psicologo 1 e psicologo 2

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Tutto era iniziato la sera prima.

inizio Flashback

Muovevo a tempo di musica il bacino tenendomi al bancone mentre aspettavo l'arrivo di Sara per prendere il prossimo shottino, il sudore mi scivolava dalle tempie e la musica rimbombava in tutto il mio corpo.

stavamo a fare serata come avevamo pianificato e non so quanti drink avevo precisamente bevuto fino ad ora, tre? quattro? ah no forse erano più di 6 o almeno sembrava così a giudicare dal mio mal di testa e dalla sensazione di stordimento strana ma bella che provavo da lì a mezz'ora più o meno, pensandoci scoppiai a ridere senza motivo.

- Ué amó qua sono, stavo cercando Francesco ma vabbè lo cerco dopo-
mi disse Sara arrivando e mettendosi accanto a me nel bancone, annui sorridendogli e giocai un po' con il bicchierino che avevo in mano, cavolo che sete.

- vai al mio tre, uno...due.... Trento-
Dissi ridendo bevendo il mio shottino tutto di un colpo, Sara rise alla mia battuta involontaria e quasi strozzandosi con lo shottino bevve anche lui. Appena finito lo guardai negli occhi scoppiando di nuovo a ridere

- amo mi gira un po' la testa....ops-
mi urlò Sara all'orecchio per poi cadere a terra, restai a guardarlo per pochi secondi.

aspe' che si fa in questi casi?

mi buttai su di lui.

- oplà-
esclamai mentre Sara rideva e cercava di divincolarsi allo stesso tempo, le persone attorno a noi ci guardavano abbastanza male altre erano talmente andate da ridere o imitarci, aiutandoci a vicenda fortunatamente riuscimmo a rialzarci.

- madò mi manca troppo Ari-
esclamò Sara appena ci alzammo, la guardai negli occhi e vidi il suo sorriso diminuire sempre di più dando spazio alle lacrime, vedendolo così ovviamente iniziai a piangere anche io.

- oh sì anche a me, sono stata un po' cattiva, però non so se abbiamo litigato...secondo te?-

gli chiesi mentre lui sembrava essersi ripreso dal momento di tristezza e cercava di contrattare nuovamente con il  barrista per un altro shottino.

- cacca rosa-
mi rispose senza guardarmi e io annui come se avesse risposto in maniera saggia alla mia domanda.

- si hai ragione-
Dissi cercando un fazzoletto con cui asciugarmi le lacrime, non trovandolo decisi di usare la manica del mio vestito.

Intanto Sara con uno scatto degno di un gatto afferrò tre shottini da un cameriere che li stava portando a qualche tavolo.

lo vidi girarsi verso Sara mandandogli un'occhiataccia.

- Hey ragazza che fai?-
mi girai verso il cameriere rischiando di cadere di nuovo, cavolo avevo messo i tacchi? e chi se lo ricordava più.

- Hey tu! lui è una persona non-binaria come i binari quindi non provare a chiamarlo così, Anzi non chiamarlo e basta sparisci!! -
annuì alle mie stesse parole e per enfatizzare il tutto feci il dito medio al cameriere che suppongo se ne andò frustato.

- amò ma che aveva detto-
mi chiese Sara guardandomi stralunato dopo aver assistito a tutta la scena in silenzio.
mi misi la mano in fronte mentre la testa mi girava sempre di più.

- non lo so amó, dai passami lo shottino -
gli urlai per farmi sentire e lui me lo passò senza fiatare.

lo bevvi velocemente come il primo mentre Sara stava fermo a fissare il muro pensando a chissà cosa.

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