Capitolo 20

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Dopo il bacio con Ciro abbiamo concordato di non parlarne con nessuno, entrambi siamo tipi abbastanza introversi quindi non abbiamo bisogno di raccontare fatti nostri a qualcuno.
L'unico a cui l'ho detto è stato Milos, ma solo perché giustamente mi ha chiesto com'è andata.

Ora siamo a cena, io sono al tavolo con Rosa, Edoardo, Milos e Ciro.
Quest'ultimo continua a lanciarmi sguardi, mentre io gli intimo di smetterla.
E.C:"È tutto a posto tra voi due?" La sua domanda mi fa sputare l'acqua, che finisce direttamente in faccia a Milos.
Milos:"Ma perché ci vado sempre di mezzo io?!" Ormai è esasperato poverino, ma come dargli torto in fondo!
C.R:"Sì è tutto a posto, siamo in rapporti civili." Mi viene da ridere ancora di più ma mi trattengo altrimenti è la volta buona che ci beccano.
R.R:"Margherì quando torni? Mi manchi in cella."
Io:"Spero presto, questi qua puzzano come caproni." In risposta i tre ragazzi mi guardano male, ma poi ridono con me e la piccola Ricci.

M.E:"Dai ragazzi andiamo un po' in cortile, la direttrice ha deciso di darvi un'ora di libertà la sera." Tutti ci alziamo ed io recupero le stampelle, ma appena faccio un passo vado dritta di faccia per terra, quello zingaro di merda ancora che rompe i coglioni.
Io:"La vuoi smettere di rompere il cazzo?" Cerco di rialzarmi ma quello stronzo mi tira un calcio in pancia, ma è possibile che devo sempre prendere le botte?
E.C:"Hai rotto il cazzo zingaro di merda!" Edo inizia a prenderlo a pugni, mentre Ciro lo tiene fermo per agevolare l'amico.
Io:"Basta ragazzi, finite nei casini!" Ma figurati se mi ascoltano, anzi anche Ciro comincia a picchiarlo, si fermano solo quando vedono che ormai è inerme e non reagisce nemmeno più.
Tutti gli altri nella mensa sono scappati, siamo rimasti solo noi del gruppo.

Io:"Siete i soliti coglioni!" Faccio per andarmene quando una mano mi fa girare e mi ritrovo la guancia rossa e dolorante.
C.R:"Non ti rivolgere mai più a me in questo modo. Chi cazzo ti credi di essere?"
Io:"Mi fai schifo." Stava andando tutto così bene, ma come al solito ha dovuto rovinare tutto, non siamo durati nemmeno mezza giornata.

Pov's Ciro
Cosa cazzo ho fatto? Le ho tirato uno schiaffo, che uomo sono? Certo, lei ha esagerato però, nessuno deve rivolgersi a me con quel tono.

E.C:"Che cazzo hai fatto?" Mi prende per la maglietta sbattendomi al muro, non l'ho mai visto così arrabbiato.
Io:"Levami le mani di dosso Edoardo!" Affermo dando un pugno anche a lui.
Lui mi guarda deluso e va via, andassero a fanculo entrambi!

Pov's Margherita
Mi sono messa seduta su una panchina a fumare in modo nervoso, questo non doveva proprio farlo.
Può avere il carattere più brutto del mondo, può essere il figlio di un boss, può essere un boss lui stesso all'interno dell'IPM, ma non deve minimamente azzardarsi a mettermi le mani addosso.
Dopo una decina di minuti vengo raggiunta da Edoardo, gli altri non so minimamente dove siano ma nemmeno me ne frega in questo momento.

E.C:"Come stai? Ti fa male?"
Io:"Vuoi sapere la cosa che mi fa più male? Non è sicuramente lo schiaffo, ne ho presi a milioni da bambina, mi fa male il fatto che mi abbia presa a schiaffi la persona di cui mi sono innamorata! Mi ha presa a schiaffi l'unica persona a cui, dopo tanto, ho deciso di aprirmi. È proprio questo il motivo per cui non voglio innamorarmi, tutti quanti fanno schifo." Lui resta in silenzio, probabilmente non si aspettava che sbottassi così da un momento all'altro.
Mi prende il viso tra le mani e mi abbraccia, sa sempre cosa fare e quando farlo, è questo che mi fa sentire al sicuro con lui. Edoardo non sarà la persona più pura sulla faccia della terra, ma con lui ci metto la mano sul fuoco che non mi farebbe mai del male.





