forse

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- Mi stai ascoltando Bea?-

Ric di fronte a me sventola la sua mano avanti e indietro schioccando le sue dita davanti al mio viso.

Annuisco distrattamente mentre sposto lo sguardo alla porta della classe, ancora pochi minuti e la campanella suonerà.

- si come no, non ti credo Bibi-
Mi risponde sempre lui parandosi davanti a me per attirare la mia attenzione, scuoto la testa sospirando leggermente.

- ho altro per la testa scusa-
gli dico evitando.il suo sguardo mentre lo vedo annuire leggermente.

- È per Arianna? per tua nonna? per tua madre? parla Bibi ti prego non andiamo da nessuna parte se fai così-
La sua voce preoccupata mi fa stringere le labbra.

Ovviamente la prima cosa che  ho fatto questa mattina appena arrivata è stata raccontargli tutto quello che è successo la scorsa notte, Ric mi ha ascoltato pazientemente tutta la prima ora e tutta la ricreazione alternandomi un fazzoletto per le lacrime e il mio panino con il prosciutto.

Scena esilarante a pensarci.

- Se n'è andata questa mattina, da Jenny-
lo vedo alzare un sopracciglio.

- ma dai, non lo sapevo mica me l'hai già ripetuto 1000 volte nooo-
risponde ironico strappandomi un piccolo sorriso che poi si trasforma in smorfia, lui capisce subito e spalanca gli Occhi.

- eh no Bea non vorrai piangere un altra volta?!-
sbuffo leggermente trattenendo le lacrime.

- sai quanto mi faccia schifo piangere ma non è colpa mia se mi ha preso alla sprovvista questa notizia, non mi vuole parlare capisci?-

Ric sospira e  mi prende la mano accarezzandomela leggermente,sa benissimo che questo gesto mi calma sempre e infatti rilasso le spalle e prendo un respiro profondo mentre inizia a parlare.

- lo so che ci sei rimasta male, magari ha bisogno di tempo, magari avete bisogno di tempo. Stare un po' lontane vi schiarirà le idee così che quando vi rincontrerete saprete cosa dirvi-

- non voglio perderla Ric-

- lo so Bibi vedrai che si risolverà tutto, si paziente -

( dedica speciale a quellaeteroo CAPITO? ANCHE TU SI PAZIENTE)

La campanella suona e Ric mi lascia la mano solo per circondarmi la spalla con il suo braccio guidandomi verso l'uscita.
Mi stringo forte al suo corpo mentre cerco di rilassare il mio battito che è un po' più veloce del normale per via delle parole di prima.

Io e Ric odiamo il contatto fisico ma quando uno dei due sta male ci viene spontaneo, ed è bello così.

- Ops suonata la campanella, lo sportello psicologico di Ric è chiuso riaprirà domani!-

esclama Lui riportandomi alla realtà e rubandomi un altro sorriso.

- sempre alla stessa ora?-
Gli chiedo lanciandogli un veloce sguardo divertita.

- per lei anche a tutte le ore signorina-
- allora posso chiamarti questo pomeriggio?-
- per sentirti piagnucolare un altro po'? no grazie devo studiare -
- ma tu non studi mai Ric-
- oggi farò un eccezione, ora vado io esco da qua ci vediamo domani bella donzella-

Ric mi dà un bacio sulla guancia per poi staccarsi da me e uscire dall'uscita secondaria.

Proseguo verso l'uscita principale da sola.

da un paio di giorni ho ricominciato a prendere l'autobus, per convincere Alice c'era voluta un eternità ma grazie all'aiuto di Sara le avevo fatto capire che era meglio per tutti,la verità è che mi sentivo un peso ogni volta che Sara mi accompagnava.

sunflowers//arieteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora