Capitolo 31 - L'ultimo dell'anno

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Capitolo 31 - L'ultimo dell'anno

Era giunto il 31 dicembre, l'ultimo giorno dell'anno. In questo anno erano successe diverse cose, avevamo vissuto emozioni differenti: rimpianto, sofferenza, felicità, divertimento. Era strano pensare che fosse già terminato, il tempo era trascorso in fretta, così tanto che non riuscivo a crederci. Quando giungeva la fine di un anno mi trovavo sempre a riflettere, a pensare a tutto ciò che avevo vissuto e a ciò che mi poteva insegnare tutto questo. Che cosa potevo imparare? L'amore arrivava quando meno te lo aspettavi e con chiunque, arrivava all'improvviso e ti colpiva talmente forte da stordirti. Allo stesso tempo, avevo imparato l'importanza dell'amicizia, come un vero e proprio sostegno per qualsiasi cosa. Senza la cricca non ero Elena e non c'era divertimento, la cricca era tutto.
Questi pensieri mi erano sorti la mattina, appena sveglia e stretta al corpo caldo di Lio. Mi pareva ancora assurdo di essere nella casa di Courmayeur insieme alla famiglia Romeo e di dormire nello stesso letto con Lio, il mio 'ragazzo'. Era strano pensare che fino a qualche mese prima lui era il tipico ragazzo che voleva solamente divertirsi insieme a tutte le ragazze carine, mentre in quel momento era solamente mio.
Durante la giornata non avevamo fatto nulla di utile, anzi, avevamo deciso di chiuderci in camera per tutto il pomeriggio per stare soli. Avevamo rifilato ai nostri genitori la scusa che eravamo stanchi e che volevamo tenerci pronti per la notte di Capodanno, un evento unico. Ci eravamo barricati nella nostra tana d'amore per guardare video stupidi, leggere libri, ascoltare musica e coccolarci tutto il tempo. Era veramente bello trascorrere le giornate in quel modo, soli, all'interno della nostra.
Ero coricata nel letto, vicino a Lio, ed il mio sguardo era rivolto verso il soffitto. Osservavo le travi in legno che lo sorreggevano per poi passare lo sguardo sulla piccola finestrella che permetteva di far filtrare la luce. Dopo qualche secondo pensai alla serata di Capodanno, che ormai si avvicinava inesorabilmente. «Lio, che facciamo stasera?» domandai guardandolo di scorcio. Non avevo la più pallida idea di che cosa avessero organizzato i nostri genitori, però avevo come la sensazione che ci avrebbero buttati fuori di casa pur di vederci uscire insieme. «Io un'idea c'è l'avrei...» disse sorridendo malizioso. Inizialmente roteai gli occhi al cielo, ma poi il mio sguardo cadde sul suo petto nudo «Allettante.» ridacchiai. Mi avvicinò a sé e mi baciò lentamente, mordicchiandomi il labbro inferiore, per poi stringermi un fianco ed accarezzarlo, altrettanto lentamente. Pensai alla mattina appena trascorsa e al possibile doppio round di prestazione mentre i nostri genitori erano in giro a spassarsela. Anche noi ci eravamo divertiti. «È bello stare così con te.» disse con lo sguardo perso nel vuoto. Ciò che aveva detto mi aveva stupita, ma allo stesso tempo mi aveva fatto battere il cuore all'impazzata. «Wow, come sei tenero.» mi fece sorridere. Gli strinsi la mano dolcemente. «È grazie a te.» ammiccò lasciando un altro bacio.

