18.

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« Mi fa davvero piacere che ti sei proposta per l'interrogazione Attechi, sei andata abbastanza bene.. continua così e il secondo trimestre potrebbe salire abbastanza.. »
« Grazie professore.. »

Erano state le 5 ore più tragiche della mia vita, due ore di matematica, un ora di filosofia e due di inglese, odiavo il lunedì.

Feci per uscire dalla classe ma mi fermai sentendo la voce del Professor Arca fermarmi.

« Giulia.. »
« Si? »
« Qual'è la cosa che ti spaventa di piu? »

Alzai un sopracciglio guardandolo appoggiato alla cattedra mentre aveva le braccia consorte al petto.. restai a guardarlo per qualche istante tornando indietro e avvicinandomi a lui mormorai:

« Niente! »
« Impossibile che tu non abbia paura di niente.. »
« La paura è una cosa che non esiste, c'è la creiamo noi Professó.. quindi io non me la creo e non ho paura.. »
« Sei perspicace, Attechi.. voglio un tema sulla paura, o meglio sul coraggio di affrontare la paura. »

Smisi di sorridere guardandolo sorridere e annuì appena facendogli cenno con la testa sbuffando leggermente sentendo la sua risatina.
Era un bell'uomo ma spesso la voglia di soffocare con le mie stesse mani era immensa..

« Ti do' una settimana di tempo.. »
« A gli ordini.. »

Sospirai appena uscendo dalla classe e mi avvicinai a Valeria che era fuori nel cortile della scuola forse ad aspettarmi.

« Hey.. andiamo? »
« Si.. novità? »
« Vuole un tema sul coraggio per affrontare la paura, che cazzata.. »
« Sarà una passeggiata, tu sei brava in questo »

La guardai sorridendole appena e entrai nella sua macchina dopo di lei chiudendo la portiera e quando lei prese a guidare ricordai che i ragazzi dell'IPM avevano una gita organizzata da Teresa e Beppe.. uno delle guardie, nel centro di Napoli,
Perché era una bella giornata di sole di primavera e Beppe e Teresa quando si univano combinavano di ogni, come la barca a mare che stavano costruendo con ognuno di loro.

« Vale.. ti va di venire con me? I ragazzi hanno una piccola gita al centro di Napoli visto che sta iniziando a fare caldo e magari.. possiamo passare del tempo insieme? »

La guardai fermarsi ad uno dei tanti semafori di Napoli che stranamente era sano visto che dove abitavano noi erano tutti rotti.

« Io? Con i ragazzi dell'istituto? »
« Si.. magari.. così passiamo del tempo insiem.. »
« Si.. va bene .. »

Sorrisi annuendo guardandola e poi guardai l'ora, decidemmo di pranzare insieme.
Infatti ci fermammo in un risto pub a Toledo.
-

« Allora? È arrivato il nuovo? »
« Ma chi? »
« Nel minorile non doveva arrivare un'altro? Quello che tu passavi del tempo in ospedale.. »
« Ah.. Ciro, si.. »
« Ciro? Così si chiama? »
« Ciro Ricci.. »

Mormorai nascondendo il mezzo sorriso che si era creato sul mio volto.

Abbassai lo sguardo al mio kebab mordendone ancora e poi sentì Valeria.

« Cre chillu surris..? »
« Mh.. cre..? »
« Appena hai detto il nome.. oddio Giuu.. »
« Nono aspe.. ma che pensi.. io sto ancora con Nico.. e poi.. »
« Quando lo lasci non è mai troppo tardi.. »
« In questi giorni dovrebbe tornare e gli parlo da vicino. »

La guardai annuire e appoggiai la schiena alla sedia pulendomi le mani.

« E poi?? »
« È tutto un casino Vale'.. un giorno sembra che voglio una cosa, un giorno un'altra e l'altro ancora.. ancora un'altra.. »
« Chi sarebbe l'altro? »
« Nessuno Valè.. nisciun.. »

Riusciva sempre a decifrare ogni mia parole, ci conoscevamo da un sacco di tempo per un panino al mc sbagliato della cassiera.. se quel giorno di 7 anni fa non sarei andata al MC mi sarei persa un amica del genere..

« Si vabbè, tu non me la conti giusta.. »

La guardai trattenendo il sorriso ma alzai un sopracciglio mentre il suo indice mi indicava:

« Oh cazzo.. l'altro.. l'altro è quello che gli dicevi di Ciro come stava.. ohhh sei nella merda.. »
« E tu sei di un grosso aiuto.. bionda.. »

La guardai ridere quasi di me, sospirai appena facendole una smorfia col naso e lasciai metà panino nel piatto sentendo il mio cellulare.

Afferrai quest'ultimo dallo zaino siccome ancora l'avevo preso dalla mattina e notai un ennesimo messaggio dallo stesso numero della sera prima:

- Buongiorno Rossa.. mi manca sentire il tuo profumo. -

Deglutì appena cercando di capire chi fosse e alzai il viso alla voce di Valeria:

« Che ce? »

Gli girai il cellulare facendogli leggere i messaggi anche quelli di ieri.

« Cazzo Giù, sembri di vivere in una FF di Wattpad.. »
« Vaffanculo Vale.. »
« Secondo me è uno dei due.. »
« Cazzate, non hanno il cellulare in minorile.. »
« Ricordati che sono ragazzi di "strada" e ci si può aspettare di tutto.. »
« Okay, va bene. Dopo questo tuo "per strada" ti ringrazio di aver passato il pomeriggio con me ma il dovere mi chiama.. »
« Che devi fare? »
« Vado a farmi una doccia a casa e poi al minorile! Ci passerò un paio di ore così firmo la presenza. »
« Sisi.. proprio per la presenza.. »

Gli mostrai il dito medio e dopo che pagammo lasciammo il risto pub dove Vale mi accompagnò a casa e prima che potessi entrare sentii le urla.

Pazzo di te.On viuen les histories. Descobreix ara