Capitolo 10

2.4K 43 5
                                    

Siamo in barca da una mezz'oretta e io sono stesa a prendere il sole.
Gli altri si sono tuffati in mare ma io, per quanto possa sembrare strano, ho paura. Amo il mare in ogni suo modo, calmo o tranquillo che sia, ma quando si tratta di tuffarmi a largo ho una paura fottuta, non si sa mai cosa potrebbe accadere.

Mentre sono stesa al sole con gli occhi chiusi, sento delle gocce bagnarmi la pancia, così spalanco gli occhi per vedere chi è il rompipalle.
Io:"Stai sempre a rompere tu?" Dico sbuffando divertita.
E.C:"E senza di me ti annoi poi!" Afferma Edo stendendosi accanto a me.
Io:"Come stai?" Mi siedo di fronte a lui, notando che ha un'espressione strana, quasi triste.
E.C:"Le cose non vanno molto bene qua dentro, Ciro sta tornando quello di prima, non gliene frega niente di nessuno, vuole tornare a fare il boss, ha paura che perdendo l'autorità dentro all'IPM suo padre lo consideri un fallito e lui vive per la sua approvazione." Mi volto a guardare il giovane Ricci e, con mio stupore, noto il suo sguardo già su di me. Gli faccio un piccolo sorriso ma lui scuote la testa e si gira dall'altra parte.
Io:"Cosa pensi di fare?" Edoardo mi guarda storto, come se mi fosse uscito un terzo occhio.
E.C:"Ed a te che importa? Ciro non lo sopporti nemmeno."
Io:"Un po' di tempo fa ho parlato con Liz, mi ha raccontato di Attilio e mi ha spiegato che lui è il motivo per cui tiene a te in modo così particolare. Le ho detto che l'avrei aiutata con te, che ci sarei sempre stata per te e sarà così, ma lei mi ha detto che tu non saresti stato l'unico che avrei salvato. Dal modo in cui l'ha detto e considerando il suo sguardo, ho capito che si stava riferendo a Ciro. È vero, io lui non lo sopporto minimamente e se potessi gli tirerei tanti di quei pugni che non hai idea, ma credo che tutti meritino seconde opportunità, Ciro Ricci compreso." Il suo sguardo è indecifrabile, non capisco se vuole affogarmi o se è d'accordo con me. Inaspettatamente però, mi abbraccia. Mi abbraccia talmente forte che non mi fa più respirare ma non m'importa, lui ha bisogno di me ed io non lo lascio solo.
E.C:"Penso che ora lo sappia pure lui." Dice guardando oltre le mie spalle.
Mi giro e vedo Ciro in piedi davanti a noi, Edoardo se ne va dagli altri ed io faccio segno a Ricci di sedersi e, stranamente, mi ascolta senza obiettare.
C.R:"Ho sentito quello che hai detto, ma devi capire una cosa: io sono irrecuperabile, non sarà una ragazzina qualunque a tirarmi fuori dal mio mondo."
Io:"Vaffanculo Ciro, hai ragione tu, sei un caso perso!" Penso di aver urlato senza accorgermene perché ho gli occhi di tutti addosso. Li fulmino uno per uno e vado da Erik, ho bisogno del mio amico.

Erik:"Ciao piccina, che succede?" Poggio la testa sulle sue gambe e mi lascio cullare dalle sue mani sui miei capelli.
Io:"Non è niente, semplicemente è inutile provare a salvare qualcuno che fa di tutto per sprofondare sempre più giù." Dico sbuffando. Ciro è ancora fermo a guardarmi e vorrei tanto urlargli di smetterla, che io lo aiuterei anche se lui non fosse così testa di cazzo, ma ha preso la sua decisione ed io la mia, non si torna indietro.

È ormai sera e siamo tornati all'IPM, stiamo cenando con tutti gli altri quando ad un certo punto si avvicina il comandante e mi dice che c'è qualcuno che vuole parlarmi. Mi alzo incuriosita, non capendo chi mi voglia parlare ad ora di cena e seguo il comandante che mi porta in sala colloqui.
Davanti a me vedo un ragazzo, girato di spalle, avrà qualche anno più di me ma non lo riconosco.

Io:"Ciao, volevi parlarmi?" Il ragazzo si gira e mi squadra da capo a piedi, per poi avvicinarsi a passo lento verso di me. Ma che problemi ha questo qui?
Di scatto indietreggio, provando a prendere qualsiasi cosa per difendermi in caso volesse farmi del male, ma inaspettatamente mi accarezza una guancia.
X:"Mi chiamo Marco, siediti, dobbiamo parlare." Annuisco insicura e aspetto che apra bocca.
Marco:"Vedi Margherita, ho sentito molto parlare di te, dicono che sei qua dentro per omicidio, hai le palle per essere cosi giovane. Io sono appena tornato a Napoli, sono nato qua e mi hanno mandato negli Stati Uniti quando avevo appena un anno. Sono tornato perché so che la mia famiglia ha avuto dei problemi,  purtroppo sono da sempre immischiati con una famiglia poco raccomandabile ma ultimamente sono stati minacciati e da quel momento in poi sono cambiati, sono diventati più freddi. Sono tornato quando ho saputo che erano stati minacciati nuovamente, in modo molto più concreto, così ho capito che il mio posto è accanto a loro, per protrggerli ed aiutarli."
Io:"Tutto molto bello ed interessante, ma perché lo stai raccontando a me? Cosa vuoi? Io ho già i cazzi miei a cui pensare, ci mancano i problemi di uno sconosciuto."

Marco:"Non sono uno sconosciuto, sono tuo fratello."




Ciao ragazz*, come state? Cosa ne pensate della storia? Fatemelo sapere con un commento!
Sotto vi lascio la foto di Marco, un abbraccio❤

Ciao ragazz*, come state? Cosa ne pensate della storia? Fatemelo sapere con un commento! Sotto vi lascio la foto di Marco, un abbraccio❤

Oops! This image does not follow our content guidelines. To continue publishing, please remove it or upload a different image.
Le forme dell'amore/Ciro RicciWhere stories live. Discover now