100*

935 21 15
                                    

« Stai chiagnenn n'ata vot, ma pecché nu l'hai lassat?
Tu si scem, si cretin, tu si tropp nnamurat
Quanti vot tu l'aspiett, ma nun torn manc a nott?
Nun t'accuorg ca t mett cumm foss nu cappott? »

Iniziai a cantare con tutta la voce possibile:
Maria Nazionale - Ragione e Sentimento.
Vi giuro, mi gasavo così tanto e sembrava di fare così velocemente le faccende di casa.

Ricordo che una volta Edoardo dal piano di sopra bussava come un cretino alla mia porta per dirmi "Abbassa il volume tutti ti stanno dando della tamarra e pensano che siano arrivati I quartieri spagnoli a Londra"

« Cagn tutt e ser liett, quanti corn ca t'ha fatt
Ca stai mal se ne fott, non o vir ca t'ha fatt?
È arrogante e prepotente, chill è 'nfam e n'omm e nient
Chill è surd e nun t sent, nun i tten i sentiment »

Continuai a cantare cercando di sistemare al più meglio le camicie di Ciro siccome era un fissato.

« Ma io quest'uomo lo amo
Pur l'uocchio s'a pigliat pe' chist'omm, si cecat
E nun m'a sent r'o perder
Man e pied t'ha attaccat, stai campann ncatenat
Tutta me stessa lo amo
Ora a mmente t'ha distrutt, nun o ten o cor n'piett
Pe chell è senza na vit
Comm foss ciucculat roc roc t'ha mangiat

Terribilmente lo amo
Semp ca television t trascur co o pallon
È fuoc ca m fa ardr
Mo t'appicc e mo t'iett comm foss sigarett
Da cap a per, io l'amo
Quanti ser c'hai aspettat quanti pal ca hai pigliat
E nun m vogl stuta'
Ma pecché ci tiena ancor si chist'omm è senza cor, pecché? »

Mi stavo gasando troppo, forse..

Sentì la musica staccarsi e mi girai di scatto sentendo urlare il mio nome, uscì dalla camera da letto e andai in salone guardando Ciro col telecomando tra le mani:

« Amo.. ma stiss perdenn a cap? »
« Ma.. è Maria Nazionale.. »
« Eh ma stai tutta depress.. »
« Buongiorno eh.. »
« Ogni tanto mi riporti a casa tu.. capelli raccolti, straccio tra le mani e canzoni napoletana ad alto volume.. »

Lo guardai soffiando una risata guardandolo appoggiare il telecomando sul divano e avvicinarsi prendendo il viso tra le sue mani baciandomi, infatti subito ricambiai e dopo poco sussurrai:

« Amo, sono arrivati i loghi.. »

Indicai il pacco vicino alla porta.

« Ma te l'ha portato il corriere? Si scem che lo porti tu? »
« No è venuto un corriere.. Dio era pure troppo bello! »

Guardai la sua espressione diventare seria e allontanarsi quasi da me, soffiai una risata guardandolo e poi mormorai:

« No amo veramente me l'ha dato Cloe.. »
« Cloe? »
« Eh.. t vulev e ho fatto io al posto tuo.. »

Lo guardai sorridere e feci una smorfia sospirando appena, le sue mani lasciarono i miei fianchi e si abbassarono al pacco aprendolo e afferrò i foglietti con i loghi.

« Guarda qui.. »

Mi avvicinai a lui abbassandomi siccome era seduto a terra e guardai uno dei foglietti.

« Sono delle lettere immischiate.. »
« G - A ? -
« Giovanni Attechi »

Girai subito lo sguardo verso di lui e deglutì appena percependo il fatto che avesse dedicato la struttura a mio padre.

Mi allungai a lui baciandolo e lui ricambio' allungando la mano sulla mia pancia leggermente visibile ormai.

« La settimana prossima viene mamma, ti aiuta un po' con le cose.. non voglio che ti affatichi tanto.. »
« Che venga mi fa piacere.. ma posso farcela, intendo.. questo bambina nascerà per forza.. »

Lo guardai sorridere e sorrisi accarezzandogli i capelli alzandomi poi da terra guardando lui andare a sistemare il pacco nella stanza dove avevamo le cose da sistemare e soprattutto dove sarebbe stata la cameretta del piccolo.

Andai in cucina aprendo il frigo e cercai qualcosa da cucinare e lo sentii:

« Amo, vedi che domani in pratica la mia squadra di calcio ha fatto una cena con tutte le
Loro famiglie.. ognuno viene con la propria moglie fidanzata e figli ecc.. ci vieni vero? »

Girai la testa verso di lui tenendo tra le mani le zucchine che dovevo tagliare e alzai le spalle:

« Se proprio devo.. »
« Lo devi fare per me.. »
« Allora ci sarò.. sempre tutto per Ciro Ricci »
« Se me lo dici con una zucchina tra le mani.. »

Spostai lo sguardo alla mia mano e lo guardai facendo una smorfia collegando al fatto che l'avesse detto in modo perverso e gli lanciai uno degli stracci che avevo sulla cucina sentendola o ridere.

« Si proprij nu zuzzus.. »
« Marò.. comm o dic bell.. »

Trattenni la risata dandogli le spalle sentendo le sue braccia avvolgermi da dietro e cercai di non sorridere mentre mettevo a cucinare.

-

A tavola mentre mangiavamo il suo cellulare vibro' più o meno 5 volte, gli arrivavano le notifiche mia lui non rispondeva per niente.

« Amo.. ma rispondi o no? »
« Non e' importante e' il gruppo di calcio »

Annuì guardandolo alzando un sopracciglio e spostai lo sguardo nel piatto mangiando le zucchine sbadigliando istintivamente.

« Sei stanca? »
« Un po'.. stamattina sono andata dal dottore »
« Amo.. voglio vedere!! »

Indicai la borsa sull'altra sedia e lui non porse tempo ad aprire e cercare nella borsa la cartellina rossa, non capivo perché cercava visto che era ben evidente..

« Ua amo quante cose hai in questa borsa.. »
« Sono cose di vita o di morte.. »
« Il lucida labbra..  un assorbente che non hai il ciclo da tre mesi.. aspetta che hai più.. ? »
« Amo devi prendere la cartellina non scavare nella mia borsa.. vedi ho pure due preservatici »

Lo guardai fare una risata ironica e scossi la testa sorridendo guardandolo prendere la cartellina e aprirla appoggiandola sulla tavola.

Lo guardai sorridere subito guardando l'ultima ecografia di stamattina e allungai la mano indicando sull'eco:

« Questa è la manina.. e questo il nasino.. »
« Ma è cresciuto nu sacc.. »
« Si.. me l'ha detto anche il dottore, amo sono incinta da quando tu sei tornato a Napoli.. »
« L'avevo intuito.. li non sono stato attento.. »
« Tu non stai mai attendo.. »
« Ma è chiù bell.. quando va liscio.. »
« Mamma mi.. ma dove ti ho preso.. »
« We.. tu hai fatto un affare vita mi.. »

Lo guardai cercando di non ridere mentre lo guardavo fissare ancora l'eco del nostro bambino,  con un sorriso enorme e il berretto al contrario che evidentemente nascondevano i suoi capelli non sistemati e ricci.

Pazzo di te.Where stories live. Discover now