Le ultime ore del pomeriggio erano trascorse con la lettura di due libri. Mi ero stupita del fatto che Lio avesse portato con sé qualcosa da leggere. Chiusi definitivamente il libro, inserendo nel mezzo il segna pagine, e presi in mano il telefono per leggere un messaggio da parte di Emma. Questi mi aveva fatto rendere conto che erano ormai le sette di sera. Mi stranì che i nostri genitori non ci avessero chiamato, ma dopo averci riflettuto giunsi alla conclusione che avremmo cenato tardi. Aprii la porticina dei nani ed oltre ad udire un vociare dal piano di sotto annusai un buonissimo profumo nell'aria. La giornata era trascorsa molto in fretta ed io non mi capacitavo  ancora del fatto che tra qualche ora l'anno sarebbe terminato per lasciare il posto ad uno nuovo. Visto l'orario avevo ancora del tempo a disposizione per farmi una doccia veloce e per prepararmi per la cena incombente. Mi ravvivai una ciocca dietro l'orecchio e mi catapultai verso l'armadio per l'ardua scelta dell'outfit. Volevo indossare qualcosa di elegante, ma non esagerato. Lio si avvicinò a me circondandomi la vita, poggiò la testa sulla mia spalla e rabbrividii al suo fiato caldo sul collo. «Secondo me con il vestito lilla saresti uno schianto.» mi consigliò. Il mio sguardo si posò sull'abito lilla appeso alla gruccia, lo presi tra le mani e lo osservai attentamente. Il lilla era il mio colore preferito, però non ero sicura che l'abito fosse adatto per questa occasione. «Dici?» domandai dubbiosa. Lui si limitò ad annuire. «Intanto non durerà per molto quel vestito indosso a te.». Gli tirai un pugnetto scherzoso sulla spalla, roteando gli occhi al cielo, e uscii dalla stanza ridendo. Nonostante tutto, era sempre il solito Lio. Sotto la doccia impiegai poco tempo per lavarmi il corpo con il bagnoschiuma al cocco e mi concentrai maggiormente sulla piega dei capelli perché volevo piastrarli. Alla fine decisi di indossare l'abito che Lio aveva scelto per me e lo abbia i con delle scarpe color argento che avevo comprato l'anno precedente insieme ad Emma in una giornata di folli acquisti. Decisi anche di truccarmi di più rispetto al solito: ombretto argento, mascara, linea di eye-liner e rossetto rosa scuro.
In camera Lio era già vestito, seduto sul letto, ed intento a guardare il telefono. Dal piano di sotto si potevano udire gli adulti preparare la tavola e ridacchiare tra di loro. Di sottofondo vi era lo show televisivo che veniva organizzato ogni Capodanno qui a Courmayeur, il quale si svolgeva nel palazzetto del ghiaccio poco distante da casa nostra.
Mi sedetti accanto a lui e per un attimo il pensare a Capodanno mi fece tornare in mente il fatto che a breve le vacanze sarebbero terminate e che saremmo tornati nella nostra cittadina. Questo voleva dire affrontare di nuovo una serie di imprevisti, ma soprattutto di persone come Miriam e Alice. Al pensare questo probabilmente mi rattristai e Lio se ne accorse subito. «Hei piccola, che hai?» chiese. «Pensavo a quando torneremo a scuola e...Miriam...» ma mi interruppe prima di poter terminare la frase «Miriam non ti farà nulla.». Mi rassicurò nonostante continuassi a pensarci, ma decisi di far finta di nulla per non farlo preoccupare. Dovevo scacciare pensieri di questo tipo, se no avrei rovinato l'ultima sera dell'anno.  «Grazie.» sospirai.

In cucina i nostri genitori erano carichi, pronti per festeggiare Capodanno in compagnia, e avevamo già preparato la tavola. Solo io e Lio eravamo i ritardatari che non avevano fatto nulla. «Buonasera.»esclamai entrando nella stanza. Tutti si voltarono verso di noi, tralasciando per qualche secondo le loro faccende. Iris e mia madre erano vicino ai fornelli, mio padre tagliava il salame e Filippo stappava una bottiglia di vino. «Buonasera.» ci salutarono all'unisono. Poco dopo i nostri padri si sedettero a tavola e iniziarono con Lio una conversazione sulle manifestazioni del paese, mentre le donne di casa controllavano che i contenuti delle padelle fossero apposto. Ci avevamo avvisato che ci sarebbe voluta ancora una ventina di minuti prima di iniziare la cena, quindi Lio mi prese con delicatezza il polso e mi propose «Andiamo in salotto?» chiese. Io annuii. Ci eravamo seduti sull'orso bianco e ci eravamo soffermati sull' osservare la vista al di fuori della porta finestra: stava ricominciando a nevicare. La neve candida aveva decisero di essere presente anche l'ultimo giorno dell'anno.

Ormai mancavano solo più dieci minuti alla mezzanotte e mia madre era già impazzita. La gente aveva cominciato a scaldarsi, pronta per il countdown e per festeggiare l'arrivo del nuovo anno. Noi ormai avevamo terminato di mangiare la seconda portata e attendevamo la mezzanotte per il dolce. Il tempo sembrò volare e giunse finalmente il tanto atteso conto alla rovescia con le bottiglie in mano e l'adrenalina in corpo. 10. 9. 8. 7. 6. 5. 4. 3..2...
Era questione di secondi, piccoli secondi per renderti conto di quello che stava succedendo accanto a te. E a me era bastato poco per capire che allo scattare della mezzanotte Lio mi aveva baciata, come quei baci sognati ogni Capodanno, senza badare ai nostri genitori che stavano brindando. E mi faceva pensare che avevo vissuto la fine dell'anno con lui e che l'inizio di quello nuovo era stato indimenticabile per il suo bacio.
...1! «BUON ANNO NUOVO.»
E così Lio mi aveva baciata, davanti ai nostri genitori, fregandosene e rendendo 'ufficiale' quello che c'era tra noi due senza vergognarsi e nascondersi. Questo mi rendeva felice perché in fondo l'avevo cambiato e questa cosa mi piaceva. «Auguri.» mi staccai dal ragazzo con ogni sognanti, eccitata e frastornata per il bacio. I nostri genitori non si erano accorti di nulla e poco dopo giunse Iris per portarci due calici pieni di spumante. Dopo aver brindato insieme ci guardammo negli occhi «Auguri piccola.».

HAPPY NEW YEARRRR

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Il nostro amore impossibile (INAI's series)Where stories live. Discover now