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Lo ammetto: c'è stato un periodo in cui ho capito che non ero realmente innamorata di lui come credevo.. come pensavo, e poi in realtà mi chiedevo perché allora tornavo sempre sugli stessi passi se più in realtà non provavo gli stessi sentimenti che prova l'altra persona.
Perché prolungargli una sofferenza piuttosto che eliminarla?

La domanda che mi viene più in assoluto fatta quando parlo con i ragazzi del minorile era questa: « Come faccio a dimenticare una persona? »
Non era una delle tante per il quale avevo una risposta da dargli, soprattutto perché avevo la loro stessa età e io non ero brava a dimenticare qualcuno, non era da me.

Io non lo so, però oggi credo di aver capito una cosa importante che può far la differenza: Non si deve dimenticare, non puoi dimenticare.. non devi dimenticare quello che hai vissuto, non devi dimenticare qualcuno che ha fatto parte della tua vita. Qualcuno che hai amato, qualcuno a cui oggi vuoi inevitabilmente ancora bene, qualcuno che ti ha fatto bene nella tua vita o anche del male, una storia, un amore vissuto, perché l'amore nel bene o nel male ci rende quello che siamo oggi.
E la cosa più sincera e vera che ho capito è che.. non serve dimenticare, dimenticare non porterà a stare meglio.
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« Che ore sono? »
« Sono le 12:45 .. »
« Quando finirà questo calvario? »
« tra umano di 20 minuti.. »

« Signorina Attechi e company.. avete ancora intenzione di parlare tra di voi? Anzi.. se magari potreste farci presente della vostra conversazione magari.. »

Alzai subito la testa al professore Arca, si intromise nella nostra conversazione che quasi la presi sul personale:

« Gli chiedevo a che ora finisse questa la lagna.. »
« Ah quindi per lei, Signorina Attechi la mia lezione e' noiosa? »
« Diciamo che.. l'ho quasi detto.. »
« Nessuno le obbliga a venire.. »
« Diciamo che la legge ne mi impone di essere qui, ho 17 anni e da minorenne non mi lascerebbero in pace. »
« Le chiedo con gentilezza di uscire dall'aula. »

Sbuffai appena alzandomi dal banco.
Non era da me, non sapevo perché stavo rispondendo il quel modo ma sentivo di doverlo fare, girai la testa a Valeria quasi stupita dal mio comportamento..

« Quando suona la campanella non scappi, dobbiamo parlare. »

Annuì come per fargli un contentino e uscì dalla classe andando a sedermi sulla panchina che era nel corridoio prendendo il cellulare dalla mia tasca aspettando che finisca l'ora di quell'imbecille di prof che mi ritrovavo.

Notai che Nicolas mi aveva mandato un messaggio, il suo solito buongiorno che stamattina non avevo risposto, lo feci in quel momento:

- Buongiorno Nico.. -

Non era da me mandargli quel buongiorno, la verità era che io erano settimane che non mi sentivo più la stessa, quasi come se volessi dare una svolta alla mia vita.

Sussultai quasi come uno spavento presa dai pensieri nel momento in cui la campanella inizio' a suonare.

Guardai gli altri uscire e per ultima ad abbandonare la classe fu Vale, la guardai facendole segno di andare e non aspettarmi, anche perché dopo sarei andata nell minorile.

Entrai in classe girando la testa al professore mentre mi avvicinai al mio banco per recuperare le cose che avevo lasciato 20 minuti prima.

« Allora Signorina Attechi, cosa le sta succedendo? »
« In che senso? »
« I suoi voti.. e adesso anche il suo comportamento, l'anno prossimo ha la maturità.. hai la maturità.. che intenzioni hai? »
« Io sto cercando di fare il possibile.. »
« Non e' vero, il voto più basso che tu hai mai avuto è 7.. che ti sta succedendo? »

Alzai la testa al professore guardandolo seduto sulla cattedra.

Il professore aveva più o meno più di 30'anni, un bel "ragazzo" se potevo definirlo così, era l'unico che provava a farci "parlare" in qualche modo, ma con me non c'era mai riuscito.

« Cosa dovrebbe succedere? »
« Non lo so.. tipo tutto apposto a casa? Papà, con lui va tutto bene? »
« Va tutto bene.. »

Abbassai gli occhi sospirando, diciamo che l'anno scorso quando papà non stava bene avevo lasciato un po' andare la scuola e per questo i professori mi vennero incontro.

« Da quando stai facendo volontariato nel minorile i tuoi voti erano aumentati un sacco, ci stai andando vero? Perché da due giorni non ci sono le tue firme.. »
« Non sono riuscita ad andarci perché dovevo studiare Scienze e Storia.. »
« Facciamo una cosa.. se tu riesci almeno in questa settimana a darmi qualche soddisfazione allora io non chiamerò tuo papà, mh? »

Sospirai scuotendo la testa e poi annuii girando lo sguardo allo zaino rosa che avevo sul banco, chiusi là zip e l'appoggiai alla spalla.

« Promesso Giulia? Magari posso darti una mano fuori alla scuola se ti va, mi mando un email e ci mettiamo d'accordo..»

Annuì guardandolo e gli sorrisi appena dopo aver lasciato la scuola.

Pazzo di te.Where stories live. Discover now