Sono passate un paio di settimane dal mio litigio con Ciro, lui fa di tutto per cercarmi ed io faccio di tutto per ignorarlo. Edoardo e Milos fanno di tutto per tenermelo lontano anche se ormai Edo sta spesso con Rosa e Milos con Cucciolo.
In questo momento siamo a lezione, fortunatamente non ne seguo nessuna con Ciro.
M.E:"Margherì vieni, dobbiamo andare dal dottore." Dice il comandante entrando in aula dopo aver salutato la professoressa.
Io annuisco e mi alzo, saluto tutti ed esco dall'aula.
Quando sto per salire in macchina, sento Ciro in lontananza che urla il mio nome e chiede al comandante dove stiamo andando.
Io:"Comandante lo lasci perdere, andiamo via." Lui annuisce sconsolato e si mette al lato guidatore.

M.E:"Cos'è successo con Ciro?" Ma è diventato una pettegola?
Lo guardo storto ma lui non desiste.
Io:"Non è successo niente, abbiamo litigato come al solito." Affermo sbuffando.
M.E:"Pensi di prendermi in giro? Vedono tutti come vi guardate, soprattutto come ti guarda lui, non ho mai visto Ciro guardare una persona in questo modo. Vale lo stesso per te, si vede lontano un miglio che siete innamorati l'un l'altra."
Io:"La volete smettere tutti quanti? Sono cazzi nostri." Non sopporto chi si immischia nella mia vita privata. A malapena ne parlo con i miei amici, figuriamoci con lui.
Una volta arrivati dal dottore mi siedo nella sala d'attesa, aspettando di essere chiamata, cosa che avviene poco dopo fortunatamente.

Dott:"Allora Margherita, dovrai tenere un tutore per i prossimi sei mesi, fortunatamente la condizione non è peggiorata quindi non hai più bisogno delle stampelle." Menomale, almeno posso tornare ad essere indipendente.
Io:"Quindi posso tornare nella mia cella e fare tutto da sola?"
Dott:"Si certo, nessun problema." Annuisco contenta e ringrazio per poi uscire, il tutore me lo ha già messo lui.

M.E:"Sei felice? Puoi tornare da Rosa."
Io:"Sono felicissima, non vedo l'ora di tornare da lei!" Ed è la verità, l'aria nelle celle maschili si è fatta veramente pensate, soprattutto dopo la litigata di Edoardo e Ciro, da quel che so nemmeno loro si parlano più.

Appena torniamo in IPM vado dritta dalla mia amica.
Io:"Rosaaa!" Lei si gira e mi corre incontro abbracciandomi.
Io:"Torno in cella con te, sei contenta?"
R.R:"Sono felicissima, finalmente posso tornare a romperti le palle!" Scoppiamo a ridere entrambe e Kubra si unisce a noi avendo sentito tutta la conversazione.
Veniamo raggiunte anche da Milos che mi chiede com'è andata la visita.
Io:"Tutto benissimo Milos, grazie per quello che hai fatto per me ma ora è il momento di tornare dalle mie amiche."
Milos:"Mi mancherà sentirti russare la notte, lo ammetto." Dice per poi ridere seguito da Totò ed Edoardo.
Io:"Siete tre stronzi, io non russo!" Scoppio a ridere ma mi blocco subito appena una scena orribile mi si presenta davanti.
I miei amici vedono che mi sono bloccata, così seguono il mio sguardo ed emettono suoni schifati e commenti di disapprovazione.

Davanti a me, Ciro e Viola si stanno baciando come se non ci fosse nessuno intorno a loro, menomale che era innamorato di me.

Le forme dell'amore/Ciro RicciWhere stories live. Discover now