Capitolo 9

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«Questo sarebbe perfetto!» disse Anton mi mostrandomi un abito da giorno azzurro

Era a maniche lunghe ricamate in pizzo bianco. Molto fine e carino. Katia sorrise battendo le mani estasiata. Carl che se ne stava seduto su una sedia lontano da noi non si espresse, così come Darcy. Ma nemmeno prima si era espresso sugli altri abiti

«E' bello ma non so se sia adatto a me»

«Ogni donna è un gioiello e spetta a noi lucidarlo»

Mi porse l'abito sorridendo per poi spingermi nel camerino. Dopo essermi infilata nel vestito mi vidi costretta a richiedere l'aiuto di Anton.

«Trattenete il fiato» disse prima di stringermi i lacci del vestito di colpo, scoprendo punti che nemmeno sapevo di avere.

«Oh per tutti i cieli! Avete una vita più sottile di una vespa»

«Lo so, grazie anche se non amo metterla in mostra»

Ero magra, anche troppo rispetto alle mie coetanee, anche se le forme iniziavano a notarsi.

«Volete scherzare? Non esiste donna che non vorrebbe una vita stretta! Avete persino le giuste misure per fare l'indossatrice! Sareste interessata?»

«No no no no, non scherziamo. Non ne ho proprio la stoffa»

Mi guardò dispiaciuto per poi continuare a infilare le stringhe nei fori del bustino.

«Avete una pelle molto chiara e bella, sia voi che vostra sorella. Rispecchiate gli ideali della nostra signora»

Gli sorrisi timidamente ma faccio senno di dissenso con la testa.

Katia gioirebbe senza alcun dubbio e io ce la vedevo a pennello in questo mondo. Era bella, solare, sempre allegra, sicura di sé, ci sapeva fare con le persone e in ogni occasione, ed era proprio questo segnava una differenza sostanziale tra noi due. Per carità, non ero gelosa di lei e mi riconoscevo altre qualità e francamente preferivo restare nel retro scena. Anche se un pizzico di sicurezza in più non mi farebbe male.

«Fatto! Sbalorditiva» si complimenta prendendosi il mento tra pollice e l'indice.

Quel vestito era davvero meraviglioso. Mi fasciava nei punti giusti, e non era per nulla volgare. Ma non riuscivo proprio a vedere un abito così sofisticato su di me.

«E' stupendo però...»

Le tende del camerino si aprirono all'improvviso e Katia mi guardò quasi commossa dalla mia immagine, come se fossi una bambina che aveva appena detto la prima parola.

«Oh Bella!»

«Kat!»

Vene da me e mi fece girare, prendendomi entrambe le mani in modo da potermi vedere meglio.

«Sei meravigliosa, è davvero stupendo»

Girai la testa di lato arrossendo per i suoi complementi. Lei indossava un abito da giorno altrettanto bello, di color rosa pesca, con le spalle scoperte e maniche lunghe in pizzo.

«Non lo crede anche lei Anton?» chiede entusiasta ad Anton che si ero messo in disparte nel camerino.

«Assolutamente signorina Katia. Anche voi siete radiosa con quell'abito. Stavo proponendo a vostra sorella di diventare entrambe indossatrici, sempre che vi interessi»

«Sarebbe un sogno che si avvera!»

Qualcuno da fuori al camerino chiamò Anton che si congedò da noi con un cenno del capo.

«Cos'è quel muso lungo? Ti rendi conto di cosa ci sta succedendo? Siamo nel negozio più bello di tutto l'impero e possiamo prendere quello che vogliamo!» disse intrecciando le sue dita con le mie

Hunters: Black EmpireDove le storie prendono vita. Scoprilo ora