Just Quidditch

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I provini sarebbero cominciati a breve. Malfoy iniziò a suddividere i ruoli per giocare.
"Battitrice." disse al turno di Belle, passandole accanto. Lo stesso destino toccò a Ian. Lui però aveva il fisico. La ragazza no, era bassa e magrina. Un bolide ľavrebbe scaraventata giù dalla scopa prima ancora che fosse riuscita ad alzare la mazza.
Belle, così, attese che finisse di fare il giro e poi lo raggiunse in disparte.
"Io sto giocando per il ruolo di cercatrice!" esclamò lei un pochino alterata.
"Mi dispiace, si da il caso che quella parte non sia più disponibile."
"E fammi indovinare: sei per caso tu che la brami?" chiese Belle.
"Esattamente." confermò sicuro.
"Beh, peccato che io non ci stia. Quella parte tocca al migliore ed io non penso che tu possa ricoprire al meglio il ruolo." conferì avvicinandosi a lui lentamente.
"Ohohoh, pensi di essere più brava di me!?" domandò irritato il biondino.
A quanto pare, l'improvvisato piano di Belle per ottenere il posto da cercatrice stava procedendo alla grande. Lui iniziava ad innervosirsi, lei avrebbe solo dovuto dare una piccola spinta all'orgoglio di Draco.
"Beh, te ne saresti accorto gli scorsi anni, se solo non fossi stato troppo occupato a vantarti..."
"Non mi batterai, mettitelo in testa." Stava iniziando a diventare più insicuro.
"Beh, non lo saprai fino a che non mi riuscirai a sconfiggere." lo stuzzicò ancora lei.
"Non ne ho bisogno." Dubitava di se stesso ma continuava a tentare di nasconderlo. Mancava solo la goccia che avrebbe fatto traboccare il vaso.
"Ah, ora ho capito. Tu mi temi.
Hai paura di essere battuto da una donna. Oserei dire un'altra volta." Gli bruciava assai. Draco si mise a pensare tacendo.
"Bene... se vuoi arrenderti così, fai pure." fece lei puntando delicatamente un dito sul suo petto.
"Scommettiamo." balzò su lui. "Se vinco io, mi lascerai parlare e mi ascolterai standotene tranquilla." propose.
"E se vinco io diverrò cercatrice. Ed Ian dovrà essere il benvenuto nella squadra." concordò lei.
Si strinsero le mani.

