Capitolo 10 - Hope

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Una forte sensazione di calore, e poi uno sfondo mentale rosso e arancione.
Questo è quello che vedo e che provo quando Artem mi sorprende con un bacio sulle labbra non appena mi volto verso di lui.

Stasera le sue labbra e la sua stretta mi sembravano insolitamente calde, o forse era il contatto con la pioggia e la brezza estiva  a farmele sembrare tali. Nonostante i miei capelli e i miei vestiti si stessero letteralmente inzuppando, incominciando a pesare il triplo, non riuscivo a rinunciare a quella sensazione di rapimento assoluto, così me ne stavo coi piedi fissi nello stesso punto, inchiodati, e come un albero secolare che ha messo radici non desideravo altro che la mia vita continuasse così, per sempre.

Ad un certo punto, però, Artem si stacca da me, interrompendo l'incantesimo.
-Scusa se ti ho imprigionata qui davanti, non potevo non baciarti sotto la pioggia!- scandisce lentamente mentre le nostre labbra si sfiorano appena.

-Non mi ero neanche accorta di essermi ridotta così!- confesso divertita esaminandomi, mentre avverto un lieve bruciore agli occhi. Sono sicura che il mascara si stia sciogliendo, facendomi assomigliare a un panda. L'espressione buffa di Artem conferma il mio sospetto.

Tutta la tensione di prima sembra essersi dissolta nel nulla. Mi sento libera, a mio agio nella mia carne, nella mia vita, nel futuro che per una volta si dispiega assieme alla mia volontà e ai miei desideri.

-Se continuiamo a fare gli scemi sotto la pioggia ci beccheremo un raffreddore! Adesso devi aiutarmi, Hope- mi scongiura, mentre prova a proteggermi con un braccio dalla pioggia che ci ha colpiti e accompagnandomi al posto guidatore. Io annuisco spaventata.

-Non preoccuparti, non ti metterò nei guai. Dobbiamo arrivare fino al diner, e tu devi solo direzionare correttamente lo sterzo, io penso al resto- esordisce tutto d'un fiato.

-Ma così TU ti beccherai un accidenti! Non se ne parla, non ti farò spingere la macchina sotto la pioggia battente fino al diner! Voglio aiutarti!- mi ribello mentre Artem continua a fissarmi con un sorrisino ironico spostando l'attenzione sulle mie braccia esili. -Credimi, è meglio se mi aiuti con lo sterzo- mi suggerisce schiacciandomi l'occhio.

Mentre mi accomodo al posto guidatore noto che Artem si lecca il labbro inferiore e assume un'espressione di concentrazione pensando di non essere visto. Invece io non riesco a distogliere lo sguardo da lui neanche quando mi suggerisce di impugnare con entrambe le mani e con una presa salda lo sterzo.

Sono come rapita da lui, dalla sua energia, dal modo singolare che ha di gesticolare, dalle espressioni dolci eppure reticenti, misteriose.
-Signorina Wilson, mi ha sentito?- spazientito, ma senza farlo notare troppo, bussa al finestrino facendomi sussultare.

Poi, senza aggiungere una parola, mi fa gesto con le mani di impugnare e direzionare lo sterzo a destra. Annuisco vigorosamente e senza volerlo mi scappa un sorriso. Artem è apparentemente più forte della mia mania di controllo.

Decido di provare a tornare seria per non farmi richiamare una seconda volta, ma in realtà tutto ciò a cui riesco a fare caso è a quanto sia figo con la solita felpa nera e con i capelli inzuppati d'acqua che gli rigano il volto. Quindi sbatto il collo contro il poggia testa ed espiro con gli occhi chiusi per disperazione: questo ragazzo mi fa impazzire.

Una volta che Artem torna sul retro a spingere la macchina provo ad obbedire ai comandi, ma non riesco ad ignorare una vocina che mi ronza in testa, sempre più prepotente. È possibile che dovesse giungere proprio in questo momento il bisogno urgente di baciarlo, come fosse l'unica cosa importante della mia vita?

In preda ad una voglia folle di lui  scendo in un lampo dall'auto, e mi sorprendo di non provare più neanche freddo, giro Artem verso di me, lo spingo contro l'auto e affondo le mie labbra sulle sue, di nuovo. Poi mi stacco bruscamente e metto le mani tra me e lui senza neanche guardarlo negli occhi: -scusami, ma non riuscivo a concentrarmi- taglio corto, e salgo di nuovo in macchina.

#LOVEME - Tutta colpa di un bacioWo Geschichten leben. Entdecke jetzt