Capitolo 7

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La cena passa silenziosamente, mi è anche passata la fame. Avere Ciro troppo vicino non mi fa stare tranquilla, è come se intorno a lui ci fosse un'aura negativa che trascina in fondo chiunque gli si avvicini troppo.
È da quando si è seduto che mi fissa ed io, di rimando, è tutta la cena che ho il sopracciglio alzato per guardarlo male. In tutto ciò, gli altri ragazzi ci guardano interrogativi, ma la verità è che nemmeno noi sappiamo cosa sta succedendo. Ci odiamo? Vogliamo diventare amici? Non lo so e non lo sa nemmeno lui.
E.C:"Va tutto bene?" Chiede Edo perplesso, sbattendo gli occhi come un pesce lesso, cosa che mi fa particolarmente ridere.
C.R:"Tutto a posto Edoardo, non ti preoccupare. Finché la bimba sta tranquilla, rimane tutto a posto." Bimba?
Io:"Scusa chi ti ha dato questa confidenza?" Ma perché riesce sempre a farmi innervosire?
C.R:"Nessuno, io la confidenza me la prendo quando voglio. E poi abbiamo deciso di essere amici, no? Ah aspetta, l'ho deciso io." Lo odio, è solo uno sbruffone.
Io:"Io non sono amica degli sbruffoni, mi dispiace." Successivamente mi alzo, stanca di continuare ad ascoltarlo.
Esco e vedo che c'è il tramonto, è la mia parte preferita della giornata, il cielo è così bello soprattutto quando c'è il tramonto sul mare. Mi perdo a guardarla come quando ero più piccola e stavo le ore al mare, anche da sola, solo per aspettare il tramonto.

X:"Non ci sono più i tuoi amichetti?" Mi volto e vedo lo zingaro dell'altra volta, ha uno sguardo che non promette niente di buono ma non posso lasciarmi intimorire.
Io:"Che cazzo vuoi?" Cerco di sembrare il più cattiva possibile, ma sfortunatamente mi esce male. Dove sono Milos ed Edo? Ho paura.
Lo zingaro mi prende per il braccio, trascinandomi in una parte dell'IPM in cui non ero mai stata, è nascosta, troppo nascosta, ho paura.
X:"Non fai più tanto la dura eh? Tremi come una foglia." Il suo odore mi nausea, è tutto sporco e puzzolente e il suo alito pesante è sempre più vicino al mio collo. È mai possibile che quando c'è bisogno non c'è un cazzo di nessuno?
La sua mano libera inizia a vagare sul mio corpo, è rude e mi viene da vomitare.
Io:"Togliti! Mi fai schifo!" Urlo tra le lacrime, sperando che qualcuno mi senta.
X:"Non ti sentirà nessuno, è inutile che sbraiti puttanella." Ringhia lo zingaro, di cui non so nemmeno il nome.
Io:"AIUTO! PER FAVORE AIUTATEMI!" Sento che sta iniziando ad arrivare un attacco di panico, ho troppa paura, è come tornare in un incubo.

X:"Lasciala stare zingaro di merda!" Questa voce che odio tanto è la voce più bella del mondo in questo momento.
Io:"Ciro! Ti prego aiutami!" Lo supplico con gli occhi, sperando che per una volta metta da parte il suo essere maschio alpha e mi aiuti.
Chiudo gli occhi dalla paura quando vedo il pugno dello zingaro avvicinarsi al mio volto, ma quando non sento più niente li riapro di scatto, vedendo il corvino che lo riempie di botte.
Io:"Ciro basta, così lo uccidi e peggiori la tua situazione!" Mi avvicino toccandogli un braccio, ma dalla sua furia vengo scaraventata a terra sbattendo la testa. Mi tocco la tempia e vedo che mi esce sangue, ma meglio il sangue dalla tempia che altro, no?
Dopo che lo zingaro scappa, Ciro corre da me per vedere come sto ed io, inconsciamente o forse no, mi lancio tra le sue braccia e scoppio a piangere.
C.R:"Va tutto bene, va tutto bene, ci sono io con te." Non ho mai visto questo lato di Ciro, non sapevo nemmeno lo avesse sinceramente, ma sono contenta che abbia sentito le mie urla e mi abbia salvata.
Io:"Grazie Ciro, mi hai salvata." Lo guardo negli occhi e per la prima volta vedo anche un suo sorriso, forse un cuore ce l'ha anche lui.
C.R:"Vieni, ti accompagno in infermeria." Mi allunga una mano che prontamente afferro e ci dirigiamo in silenzio in infermeria. Passando dal campo notiamo tutti gli sguardi addosso, in particolare quello di Viola che sembra voglia uccidermi. Mi ero quasi dimenticata di lei, cazzo! Non ho paura, sia chiaro, ma quella è psicopatica e non so come potrebbe reagire.
C.R:Non preoccuparti di lei, ci penso io." Mi legge nel pensiero? Annuisco alle sue parole e finalmente arriviamo.
Purtroppo per noi, ci sono il comandante e la direttrice proprio là fuori.
Diret:"Cos'è successo ragazzi?" È preoccupata e si vede, ma non voglio che Ciro si prenda qualche colpa così decido di prendere in mano le redini della situazione.
Io:"Un ragazzo mi ha aggredita, Ciro mi ha solo difesa." Stringo più forte la sua mano quando la testa inizia a farmi male.
Comandante:"E la testa?" Inarca un sopracciglio, non penso mi creda.
Io:"Sono caduta, quel ragazzo mi ha spinta e ho battuto la testa." Entrambi annuiscono e ci lasciano passare, anche se insicuri.

Ho paura delle ritorsioni dello zingaro, sono sicura che ciò che è successo lo ha infastidito e non può esserci sempre Ricci a difendermi.
Salto l'ora libera con gli altri e vado direttamente in cella, ma mentre sto andando trovo l'ultima persona che avrei voluto vedere: Viola è davanti a me e le esce il fuoco dagli occhi.
Viola:"Senti puttanella, devi stare lontana da Ciro, intese?"
Io:"Fatti due domande se preferisce difendere me piuttosto che scopare con te, psicopatica di merda." Mi arriva uno schiaffo in piena faccia, ma questo mi fa solo passare la paura, la prendo per il collo ed inizio a stringere, stringo finché vedo che chiude gli occhi e crolla a terra.

Che cazzo ho combinato?

Le forme dell'amore/Ciro RicciWhere stories live. Discover now