Non potevo più tollerare quel razzismo dilagante nei confronti di Gona: così ho radunato tutto il coraggio che avevo e ho messo in piedi un discorso:
"Ma chi stracazzo vi credete di essere, per sminuire e insultare una persona, solo per il suo sangue?! Una vera regina non tratta chiunque abbia davanti come se fosse un rifiuto marcio, e non picchia e tortura qualcuno, solo perchè ha travisato una virgola di ciò che gli o le avete ordinato!
Siete una dittatrice egoista, egocentrica, stronza, apatica, di una maleducazione terrificante e una perfidia che fa concorrenza a Georgiana Karaton, la peggior strega killer mai esistita!"
Silenzio.
Silenzio vero e proprio.

Panthea era rimasta di sasso.
E lì ho seriamente avuto paura che mi appendesse ad una forca, dopo la mia sfuriata.
Gona si è precipitata a tenermi per mano, senza farsi notare e ha fissato la regina, ancora più spaventata di me.

-Non... non pronunciare più quel nome! È colpa di quella lurida assassina, se... se sono tornata in questo mondo!- ha sbraitato Panthea, con la voce tremante.
-Quindi la conoscevate? Avete lavorato insieme?- ho domandato, sotto shock- oppure...
-TI HO DETTO CHE NON NE VOGLIO PARLARE, MALEDETTA FICCANASO! LEVATEVI DAI PIEDI, TUTTE E DUE!- ha nuovamente urlato lei.

Siamo scese in cortile, siccome la truppa cattura-unicorni era ritornata, dopo un'intera mattinata di perlustrazione.
Non avevano con sè nessun unicorno, ma in compenso avevano portato due elfi legati come due salami.
E di chi si poteva trattare, se non di Mo e Yuko?

-Complimenti fratellino, sarà la terza volta che vieni catturato in due settimane- l'ho schernito- si può sapere che cazzo state architettando?
-Qualcosa che potrà mettere fine a questo incubo, se proprio ci tieni a saperlo- mi ha risposto lui, scocciato.
-C'entra il trumptus, per caso? Ho visto che uno dei munculus ha uno dei pezzi in mano.
-Certo che... oh, ho capito dove vuoi andare a parare!- ha esclamato Yuko, furiosa- Non distruggerai l'unica speranza di Centopia, Mal!
-Chiudi il becco, stupida elfa- l'ha interrotta Gona, rinchiudendo le due gnappette in una gabbia di fumo rosso.
Un po' di pace, finalmente...

Sono tornata su, nella sala del trono, dove Panthea stava armeggiando con la sua bacchetta magica.
-Signora... hanno catturato due elfi. Sì i soliti due. Credo stiano cercando di ricostruire il trumptus. Venite giù o dobbiamo occuparcene noi?
-Stai insinuando che io non sappia interrogare due insulsi elfi?
-Visto che non avete mai voglia di fare una sega nulla... ci penso io con l'interrogatorio.
-Oh, no, tu non combini proprio niente, ragazzina!
-È per questo motivo che avete litigato con la Karaton, all'epoca? Perchè volevate comandare al suo posto?
-RIPETI?!-
Stavo toccando un tasto dolente. E volevo premerlo fino in fondo.

-Avete chiaramente conosciuto Georgiana e lavorato per lei, in passato. Ma immagino ci abbiate litigato, perchè volevate comandare i mangiammerda al suo posto. È vero o no?
Ammettetelo, signora-
Lei mi ha guardato, furiosa al massimo, ha preso la bacchetta, me l'ha puntata contro e ha urlato: "CONFRINGO!"
Per qualche strano motivo, però, non sono stata colpita.
Si era formato una specie di scudo protettivo, attorno a me, e non capivo se ero stata io a farlo apparire, oppure qualcun'altro.
No ok, ero stata io. E mi stupivo di me stessa.

Quando siamo tornate in cortile, abbiamo trovato una strana macchina di legno, che sembrava un incrocio tra una rapa con le ruote e un organo a canne.
E accanto a quello strano aggeggio c'era... un pan!
Era veramente tutto troppo assurdo.
Ma andiamo avanti a raccontare.

-Che diamine è questa roba? Pretendo una spiegazione, Gargona!- ha sbraitato miss maschera.
-Allora... quello è un pan. E afferma che questa roba sia un "prodigio della musica".
-Lo vedremo. Tu, sgorbietto, suonami qualcosa!- gli ha ordinato Panthea, col garbo consueto che non ha.

