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Avete presente quando siete arrivati ad un limite della vostra vita in cui l'unica cosa che desiderate e' la felicità? E poi quella felicita tutto ad un tratto arriva e non sai dove infilarla dal poco spazio, tanto che vuoi regalarlo ad ogni persona.

Ecco, era così che ci sentivamo da quando Noah era arrivato tra di noi, per lo più potevo parlare per entrambi perché Ciro.. il mio Ciro sembrava un'altra persona, sembrava un Ciro maturo.. un Ciro papà, perché Ciro era davvero un ottimo padre da quando era nato questo piccolino.

La nostra relazione era così tanto stabile da amarci infinitamente tanto, nessuno dei due desiderava altro e spesso auguravo ad ognuno questo amore incondizionato.
Non c'era segreti tra di noi, sembravamo due migliori amici e vederlo nelle vesti di papà.. per me era tutto così spettacolare.

Io come mamma provavo a dare tutta me stessa, ricordo delle parole di Maria la mamma di Ciro:
" Un genitore si vede quando il bambino cresce non quando è neonato " e penso costantemente a quelle parole, la paura di fallire c'era.. ma sapevo com'era vivere senza genitori e io non avrei mai lasciato il mio bambino.

Noah, un mini Ciro, ma col colore dei miei occhi e per quanto sembrasse scuro alla nascita sembrava quasi che i suoi capelli si stavano schiarendo.. era davvero un bambino stupendo, non perché fosse il mio bambino ma aveva quel qualcosa di speciale..

Mostrava già quel suo carattere sulle sue, proprio come Ciro, credo abbia il suo stesso carattere già da piccolino. E da quando era entrato nella nostra vita, due mesi a questa parte.. le cose erano così tanto cambiate.
-

Ciro aveva l'ultima partita di Champions contro il Napoli, per questo ci mancava da casa da due giorni, avevo deciso di fargli una sorpresa per questo io e Noah non eravamo presenti alla finale.

Era sabato e con l'aiuto di Edoardo e Rosa eravamo atterrati a Napoli da più o meno 3 ore, era stato abbastanza difficile nascondere tutto ciò a Ciro visto che era frequentemente attivo con le telefonate.. per la prima volta Noah aveva messo piede a Napoli, nella nostra amata casa.

« Giù dobbiamo entrare tra 45 minuti.. »
« Edo un minuto, se Noah non mangia non ci fa vedere la partita. »

Sbuffai appena guardando Edoardo mentre reggeva in braccio Noah, quello era diventato proprio matto.. era il padrino di Naoh e vi giuro che era davvero impazzito.

« Giulia hai portato tutto? »
« Si Mary.. credo di sì.. »

Sorrisi alla mamma di Ciro mentre tutti lasciavamo casa.
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20 minuti dopo fummo a Fuorigrotta nello stadio del Napoli.

C'eravamo: Io con Noah, Edo e Rosa, i genitori di Ciro - Maria e Salvatore - e Pietro il fratello di Ciro con la sua ragazza Clarissa.

Con l'aiuto di uno della squadra di Ciro riuscimmo ad entrare senza problemi e rimanemmo nella tribuna "famiglia".. lo stadio del Napoli era stupendo, sorrisi appena guardandomi attorno reggendo Noah ma Salvatore il papà di Ciro mi fece segno di aiutarmi prendendo Noah e gli sorrisi appena.

Per tutta la durata della partita Ciro non si accorse di noi, stavano pareggiando 1-1 e soltanto quando si accorse di noi lo guardai fermarsi d'istinto a bordo campo.

Gli feci segno di andare a giocare e lui forse credeva di star sognando perché tornó in campo e 5 minuti dopo lasciò vincere la sua squadra con un suo goal.
Potete immaginare il nostro delirio e il suo anche se non esultava perché Ciro era rimasto sempre tifoso del Napoli.

Alla fine della partita tutte le famiglie dei giocatori entrarono in campo e girai la testa sentendo Edoardo:

« Dai vai.. »
« Ma non.. »
« Forza!! »

Noah faceva un po' il giro delle braccia, per questo forse era sempre attivo. E poi amava guardare le partite con Ciro sul divano pur avendo soltanto due mesi e mezzo.

Afferrai Noah tra le braccia che mi porse Rosa e camminai fino al campo guardandomi attorno, mi accorsi subito dopo di Ciro che era immobile vicino al bordo campo e mi stava guardando:

« Resterai a guardarci per molto..? »

Avevano vinto la Champions, aveva avverato il suo sogno.

Lo guardai avvicinarsi e restando in silenzio Poggio' la mano sui suoi occhi.. stava piangendo.. sorrisi subito stringendolo baciandogli la nuca..

« Hey Ricci.. »
« Nun c crer.. amo.. »

Sorrisi guardandolo accarezzandogli la guancia bagnate e lo guardai prendere in braccio Noah che non faceva altro che guardare i palloni sull'erba.

Girai la testa guardandoli e sorrisi appena sentendo il braccio libero di Ciro avvolgere le mie spalle e poggiai la mano dietro la sua schiena sudata ma era l'ultimo dei miei pensieri

« Chi è amo.. la palla? »

Lo guardai parlare con Noah che sorrideva e sorrisi appena guardando poi il mio ragazzo guardarsi intorno e poi guardare me.

« Giulietta.. non smettiamo mai di credere nei nostri sogni.. »
« Mai.. »

Gli sussurrai guardandolo sorridendo.
Aveva vinto la Champions, aveva tutta la sua famiglia li con lui.. e aveva il suo bambino.

Forse questa era la magia: Credere ancora nei propri sogni.
Adesso l'ultimo tassello era il nostro matrimonio.

Più forte della morte c'è solo l'amore.

Le cose che si vedono sono per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne.

Un giorno ti svegli, e il cuore e' calmo!
Niente fa male, niente angoscia, niente urla..
Allora già è passato, già è stato, già è finito..
Sei tornata.


FINE.

Pazzo di te.Where stories live. Discover now