Capitolo 4 (part2) - Hope

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In lontananza scorgo gli invitati che cominciano piano piano ad indirizzarsi verso di noi.

Così Artem lascia la presa e delicatamente ritira la mano, lasciandomi affamata di lui e stordita.

-È da quella sera che ho voglia di te... E so che non posso averti...- adesso bisbiglia.

Evidentemente anche lui ha timore di essere smascherato.

Non è pazzo fino al midollo.

-...Ma non so come frenare il mio desiderio di te!-

Mi scoppia la testa di domande, così gli blocco la mano prima che possa ritrarla totalmente -Posso sapere chi è lei?- chiedo secca.

-È un'amica d'infanzia. Mi ha aiutato a fare la torta per Jason. Ti ricordo che sei tu quella ad avere il ragazzo, non puoi permetterti di farmi una scenata!- mi incalza, facendo finta di acchiappare il mio naso, come se stessimo affrontando un discorso di poco conto.

Io davvero non lo capisco.

Ho bisogno di un manuale di istruzioni per sopravvivere ad Artem nella mia vita.

A volte sembra la persona più profonda e... Oscura al mondo.

A volte sconfina improvvisamente in una indolenza e in un egoismo senza pari.

Ho mal di testa.

-Sono io quella che ha il ragazzo, è vero. E sono io quella che l'ha tradito PER colpa tua!- quasi grido, ma riesce a coprirmi e non fare insospettire chi ci viene incontro mettendosi di fronte a me con un sorriso ampio e bellissimo.

Verso di noi si indirizzano delle sagome che pian piano riconosco.

In testa c'è il Signor Nate, il padrone del locale dove lavora Artem. Si accosta al nostro tavolo con la moglie Elena.

Li conosco bene perché con la mia famiglia vado spesso a mangiare lì. Sono felice di vederli, e di poterli salutare, così gioco d'anticipo e mi alzo dal tavola come una molla. 

Indosso un sorriso a trentadue denti e vado ad abbracciare il signor Nate.

Artem fa lo stesso, e nel frattempo Jason e Amelia ci raggiungono.

-Ragazzi, diventate ogni giorno più grandi!-, dice il signor Nate con aria molto gentile.

Poi continua -Artem! Dimmi chi è questa signorina così bella! Non me l'hai presentata!-
prima di rispondere alla domanda Artem mi lancia un'occhiata di sfida impercettibile.
-E' un amica... Speciale, Signor Nate!-, scandisce piano mentre afferra letteralmente la mano di Amelia, lasciandola a metà tra la sorpresa e il timore.

-Ah! Lo sapevo che tra voi due c'era qualcosa, sotto sotto-, fa Jason mentre prende sottobraccio Artem.

Ok. Adesso sento che sto perdendo le staffe.

Sposto lo sguardo dalla scena e mi giro fingendo di sistemare il vestito.

Perché diavolo le lacrime affiorano così velocemente contro la mia volontà? Che mi succede? Sto provando... Gelosia? No, no! Sento che Artem scoppia in una risata di modestia. Poi aggiunge -Amelia... In realtà siamo amici d'infanzia-, conclude dopo essersi accertato di aver girato bene il dito nella piaga.

Questo stronzo sta provando a farmi ingelosire, e ci sta riuscendo davvero.

Quasi quasi il mio cervello si annebbia per la rabbia... Così prendo il mio calice di champagne e decido di andare in bagno, tralasciando l'insignificante particolare che avrei utilizzato la scusa del vestito lungo per inciampare e versare tutto il contenuto del bicchiere su Artem e Amelia.

#LOVEME - Tutta colpa di un bacioWo Geschichten leben. Entdecke jetzt