Lasciar perdere

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*Qualche mese dopo*
Ormai sono passati 8 mesi da quando ho scoperto di essere incinta, la gravidanza tra poco finirà ed io non aspetto altro.
Di mattina sono in salone a vedere un film mentre aspetto che Edoardo torni dal lavoro.
Quando la porta si apre mi giro verso di lui e mi sorprendo nel vederlo col fiatone
"Oh che è successo?" gli chiedo preoccupata
"Niente" risponde guardando a terra, mi alzo e vado verso di lui, so che sta mentendo
"Edo, sai come la penso"
"Anche tu, non devi stare in mezzo a queste cose" prova a superarmi ma io lo blocco
"Non devo stare in mezzo a queste cose? Ma ti rendi conto di cosa dici? Prima di essere tua moglie sono la tua ragazza, stiamo insieme, stare insieme significa anche unire le proprie vite, affrontare tutto insieme, come posso fare se non me ne parli?" inizio ad agitarmi
"Qualche aspetto della propria vita a volte bisogna lasciarlo per se" si limita a dire continuando a non guardarmi
"Quindi secondo te io dovrei lasciar perdere? Fare come se nulla fosse? Non ti rendi conto di tutto ciò che provo io ogni volta che esci di casa per andare al lavoro? La paura che tu possa tornare a casa e scoprire che ti abbiano fatto del male o che tu abbia fatto qualcosa che non dovevi? La paura costante che tu non torna proprio a casa? La paura di perderti?" questa volta ho urlato, senza rendermene conto, mi sono agitata tantissimo
"Lo so e capisco ma tu non puoi- OH SOFÌ CHE TIENI?" si blocca e mi si avvicina quando mi vede quasi piegarmi in due, la pancia ha iniziato a farmi malissimo, come non ha mai fatto
"La- la pancia" dico in un sussurro, con la voce bloccata dal dolore, lui sgrana gli occhi
"È normale?" mi chiede totalmente nel panico, in tutta risposta scuoto la testa, lui sbianca
"Andiamo all'ospedale" dice deciso, io annuisco.

In macchina Edoardo va velocissimo, con una mano tiene il volante, con l'altra stringe la mia
"Siamo quasi arrivati, non agitarti" continua a dirmi
"Edo.." decido di rispondergli finalmente
"Che c'è?"
"Sei più agitato tu di me e sono io quella che non deve agitarsi?" butto fuori ridendo appena, la pancia continua a farmi malissimo ma sto cercando di non pensarci, lui si limita a soffiare una risata per poi spegnere il motore della macchina, siamo arrivati davvero stavolta.

Quando entriamo in ospedale delle infermiere ci notano e vengono verso di noi, mi tranquillizzano e mi fanno subito stendere su una barella per poi portarmi in una stanza "Aspetta dieci minuti e poi puoi vederla" hanno detto ad Edoardo dopo vari suoi tentativi di venire con me, ma solo quando l'ho tranquillizzato mi ha dato retta.
"Sei pronta" mi dice il dottore mentre sono sovrappensiero
"Che?" chiedo confusa
"Sei pronta, la bambina sta per nascere"  il mio cuore perde un battito
"Cosa? Ma manca un mese!" dico del tutto colta di sorpresa
"Ma la bambina è pronta, quindi può nascere, anzi, deve nascere, a cosa credevi fosse dovuto il mal di pancia?"
"Non- non lo so ma.. non credevo questo, comunque si, sono pronta".

"Purtroppo Edoardo non può venire con te" mi dice mentre mi preparano per andare in sala
"Ne è sicuro? La prego"  provo a smuoverlo
"Non può, mi dispiace"  rimane fermo sulla sua decisione
"Almeno me lo farete vedere presto?"  chiedo ormai rassegnata
"Dipende da te" a queste parole gli sorrido per poi seguire le infermiere.

Se è con te. ||EDOARDO CONTETahanan ng mga kuwento. Tumuklas ngayon