8. Festa in Sala Serpeverde

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"Nessun uomo si bagna nello stesso fiume due volte"
Eraclito

Marinette's pov

Diversamente da quanto mi sarei aspettata, nel complesso la punizione non sembra procedere male. Non abbiamo litigato nuovamente e, di tanto in tanto, sono anche riuscita a passare al biondo un paio di scatolette da sistemare senza doverlo supplicare di riporle al proprio posto.

È proprio quando sto per porgergli l'ennesimo oggetto impolverato, che sento un rumore inatteso: qualcuno bussa alla nostra aula.
Quando osservo la porta in legno che si apre lentamente davanti ai miei occhi, non posso che sperare che ad aprirla sia appena stato Piton, pronto per dirci che la punizione è finita. Quando però vedo una testa femminile dai capelli rossi e ricci, fare capolino, capisco che le torture non sono ancora terminate.

<<Adrien, Adrien sei qui?>> chiede la ragazza in questione, con voce dolce e soave.
I lineamenti delicati del suo viso paiono rilassarsi completamente di fronte alla visione del ragazzo appena trovato. Adrien però non pare altrettanto interessato alla nuova presenza, difatti non si è nemmeno voltato per guardare chi sia arrivato.

<<Oh sei qui! Mi avevi detto di aspettarti nella Sala Comune, ma non ti sei presentato>> continua la riccia, entrando completamente nella classe, senza invito esplicito da parte nostra.

<<Oh sì, hai ragione, perdonami Lita>> dice colui a cui si sta rivolgendo, il quale finalmente volta la testa nella sua direzione.

<<Linda>> lo corregge lei, ma Adrien non sembra far particolarmente caso alle sue parole.

<<Mi sono scordato, ma possiamo rimediare>> continua il ragazzo, girando poi il viso verso di me. Gli rivolgo un'espressione confusa. Non so cosa si aspetti che io faccia o dica.

<<Dupain-Cheng, puoi finire di mettere a posto le cose da sola?>> mi chiede, incatenando le sue iridi nelle mie. Sembra strano, - più del solito - la sua voce è ambigua.
È audace anche solo pensare di chiedermi una cosa del genere.

<<Agreste, siamo in questa punizione per causa di entrambi. Non posso scontarla da sola>> replico, guardandolo con disappunto.
Non ho alcuna intenzione di lasciare che vada a spassarsela con questa ragazza, mentre io faccio la sua parte nonostante in verità la colpa sia principalmente sua. Può scordarselo.

<<Oh, un vero peccato>> afferma Adrien, ostentando una finta tristezza che però risulta, in modo piuttosto evidente, non essere davvero presente nella sua voce.
Si gira di nuovo verso la rossa, fa qualche passo nella sua direzione e la costringe a indietreggiare leggermente, facendola uscire dalla stanza.
<<Hai sentito Lydia? Meglio fare un'altra volta>> aggiunge, sbagliando per una seconda volta il nome della sua interlocutrice.

Il significato nascosto dietro le sue parole mi appare improvvisamente chiaro: parlandomi, Adrien sperava che dicessi quello che ho effettivamente affermato; evidentemente non ha alcuna intenzione di andare dalla riccia.
Mi rendo di conto conto di essere estremamente prevedibile, o forse lui particolarmente lungimirante.

<<Mi chiamo... non importa. Va bene, ci vediamo dopo>> replica Linda, lui annuisce e le intima di andarsene con un cenno del capo. Una volta averla vista camminare via, chiude la porta e si poggia a essa.
Un sospiro di soddisfazione esce dalle sue labbra, compiaciuto di essere riuscito ad allontanarla.

<<Per fortuna che ero io ad avere una pessima memoria. Lydia? Ma come ti escono?>> dico, prendendo tra le mani un piccolo straccio.

<<C'ero piuttosto vicino>> afferma, rimettendosi a lavoro. "Vicinissimo, sicuramente"

In verde [Miraculous & Hogwarts]Where stories live. Discover now