Triwizard tournament

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<<Draco Malfoy, giusto?>> disse una voce femminile, dolce e soave.
<<Sono io, chi mi cerca?>>
<<Chiamami Martin. Il tuo amico Gregory mi ha detto che, se ti avessi visto, avrei dovuto mandarti un messaggio da parte sua.
Dice che non starete nella solita cabina. È già occupata.
Ora, propone di trovarne una nuova.>> disse lei con tono di sfida.
<<Hem, ok.>> Il cervello di Draco si stava fondendo.
<<Digli che deve tornare lì e che farò in modo che sia libera entro il suo arrivo.>>
<<Ma davvero? Sei sempre preso da questa arroganza e questo egoismo. Se lasciassi il posto a coloro che se la sono presi per primi, sarebbe tanto grave?>>
Aveva carattere la biondina.
Draco rimase a bocca aperta mentre la vedeva andare via.
La ragazza che amava gli aveva risposto in quel modo... Davvero lo odiava fino a tal punto?
Ancora deciso a prendersi il suo posto, si diresse verso il vagone. Passo dopo passo sentiva sempre di più la rabbia ribollire nel suo stomaco.
Fu una cosa sola che riuscì a colpirlo: ad occupare il vagone non erano primini o ragazzini qualsiasi, era lei.
Decise di aprire lo sportello.
<<Ah, davvero?! Quindi la storia di Greg era tutta una farsa!?>>
<<Non lo avevi capito? Sul serio, Draco Malfoy che si lascia fregare. Per di più da una ragazza!>> Draco in quel momento di imbarazzo decise di fare la persona matura. <<Senti, posso parlarti un attimo? Magari in privato...>> La ragazza fece cenno alle amiche di uscire.
<<Wow, è stato facile!>>
<<Vai avanti Malfoy.>>
<<Hem, ok. So che abbiamo iniziato col piede sbagliato, ma... Mi piacerebbe ottenere una seconda opportunità.>>
<<Andiamo, credi che sia stupida?
Tu sei Draco Malfoy, il donnaiolo di Hogwarts. Credi che non sia a conoscenza del tuo "processo di seduzione" delle troiette che girano per la scuola?
Io non sarò la prossima della lista. Afferrato il concetto, Malfoy?>>
Ci furono alcuni secondi di silenzio.
<<Sì, lo so. Non ho una buona reputazione, ma con te è diverso. Per davvero. Tu mi fai sentire...>>
<<Cosa Malfoy? Come ti faccio sentire? Felice forse? Speciale?
Potresti almeno avere la decenza di cambiare frase quando cerchi di sedurne una nuova.>>
Draco si alzò per uscire.
<<Va bene, non mi credi, ho capito.
Non mi arrendo, però. Tu non sei come le altre ed è già da tempo che me ne sono accorto. Farò di tutto per convincerti che sono serio stavolta.
Ci vediamo.>>
Si rese conto che era stata un'azione poco ragionevole esporsi così tanto subito. Prima a mala pena la conosceva e ora si era praticamente dichiarato. Probabilmente perchè dopo tanto tempo tenendosi le cose dentro aveva bisogno di condividerle. Ma proprio con lei?
Aprì lo sportello e si diresse verso i suoi amici. Sentiva le loro voci provenire dal fondo del vagone.
<<Ciao ragazzi, ciao Pansy.>>
<<Vieni Draco, ti ho tenuto un posto.>>
Pansy lo fece accomodare proprio vicino a lei. Iniziò ad accarezzargli i capelli color biondo platino.
<<Ti vedo distratto, va tutto bene, Draco?>>
Il ragazzo era ancora preso dal pensiero di non piacere all'amata.
<<Hem, cosa... Ohh, sì, va tutto bene. Certo che sì.>>
<<Mi preoccupi. Ti ha mollato la ragazza?>> scherzò la mora.
<<Che simpatica che sei, Pansy...>>

Fu un viaggio lungo. Il pensiero di essere odiato da Belle Martin lo tormentò per tutto il tempo.
Il sole stava tramontando all'orizzonte e la notte si faceva sempre più vicina.
Fu totalmente buio quando arrivarono alla stazione di Hogsmead.
Presero i bagagli per poi scendere dai vagoni.
Raggiunsero le carrozze segretamente trascinate dai Thestral. Vi ci montarono per poi essere portati ad Hogwarts.
Varcarono le porte del castello, ignari della sorpresa che Silente stesso stava per annunciare.
Come sempre si accomodarono ai tavoli della sala grande.
Una volta finito lo smistamento dei primini, il preside diede il consenso per mangiare.
Di sicuro, cibo e bevande non mancavano.
Le tovaglie erano sovrastate di piatti, alcuni pieni e altri già vuoti.

