7. La punizione

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"Ti odierò, se potrò; altrimenti ti amerò mio malgrado"
Ovidio

Marinette's pov

<<Cosa sta succedendo qui?>> chiede qualcuno alle mie spalle, i suoi passi echeggiano nel corridoio. La voce maschile piuttosto profonda mi sembra stranamente familiare, senza dubbio già sentita prima d'adesso. Nonostante questa certezza, non ho idea di chi sia colui a cui appartiene. Il biondo che si trova di fronte a me è invece in grado di osservare chi ha parlato.

Dopo averlo fatto, abbassa immediatamente la sua bacchetta, quasi fosse spaventato ed io lo imito in un gesto rapido.

Accenno spontaneamente un piccolo sorriso divertito, anche se non credo sia opportuno in questo momento: se Adrien ha paura di colui che sta dietro di me, dovrei averne anche io.
Eppure non riesco a trattenermi, la soddisfazione nel vedere quel ghigno spocchioso che solitamente domina il suo viso, scomparire da esso, è sufficiente per farmi quasi, per un solo attimo, dimenticare della situazione in cui mi trovo.

Rilasso i muscoli del viso, abbandonando la mia espressione appagata per girarmi e, nel farlo, incontro immediatamente lo sguardo severo di Piton, già puntato su di me.

<<Niente, professore>> risponde Adrien, facendo un passo nella mia direzione.
<<Stavamo solo parlando, vero?>> continua dopo avermi raggiunta e mi intima, guardandomi, di reggergli il gioco.

Poggia una mano sulla mia spalla per rendere ciò che ha detto più credibile; mi sento quasi bruciata dal suo tocco e subito la osservo, senza riuscire a nascondere la sorpresa nei miei occhi. Resisto a malapena, controvoglia, dal saltare via lontano da lui e ridicolizzare completamente quello che ha detto.

Per la prima volta mi sembra essere preoccupato, le sue parole non infondono la loro usuale certezza: quasi esita nel pronunciarle. Improvvisamente, la realizzazione di ciò che ho fatto mi colpisce come uno schiaffo in pieno viso. I duelli sono estremamente vietati in questa scuola e, se Piton non fosse arrivato, ce ne sarebbe stato sicuramente uno.

<<Ho visto cosa stava accadendo Agreste, non serve mentire>> continua, avvicinandosi a sua volta a noi.

<<Dovreste essere espulsi, conoscete bene le regole>> afferma.

"Per favore no, espulsa no.
Perché finisco sempre in queste situazioni?"

Penso alla delusione che osserverei negli occhi dei miei genitori se venissi cacciata anche da questa scuola e prego nella mia mente che Piton abbia pietà, che eviti di prendere una decisione drastica.
Mi maledico per il mio impeto incontrollabile e il mio carattere poco paziente che si è lasciato infastidire dalle parole di Adrien, poi, titubante, prendo parola.

<<Non abbiamo lanciato nessun incantesimo, professore>> dico piano, guardando Adrien in cerca di supporto proprio come lui prima ha fatto con me.

Sposta la mano dal mio maglione e pare immediatamente ricomporsi al suono delle mie parole, lasciandosi dietro persino il più piccolo accenno di preoccupazione che, poco fa, ha attraversato le sue iridi.

<<Ha ragione, può anche portarci dal preside, ma non ci farà nulla e lo sa bene>> afferma, con un'aria di velato disprezzo.
Anche se ho indirettamente detto la medesima cosa, lui la sta riprendendo con insolenza, quindi arrivo alla conclusione che ci sia solamente una cosa in grado di spiegare il suo atteggiamento: senza ombra di dubbio è impazzito.

<<Non ho intenzione di mandarvi da lui per una sola ragione. Siete fortunati, credo che sfrutterò questa situazione: mi servono degli aiutanti, non varrebbe la pena sprecarla mandandovi da Silente. Vi darò io una punizione>> borbotta, osservandoci con orgogliosa superiorità. Pensa rapidamente al da farsi, poi continua a parlare.
<<Dovrete mettere a posto l'aula di pozioni per me>>

In verde [Miraculous & Hogwarts]Where stories live. Discover now