Gona si è avvicinata a me, e mi ha mormorato:
-Prodigio della musica un paio di palle... mi è bastata una nota a farmi esplodere i timpani.
-Ah così. Almeno sei stata onesta... comunque, ho un idea- le ho risposto, sogghignando.
-Le tue idee hanno sempre qualcosa di diabolico, streghetta del mio cuore.
-Lo so. Per questo le metto in atto-

Ho materializzato il mio vinile di Speak Now e l'ho lanciato contro la rapa-organo, facendolo poi smaterializzare.
-Ammira il genio, Gona.
-Il tuo genio lo ammiro già ogni giorno, mia piccola folle.
-Adesso lo ammirerai ancora di più, allora-
Lei ha posato le sue labbra sul mio zigomo destro e le ha premute contro, per poi bisbigliarmi: "Vai."

L'organo ha iniziato a suonare la base di "Mean", una delle mie canzoni preferite di Speak Now.
E come c'è una base, ci sono io a cantare.

🎶 You, with your words like knives
And swords and weapons that you use against me
You have knocked me off my feet again
Got me feeling like I'm nothing
You, with your voice like nails on a chalkboard
Calling me out when I'm wounded
You, picking on the weaker man

Well, you can take me down
With just one single blow
But you don't know what you don't know

Someday, I'll be living in a big old city
And all you're ever gonna be is mean
Someday, I'll be big enough so you can't hit me
And all you're ever gonna be is mean
Why you gotta be so mean? 🎶

Rappresentava perfettamente ciò che era Panthea, e ciò che ho sempre voluto urlarle in faccia fin dal primo giorno.
Adesso glielo avrei cantato, e non potrei essere più soddisfatta di me stessa.

Ma nel frattempo stava accadendo qualcosa di strano:
tutti i munculus erano come incantati dalla musica, e dalla mia voce. Così come la stessa Panthea, aggrappata al suo scettro con la testa di unicorno. La bacchetta gli era caduta di mano, e Gona ha approfittato per prenderla, puntarsela addosso e pronunciare una strana formula.
Dalla bacchetta è scaturito un lampo dorato, e a primo impatto sembrava non essere cambiato niente.

Ho terminato la canzone, in modo da prolungare l'ipnosi:
🎶 But all you are is mean
All you are is mean
And a liar, and pathetic, and alone in life
And mean, and mean, and mean, and mean

But someday, I'll be living in a big old city
And all you're ever gonna be is mean, yeah
Someday, I'll be big enough so you can't hit me
And all you're ever gonna be is mean 🎶

C'è voluto un quarto d'ora abbondante, perchè tutti si risvegliassero dall'effetto ipnotico.
Tempo sufficiente a trasferire i prigionieri nelle segrete, per la terza volta in due mesi, acchiappare un'altra elfa (cioè Mia, sempre insieme quei tre stanno) e nascondere il pezzo di trumptus nella tasca della jumpsuit verde.
Avrei voluto tenermi anche il piccolo pan, ma era scappato via a zampe levate, e chi lo avrebbe rivisto più.

La bastarda con la maschera ha faticato parecchio a riprendersi, e si è chiusa in camera sua, ordinandoci di non romperle le palle fino alla mattina dopo.

Non l'avevamo uccisa, ma almeno era stata messa fuori gioco per un bel po' di tempo.
-Mal, sei stata assolutamente fenomenale- si è complimentata Gona, prima di dormire.
-Non credevo funzionasse, sai? E invece...
-Abbiamo la conferma che si sta rincoglionendo. Di questo passo non servirà nemmeno ammazzarla.
-Già... senti, ma che hai combinato con la bacchetta?

Gona ha sospirato, e mi ha stretto tra le sue braccia.
-Mi sono tolta una maledizione.
-Cosa?
-Una volta, per punirmi, Panthea mi ha lanciato una fattura antiacquatica. In pratica diventavo una nanetta, ogni volta che toccavo l'acqua. Quattro mesi così ho fatto.
-Che merda, veramente... ma come facevi a farti il bagno?
-Mi rimpicciolivo e nuotavo nella vasca, una fatica immane, guarda... da domani per fortuna potrò farmi il bagno rimanendo alle mie dimensioni normali-
Abbiamo ridacchiato, abbracciandoci di nuovo e addormentandoci.

Cari elfi, non credete di essere gli unici a voler morta Panthea.
Noi vogliamo essere felici, senza dover stare agli ordini di qualcuno, ok?
Spero abbiate capito.

I riferimenti a Georgiana Karaton, la strega killer, sono presi dalla mia primissima storia, "A New Love In Hogwarts".
Comunque... piaciuto il cap? 🤎

MAL - A WITCH IN CENTOPIAWhere stories live. Discover now