Finita la cena iniziò uno dei suoi soliti discorsi. Questa volta, però, fu un po' diverso.
<<Ora che ci siamo tutti sistemati, vorrei fare un annuncio: quest anno questo castello non sarà solo la nostra casa, ma anche quella di alcuni ospiti molto speciali.>>
Si aprì la porta. Filch fece il suo ingresso, correndo spastico per tutta la sala.
<<Vedete, Hogwarts è stata scelta...>>
Avvicinatosi all'orecchio di Silente, consegnò un messaggio.
<<Sono arrivati.>> sussurrò sfinito.
<<Di' loro di aspettare. Che aspettino!>> rispose il preside.
Dopo l'interruzione riprese col discorso.
<<Dunque, Hogwarts è stata scelta per ospitare un evento legendario: il Torneo Tremaghi.
Ora, per quelli di voi che non lo sanno, il Torneo Tremaghi dichiara a raccolta tre scuole, per una serie di competizioni di magia.
Da ogni scuola un solo studente viene scelto per gareggiare.
Voglio essere chiaro: chi è scelto se la vedrà da solo, e fidatevi se vi dico che queste gare non sono per i deboli di cuore... Ma ne riparleremo.
Per ora, diamo insieme il benvenuto, alle incantevoli signorine dell'accademia di magia Beauxbatons, e alla loro preside, Madame Maxime.>>
La porta si spalancò, lasciando il posto a un gruppo di incantevoli ragazze.
I loro movimenti erano eleganti, sembravano cigni.
Le loro vesti erano di un color azzurro grigiastro, in tono con le bombette posate sul capo.
Tutti i ragazzi vennero catturati dai loro passi delicati, o almeno, tutti tranne Draco. Era ancora perso nei suoi pensieri.
Arrivarono leggere al tavolo degli insegnanti, e la preside, Madame Maxime, salutò il collega.
<<Ed ora i nostri amici del nord. Accogliete i superbi figli di Durmstrang, e il loro preside, Igor Karkaroff.>>
Dalle enormi porte della sala grande, fecero il loro ingresso un gruppo di ragazzi muscolosi, picchiando terra con i loro bastoni.
Ad ogni tocco del legno sul pavimento, emanavano una scintilla.
Indossavano folte pelliccie e abiti pesanti.
Tra loro, si innalzò il famoso giocatore di Qwidditch, Viktor Krum.
Si presentarono con tanto di acrobazie pericolose e incantesimi.
Raggiunsero anche loro gli insegnanti.
Silente salutò Karkaroff con senso d'intesa.

Una volta che ebbero preso posto, il ministro della magia iniziò a spiegare il regolamento.
<<Dopo una lunga riflessione, il Ministero ha concluso che, per ragioni d'incolumità,
a nessun studente al di sotto dei diciassette anni, dev'essere concesso di proporsi per la selezione del Torneo Tremaghi.
La decisione è definitiva.>>
A metà del discorso urla e proteste iniziarono a sovrastare il ministro.
<<Silenzio!>> ordinò silente.
Fece apparire una coppa di ferro, la quale iniziò ad emanare un fuoco azzurro.
<<Il calice di fuoco>> annunciò.
<<Chiunque desideri proporsi per il Torneo, deve solo scrivere il suo nome su un pezzo di pergamena, e gettarlo nelle fiamme prima di giovedì sera a quest ora.
Non fatelo con tanta leggerezza, il prescelto non può tornare indietro.
E da questo momento, il Torneo Tremaghi è iniziato.>>

THE DARK TRUTHWhere stories live. Discover now