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« Credo che sia importante stare con qualcuno con cui essere onesti.. di cui tu puoi fidare, e che ti faccia ridere.. qualcuno su cui puoi contare. Una persona che sa di ciò che hai bisogno, a volte.. più di te. Che farà qualsiasi cosa tu le chieda, senza fare domande, perché si preoccupa per te.. »

Deglutì sentendo le parole di Teresa, distesa sul suo telo mentre parlava con le altre ragazze, l'argomento era l'amore.. amare.

Non avevo detto nemmeno mezza parola, stavo scrivendo qualcosa su un foglio strappato da quei libretti fatti apposta per i cruciverba, ma dal momento in cui aveva aperto bocca l'unica persona che avevo pensato era Ciro..

« Giulia.. »

Girai la testa verso la voce di Silvia, lei, Kubra e Naditza aveva avuto il permesso e avevano chiesto di venire con noi al mare.

« Si innamorat e Ciro eh? »
« Mo te ne sei accorta Silvia? »

Sorrisi appena sentendo rispondere Nad e deglutì appena pensandoci appena e poi stringendo tra le mani il mio top mormorai a bassa voce:

« Nun o sacc raga.. ma se mi chiedessero di rinunciare a tutto per lui.. ij nun c'è pensass nu sicond.. non mi soffermerei neanche, con tanti pro.. tanti no.. No! Si.. prendetevi tutto quello che ho.. si, quello che volete.. però.. sentendo nel profondo del mio cuore.. Ca..
Voglij a iss.. io voglio a lui.. »

Guardai le ragazze sorridere e abbassai lo sguardo alle foglio che avevo tra le mani.

Alzai gli occhi a Valeria e deglutii appena:

« Lo vuoi davvero? »

Annuì capendo che aveva capito le mie intenzione e mi tirai su prendendo i miei vestiti infilandolo e ringraziai di aver i piedi puliti dalla sabbia infilando i calzini e le scarpe.

« Ma aro jiat mo? » chiese Silvia.
« A fare quello che dovevo fare più di un mese fa Silviè.. »

La guardai sorridere e poi io e Valeria lasciammo la spiaggia mentre per tutto il tragitto nessuno delle due parlò.

Per me la vera amicizia era Valeria che mi assecondava e capiva i miei momenti o le mie intenzioni con un solo sguardo.
-

Una volta fuori l'IPM girai la testa verso di lei:

« Mo? Fai quello che devi fare.. »
« Vale.. se per caso non va ben.. »
« Giulia, sarò lì a prendere tutti i pezzettini del tuo cuore e li rimetteremo a posto piano piano.. »
« E se.. »
« Giulia.. fai quello che devi fare da mesi.. »

La guardai deglutendo e sospirai appena guardando l'ora: 15:20, di sicuro erano in cortile per l'ora libera..

La guardai farmi segno di andare e annuì lasciando l'auto guardandomi attorno arrivando col fiatone al cancello.

« Nicola!! »
« Oh.. e tu che ci fai qua? »
« Apri.. fa ambress.. »
« Ma tu nemmeno di domenica vuoi stare lontana da qua? »
« Nicò.. l'ammor chest'è.. »
« C tann accir'r.. »

La guardai soffiando una risata correndo fino all'interno dell'IPM e infatti i ragazzi erano lì, in cortile.

Mi guardai attorno e mi avvicinai alla rete cercando di capire se Ciro ci fosse, infatti era lì..
seduto sulla panchina all'inferno e stava fumando come suo solito, Edoardo era già di ritorno e stava giocando a calcio.

« Ciro.. »

Mormorai leggermente a bassa voce e lui spostò subito lo sguardo alzandosi poggiando le mani sulla rete.

« Oh Giuliè.. ma cre? »
« Esci.. ti devo parlare.. »

Lo guardai girare la testa e guardare dov'era Edoardo, quest'ultimo gli fece segno di andare e lui non perse tempo ad uscire dal campetto e gli porse la mano che subito afferrai.

Lo segui' fino ad arrivare alle tende rosse e sospirai appena cercando di riprendermi col fiatone guardandolo.

« Ue.. ma c sta succerenn..? »
« Devo dirti una cosa.. »
« Si ma calmati.. »

Lo guardai deglutendo appoggiandomi con la schiena al muro e afferrai il foglietto dalla tasca stropicciato.. l'apri appena alzando il viso a lui e sussurrai a bassa voce:

« Caro Ciro.. fa schifo iniziare così ma.. ho pensato tanto a tutte le cose per cui ti vorrei chiedere scusa.
A tutto il male che ti ho fatto..
a tutte le volte a cui hai cercato di proteggermi ed io sono sempre scappata.
Ti chiedo perdono..
Ti amo.. e ti amerò sempre perché credo di star crescendo insieme a te.. e soprattutto mi stai aiutando ad essere ciò che sono inconsapevolmente..
voglio che tu sappia, che ci sarà per sempre un po' di te dentro di me. »

Smisi di parlare subito quando le parole sul foglio finirono e alzai lo sguardo a lui cercando di decifrare il suo sguardo..

Non ci misi molto a capirlo perché le sue mani afferrando il mio viso e mi baciò subito..

Alzai appena i piedi sulle punte cercando di arrivare alla sua altezza ma mi aiuto' quando le sue braccia avvolsero il mio corpo e sorrisi appena staccandomi poggiando la mano sul suo braccio staccandomi appena.

« Ti devo dire una cosa.. »

Mi sussurrò a bassa voce guardandomi negli occhi, annuì subito guardandolo smettendo di sorridere.

« A direttrice.. stamattina mi ha detto che lunedì sono fuori per la messa in pronta per questo non ho avuto il permesso.. »

Sorrisi subito di nuovo lasciandogli stavolta l'ennesimo bacio io, ma smisi di farlo sentendolo parlare.

« Anche Edoardo.. entrambi lavoreremo in una pizzeria qui a Foria.. con Biagio quello col quale facciamo il corso il giovedì.. facciamo un anno con lui e se noteranno dei cambiamenti in noi usciamo a piede liberi.. »

Sorrisi accarezzandogli la guancia con un legger filo di barba che gli stava uscendo ma inesistente alla vita..

« Giù.. mi stai migliorando.. »
« No Ci.. sei tu che stai migliorando me.. »
« Ti amo.. » mi sussurrò così a bassa voce che quasi avevo voglia di risentirlo.. lo guardai alzando un sopracciglio e lui capi.

« Ti amo! »
Continuo' ma con voce normale e sorrisi subito quando le sue labbra ripresero a baciarmi.

Pazzo di te.Όπου ζουν οι ιστορίες. Ανακάλυψε τώρα