L'unico modo

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Quando mi sveglio ci impiego un po' di tempo a capire dove sono, ho ancora gli occhi chiusi e riesco a sentire solo i bip che riproducono i battiti di Edoardo. Ieri sera non mi sono resa conto di essermi addormentata, ero stanchissima.
Stronfino gli occhi con i bordi della felpa che ho indossato per dormire, poi li apro.
Il mio primo sguardo va ad Edoardo, speravo con tutto il cuore di trovarlo già sveglio, come succede sempre visto che lui non dorme tanto come me, ma stamattina non è così. Lo guardo lì, immobile, con gli occhi chiusi e un camice da ospedale, non posso negare che sia bellissimo anche così.
"Speravo ti svegliassi con me stamattina.." sussurro quasi a me stessa accarezzandogli la guancia, per poi poggiare la mia testa sul suo petto
"Chi ha detto che non l'ho fatto?" per un momento credo di aver immaginato questa voce ma poi, quando alzo gli occhi verso di lui lo trovo sveglio, che mi sorride affaticato
"Amore mio! Ti sei svegliato!" butto fuori scaraventandomi verso di lui, ma quando lo sento lamentarsi per il dolore mi allontano di scatto, lui ridacchia debolmente
"Ti sentivo, sentivo ogni cosa che dicevi, anzi, che dicevate, ma non riuscivo a svegliarmi, stamattina presto non so dirti come ma sono riuscito a svegliarmi" dice a fatica
"Quindi eri già sveglio?" lui annuisce
"Perchè non mi hai svegliata?! Devo chiamare il dottore!" dico frettolosa, poi senza dargli il tempo di parlare mi allontano da lui ed esco dalla stanza di corsa.
"Si è svegliato! Si è svegliato!" urlo sorridendo, fuori ci sono Filippo, Naditza, Silvia e Totò
"Corro a chiamare qualcuno" dice Filippo alzandosi e precipitandosi tra i corridoi dell'ospedale, nemmeno mezzo minuto dopo torna con un'infermiera, la stessa che ieri mi ha accompagnata da Edoardo, che si precipita nella stanza, subito la seguo.

"Allora?" chiedo impaziente mentre lei lo visita dopo svariate volte che gli ha detto di non muoversi
"È tutto regolare, adesso deve restare qui per qualche giorno ma nulla di che, staij tropp buon wagliò" dice ridendo a quest'ultima frase, facendo sorridere anche Edoardo e me, poi mi si avvicina
"Potresti venire un attimo fuori? Devo dirti le cose che deve fare per guarire al più presto"
"Certo, andiamo"
"Dove andate?" chiede Edoardo che è stato escluso dalla conversazione
"Un attimo fuori, faccio venire i ragazzi qui nel frattempo"
"E vabbuo" dice con fare da bambino infastidito, cosa che fa mi ridere
"Te la rubo solo un secondo e poi te la riporto, puoi resistere" lo prende in giro l'infermiera per poi guidarmi fuori.

Dopo svariate raccomandazioni e aver salutato l'infermiera, che ho scoperto chiamarsi Anna, sto per andare di nuovo da Edoardo quando sento qualcuno chiamarmi, mi giro
"Oh Cì"
"Novità?" mi chiede con un'espressione che lascia percepire assoluta ansia e preoccupazione
"Si è svegliato!" gli dico, lui sorride felice e mi abbraccia forte
"Menumal" lo sento sussurrare
"Stavo andando da lui, vieni?" lui annuisce e ci dirigiamo verso la camera dove si trova Edoardo
"Alice?" gli chiedo mentre camminiamo
"È andata da Carmine e Nina per aiutarli con Futura, così non fa i capricci e possono raggiungerci presto" annuisco apprensiva.

"Ohh ailloc a tigr!" esclama Ciro una volta che siamo davanti ad Edoardo, che stava parlando con i ragazzi
"Oh Cirù" lo saluta lui sorridendo
"Ce fatt mett na paur Eduà" dice Totò scuotendo la testa
"E foss colpa mij? Chillu babb, si 'o trov.." dice serio riferendosi al ragazzo che lo ha accoltellato ieri
"Se lo trovi poi si vede, mo nun ce pensà" lo riprende Naditza
"Esattamente, stai calmo almeno per un po' adesso"
"È estate, dobbiamo divertirci e tu pensi a trovare a quello? Appena ti riprendi dobbiamo iniziare ad uscire e fare tante cose" dice Silvia sognante, che fa sorridere me e Nad, Silvia è sempre stata esuberante e vuole sempre divertirsi, quando eravamo all'IPM e aveva qualche permesso ogni volta che tornava morivamo dalle risate ai suoi racconti.

Dopo qualche ora passata a parlare con i ragazzi loro sono andati a prendere il pranzo per portarlo anche a me e, di nascosto ad Edoardo, e io e lui siamo finalmente soli.
"Mi hai fatta spaventare tantissimo ieri, credevo che.." non finisco la frase, ma so che lui ha capito perchè subito attacca a parlare
"Non ti lascio sola, quante volte devo dirtelo? Resto con te" dice sicuro, io accenno un sorriso
"L'unico modo che c'è di sicuro per restare con me è stare attento, devi smetterla di metterti nei guai"
"Ma quello ti ha toccata" ribadisce infastidito
"Ma tu ci sei quasi rimasto"
"Se questo significa proteggerti a me sta bene così"
"No" dico scuotendo la testa
"Cosa no?"
"Non va bene così, mi proteggi e poi? Se ti succedesse qualcosa mi lasceresti sola, preferisco non essere protetta se è questo il prezzo da pagare" lui mi accarezza la guancia col pollice, mi guarda negli occhi
"Tu sei la cosa più importante della mia vita, non posso non proteggerti, ma starò attento d'ora in poi, te lo prometto" sorride e lo faccio anche io.

Di sera siamo tutti in camera con Edoardo, le infermiere ce lo hanno permesso perchè lui adesso sta bene e deve restare solo due giorni per dei controlli
"Edoardo ti ho detto di prenderla" insisto per l'ennesima volta
"Ma che me n'aggia fa" protesta ancora lui
"L'infermiera ha detto di prenderla, fniscl" lo ammonisce Carmine
"Ah vi siete coalizzati pure?"
"Non fare il bambino" lo rimprovera Nina
"Vabbuo egg capit" si rassegna e prende la pillola che gli porgevo ormai da un po' di minuti.
Veniamo interrotti dal telefono di Ciro che squilla, lui si affretta a rispondere quando legge un nome sul display
"Pronto.. eh.. sin, t'agg ritt e si.. statt buon"
"Tutto apposto?" gli chiedo vedendolo leggermente agitato
"Si, le solite cose" risponde lui ormai calmo, guadagnandosi occhiate preoccupate da parte di tutti.

Se è con te. ||EDOARDO CONTEWhere stories live. Discover now