotto l'albero, è venuta l'ambulanza.
Piero: tu non hai visto nulla?
Io:no, però a pensare una persona lì sotto mi fa stare male..
Ecco la mia troppa sensibilità,le cose brutte mi mettono ansia e paura allo stesso tempo.
Entriamo in cucina e lui mi dà dell'acqua per farmi tranquillizzare.
Io: perché succedono sempre cose che mi fanno stare male?
Piero:non ci pensare più amore..
Io: voglio sperare che si sveglierà quella persona..
Piero:certo -dice per poi stringermi ancora al suo corpo-
Sento odorino e così cambio discussione per non pensarci.
Io:cos'hai cucinato di buono?
Piero:ormai sono diventato bravo grazie a te,mi sono cimentato a fare lo spezzatino di soia con le patate e carote.
Oh madò,ma veramente?
Così mi alzo e vado a vedere quello che bolle in pentola,non ci credo ai miei occhi.
Io: fatto tutto da solo?
Annuisce e io continuo a parlare.
Io:hai fatto disidratare le bistecche di soia prima vero?
Piero: aspè..- si gratta la fronte-
Mi fa ridere e poi torna a parlare.
Piero:vuoi dire farle bollire nell'acqua?
Io:e certo
Piero:ah ok,si.
Io: scemino che sei -lo abbraccio baciandogli le labbra dolcemente -
È diventato davvero bravo,non me l'aspettavo, quando l'ho conosciuto non sapeva fare nulla e guarda adesso,mi meraviglio di lui.
Una volta tutto pronto,ci sediamo a tavola e mangiamo, è venuto veramente buonissimo,gli faccio un sacco di complimenti e lui se li prende tutti naturalmente.
Adesso siamo sul divano,io stretta a lui e cerco di guardare la TV ma lui mi riempie di baci e non mi fa vedere nulla.
Dario ci ha riportato la macchina sana e salva e ci ha aggiornato sulla situazione.
Faccio un profondo respiro sapendo che almeno non è in fin di vita.
La nostra serata prosegue bene e alla fine non mi ha fatto vedere nulla, troppo impegnato a riservarmi baci,ma è di una dolcezza unica che mi fa innamorare perdutamente tanto più di quanto lo sono già.

Ciao a tutte, eccomi tornata con un altro capitolo.
Mary e Piero e l'ecografia del bambino 🍼
E poi piccole paure durante il ritorno a casa della nostra protagonista.
Sempre piccoli colpi di scena e poi tanta dolcezza tra gli sposini.
A voi i commenti e al prossimo aggiornamento.

Tu,il mio destino 2_PieroBarone❤️حيث تعيش القصص. اكتشف الآن