"Allora ragazzi, oggi saremo divisi in due squadre. Io sarò il capitano - nonché cercatore - della prima squadra.
Martin guiderà la seconda, siccome qui rimane quella con un po' più di esperienza.
I vostri ruoli li sapete." Fece una pausa e scrutò i volti dei ragazzi.
"Su, forza, al lavoro!" esclamò infine.
Finalmente Belle aveva la possibilità di giocare come cercatrice.
Nella sua squadra c'erano Ian, Blaise e altri pezzi grossi. Era abbastanza forte.
Anche quella di Draco non era male però, doveva ammetterlo.
"In posizione." gridò l'insegnante di volo una volta che si furono preparati in campo. Era lì per fare l'arbitro e, in più, desiderava controllare che le selezioni fossero corrette e sincere.
"Pronti... Via!" esclamò.
I piedi dei giocatori ormai non toccavano più terra, le scope si facevano alte nel cielo e là partita era iniziata.
Per il momento, del boccino non vi era traccia. Belle continuava ad osservare il cercatore avversario, Draco, nella speranza di scorgere quella piccolissima e agile pallina prima di lui.
Dopo circa mezz'ora a sorvolare il campo, evitando bolidi volanti che arrivavano da ogni direzione, vide una specie di bagliore provenire dalle orecchie di un altro giocatore: Blaise.
Eccolo! Il boccino d'oro.
Doveva fare in modo di non attirare l'attenzione del ragazzo.
Si fiondò furba dalla parte opposta, sperando con tutto il cuore che Draco credesse alla sua recita. Riuscì a farsi beffe di lui, che la seguì senza porsi domande. Probabilmente riteneva che fosse troppo poco scaltra per tirargli uno scherzo di questo tipo e che stesse seguendo veramente un boccino.
Ma lei lo era davvero.
Per qualche motivo, la fortuna quel giorno era dalla sua parte. Riuscì a guidare Malfoy verso un bolide che, indirizzato nella direzione opposta a quella di Draco, si schantò su di lui.
La ragazza si girò di scatto per assicurarsi che almeno fosse vivo: bene o male una delle sue mani era ancora posizionata ben salda sulla scopa.
Belle iniziò a muoversi velocemente e si diresse nella direzione in cui prima si trovava il suo tesoro. Si era spostato di qualche metro, sì, ma almeno era ancora là, libero e non catturato. Si fiondò verso di esso, ogni tanto si girò per dare un'occhiata alla situazione retrostante. Draco stava recuperando: la sua scopa oramai si trovava quasi salda sotto le sue gambe. Da un momento all'altro sarebbe ripartito.
Ed eccolo lì, si dirigeva sicuro verso di lei. Belle acquistava velocità, ma non abbastanza poichè la modesta scopa della scuola rimaneva meno potente di quella di Draco.
Ormai lo aveva alle calcagna. Il boccino sfrecciava a qualche metro da loro.
Sentiva l'aria fredda che le sfiorava il volto senza delicatezza. Se non avesse avuto gli occhiali di protezione, gli occhi allora le sarebbero saltati fuori dalle orbite.
Draco era proprio affianco a lei.
Le scope iniziarono ad urtarsi a vicenda, i corpi anche.
Non erano molto in alto, vi erano pochi metri tra loro e il terreno. In effetti, notò Belle, il boccino si stava abbassando sempre di più.
Lei però, aveva qualcosa che Draco non possedeva: un migliore amico battitore. Ian, realizzò Belle, doveva aver lanciato un bolide nella loro direzione alla vista dell'inseguimento. Udì il suo fischio, rappresentava un'allerta. Fu così che si accorse della palla che arrivava verso di loro alla velocità della luce. Rimase lì fino all'ultimo secondo, con affianco il giocatore avversario che si dimostrava impassibile. Nonappena il bolide fu a circa due metri da loro si abbassò di colpo. La scopa ora rischiava di toccare terra e schiantarsi. I suoi piedi strisciavano sull'erba.
Con sua grande sorpresa, vide che Draco riuscì ad evitarlo, rimanendo comunque un po' rallentato.
Ora Belle era in testa, il boccino era proprio accanto a lei. Doveva porre fine a quella partita una volta per tutte. Si sporse dalla scopa per afferrare quella piccola sfera. Era sempre più vicina. Il suo braccio destro era steso in avanti, quello sinistro saldo sul manico. Si sporse maggiormente e... "PRESO!" Esclamò fiera.
Ce l'aveva! L'aveva preso!
Boom. Sentì un forte urto e si ritrovò in men che non si dica per terra. Un bolide l'aveva colpita da dietro.
La scopa si schiantò sul campo poco dopo di lei, ma restò tutta intera.
Belle no. Un dolore lancinante alla gamba la fece urlare. E le sue costole, quelle le stavano sfondando il petto.
Sentì delle forti mani prenderla in braccio a mo' di sposa. Il ragazzo cinse le braccia di lei attorno al proprio collo lasciando che la sua testa si appoggiasse al petto.
"Tranquilla. Ti porto in infermeria." la rassicurò. Belle era sfinita e anche abbastanza stordita: ci mise un po' a capire che colui che la teneva stretta fra le braccia era il bel Malfoy. Ma ormai cosa poteva fare lei? Era impotente da quel punto di vista poichè ogni parte del suo corpo sembrava lacerata. Ma almeno aveva vinto!
Alzò leggermente la testa per sbirciare le ferite. Sbiancò alla vista dello squarcio che le si presentava sulla gamba destra. La rassicurò il fatto che la magia avrebbe sistemato il tutto con poco più di un giorno di riposo.
Il dolore non cessò, anzi, era costante e acuto.
Draco raggiunse l'infermeria e la appoggiò delicatamente sul lettino.
Madame Pomfrey arrivò immediatamente e, per prima cosa, pensò a disinfettare le ferite: fece meno male del previsto.
Forse per la stanchezza, forse per il dolore o forse per lo stress del momento, svenne calandosi in un sonno profondo e meritato.

THE DARK TRUTHWhere stories live. Discover now