Capitolo 20 - Parte I

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Gheorghe's POV

Dopo aver richiamato gli uomini, ci ritirammo a palazzo. Il Capitano Darcy sembrava essere tornato pienamente in sé, anche se rimase silenzio per l'intero tragitto e tutti avevano paura di parlare con lui, me compreso. Una volta arrivati, il Capitano prese Dimitri di peso, ancora privo di sensi, e lo portò nelle prigioni. Anche se non eravamo proprio amici mi dispiaceva lo stesso per il maresciallo Petrov. Era una persona ombrosa ed schiva ma non se lo meritava, nessuno se lo meritava.

Mi chiedo perché continui a disubbidire agli ordini del Capitano Darcy in continuazione. Che qualcuno abbia davvero pietà di quel povero essere...

«Quella mocciosa di una Gardner è sempre in mezzo» sentii commentare Sabina tra sé e sé

«Qualcuno è incazzato sta sera?» mi intromisi con il mio solito tono allegro.

«Non ti ci mettere anche tu Stan! Sono un fascio di nervi puro. Potrei prenderti a pugni senza esitazioni»

«Ohh tremo, ti prego no!»

La ragazza mi fulminò con i suoi taglienti occhi onice e tacqui.

«Quando c'è lei di mezzo il Capitano se la prende con noi. Eppure, quell'umana non è nulla di speciale»

«Concordo con te su questo ma dimentichi che il Capitano è l'uomo più fedele dell'imperatore. Quella ragazza una proprietà imperiale e se le succede qualcosa sarà direttamente lui a pagarne le conseguenze»

Sabina roteò gli occhi verso l'alto irritata quando poi sia lei che Iulian, che era alla mia destra, si fermarono per poi voltarsi verso l'entrata principale. Poco dopo, sentii il nitrire dei cavalli farsi più vicini e mi misi le mani tra i capelli.

Merda era il nostro ospite! Era già qui! E non c'è nessuno per accoglierlo!

«Qualcuno sta entrando a palazzo» disse Iulian

«Avverto due persone e una di loro è una strega» continuò Sabina osservando l'orizzonte con occhi spalancati di uno straordinario viola con sfumature ambrate.

Sabina era dotata del particolare dono di percepire l'energia vitale degli altri esseri viventi. Era una dote ancor più vantaggiosa del fiuto vampiresco perché era in grado di valutare le capacità del nemico davanti a sé. Sabina era uno di quei casi speciali e che tra l'altro si era adattata perfettamente alla sua nuova vita, nonostante fosse una vampira da appena vent'anni.

«Una strega?!»

La carrozza poi non era una qualsiasi, proveniva da Padureneagra, la capitale della magia in Lume Ascunsă ( tradotto letteralmente: "mondo nascosto"). Era il fulcro del regno delle streghe. Era come una normale cittadina dove streghe e maghi vivevano indisturbati e nella totale libertà di praticare la magia senza la paura di essere perseguitati. Fu fondata secoli fa dai i maghi che necessitavano di un luogo sicuro per sfuggire dalla caccia alle streghe. Così fondarono la capitale dove le entrare erano dei portali sempre comunicanti col nostro mondo ma accessibili solo a loro.

Cosa ci fa una strega di Padureneagra qui? Il Capitano non me ne aveva fatto parola.

La carrozza color rosso scuro si fermò in mezzo al cortile, a pochi metri da noi. Il cocchiere scese ed andò ad aprire la porta e far scendere chi viaggiava al suo interno. Da questa, uscì una figura alta, coperta da un cappotto di broccato nero con cappuccio che nascondeva il suo volto, ma si potevano intravedere delle ciocche castane uscire dal cappuccio. Qualcuno doveva andare ad accoglierla o vi era il rischio che lei lanciasse qualche maledizione perché si è sentita offesa, e ovviamente quel qualcuno ero io perché quei due fifoni si erano rifiutati. Per lo meno riuscì a obbligarli a seguirmi, avevo ancora qualche potere come superiore.

Hunters: Black EmpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora