Nun ve muvit

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Mentre dormo mi sveglio per un senso di nausea improvviso, automaticamente mi alzo e corro in bagno.
Appena arrivo chiudo la porta, ma non serve a molto visto che, fortunatamente dopo aver vomitato, Edoardo si fionda dentro
"Oh che succer?" mi chiede agitato
"Niente, solo un po' di nausea, adesso è passato, devo aver mangiato qualcosa che mi ha fatto male" mi siedo sullo sgabellino, lui si siede accanto a me, mi avvolge un braccio attorno alle spalle e mi fa appoggiare la testa sulla sua spalla
"Vuoi qualcosa? Una medicina.. non so.." chiede, scuoto la testa
"No, adesso sto bene, veramente, mi è passato" lo rassicuro, lui annuisce. In effetti mi sembra molto strano che mi sia già passata, ma potrà essere stato qualcosa che mi ha fatto male visto che ieri ho mangiato tantissime cose.

"Sicura di voler mangiare?" mi chiede Edoardo a colazione 
"Si, non ho più nemmeno un briciolo di nausea, penso di poter mangiare tranquillamente" lo rassicuro.
"Chiamo Ciro e gli dico che oggi non vado a lavoro" dice quasi tra se e se mentre mangiamo, poi prende il telefono
"Ma si scem? Per un po' di vomito? Vai a lavoro, io sto bene, poi tra poco viene Nad" lo fermo, sembra prima pensarci su, poi risponde
"Vabbuò, allora vado altrimenti faccio tardi, cia peccrè" mi bacia per salutarmi, poi lo guardo uscire di casa.

Mentre mi vesto penso che dovrei fare un po' di sport, sto sempre a mangiare ma non faccio mai attività fisica, forse il mio corpo ne sta risentendo. Ad interrompere i miei pensieri è il campanello, di corsa finisco di vestirmi e scendo ad aprire.
"Buongiorno bellissima!" mi saluta raggiante Nad
"Buongiornoo" faccio altrettanto
"Che è successo? Hai 'na faccia" mi dice entrando in casa
"No niente, stamattina non mi sono sentita bene, ho vomitato" le dico sedendomi sul divano con lei
"Ah.. ma mo stai bene?"
"Sisi mi è passato, ho anche mangiato quindi tutto bene"
"Vabbe Sofì ci stava pure eh, con tutto quello che ti sei mangiata ieri da Mimmo.." ridiamo insieme.

"Ma le altre non potevano venire?" mi chiede mentre siamo sedute in giardino
"No, erano impegnate, forse dopo ci raggiungono Nina e Futura"
"Eddai così magari- oh Sofì tutt'apposto? Sofì che tieni?!" improvvisamente la mia vista diventa sfocata, poi, piano piano, scompare del tutto, la sento pronunciare quest'ultima frase per poi non sentire più nulla.

POV'S EDOARDO
*Squilla il telefono*
"Oh Cirù aspiett nu mument che rispondo" dico a Ciro, poi prendo il telefono dalla tasca e rimango sorpreso quando leggo il nome di Naditza
"We Nad, che succer?"
"Edoá, devi venire subito, Sofia.. credo sia svenuta, non lo so.. muoviti ti prego" spalanco gli occhi
"Arrivo, nun ve muvit" stacco la chiamata e corro verso Ciro
"Eduà crè?"
"Ciro muvimmc, Sofia, è svenuta" mi affretto a dirgli, subito salgo in macchina, aspetto che si sieda anche lui vicino a me e poi metto in moto, andando il più veloce possibile.

"Nad!" urlo quando arriviamo
"Edoá! Stiamo qua!" la sento urlare dal giardino, correndo la raggiungo in pochi secondi
"Ma che cazz è succies?!" chiede Ciro agitato
"Non lo so.. stavamo parlando e all'improvviso l'ho vista toccarsi la fronte e chiudere gli occhi, poi è svenuta"
"Chiama l'ambulanza" ordino a Ciro, che non se lo fa dire due volte e subito si allontana per chiamare, io mi avvicino a Sofia
"Nun te preoccupa' peccrè, mo pass tutt cos" le sussurro accarezzandole la guancia.

Una volta arrivati in ospedale mi dicono di aspettare in sala d'attesa finché non avranno finito di farle le analisi, così io Naditza e Ciro facciamo come ci dicono.
"Che pensat? Che pò ess stat?" chiede Ciro interrompendo il silenzio che stavamo portando avanti ormai da troppo
"Può essere stato anche un calo di pressione, non è detto che sia per forza qualcosa di grave" risponde Naditza
"Ten ragion, stamattina ha vomitato, può essere che si sia indebolita e quindi la pressione sia calata" dico annuendo tenendomi la faccia tra le mani.
Ho paura. Ho sempre paura quando si parla di lei, quando so che può succederle qualcosa, quando so che non posso fare niente per proteggerla.

POV'S SOFIA
Quando apro gli occhi mi ritrovo stesa, con tre signore che mi guardano.
"Si è svegliata?" sento una voce maschile
"Si eccola" risponde una delle tre
"Ma che..?" riesco a dire
"Ciao Sofia, sei svenuta e i tuoi amici ti hanno portata qui, sei in ospedale"
"Che? In ospedale? Ma.."
"Tranquilla, nulla di che, è bastato farti respirare dell'alcool per farti svegliare" mi sorride l'infermiera
"Oh.. Edoardo è qui?"
"Si, è qui ed è molto preoccupato, infatti adesso il dottore è andato a dirgli che ti sei svegliata" cerca di rassicurarmi sorridendo
"Quindi posso andare?"
"No, dobbiamo farti delle analisi per capire cosa ti ha portata a svenire, potrebbe essere un qualcosa di insignificante come potrebbe essere qualcosa di grave" quando finisce di parlare riesco solo ad annuire, non so cosa pensare, spero solo di non dovermi preoccupare.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEWhere stories live. Discover now