12. Hogsmeade

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Marinette's pov

<<Perché ti sei truccata?>> mi chiede Kagami, seduta sul letto mentre sfoglia un vecchio libro dalla copertina bordeaux, evidentemente sorpresa dato che solitamente non amo mettere nulla sul mio viso.

<<Perché devo andare ad Hogsmeade e, non essendoci mai stata, è un evento speciale. Per ogni evento speciale ci si trucca, è la regola >> rispondo, come se fosse tenuta a saperlo.
Amo truccarmi solo per occasioni particolari, feste o, come in questo caso, nuove esperienze.

<<Chi avrebbe formulato questa regola?>> domanda, divertita dal mio tono.

<<Io, chiaramente>> rispondo, con ovvietà.

La vedo scuotere la testa in segno di dissenso, mentre io continuo a mettere ancora un po' di mascara sulle ciglia del mio occhio destro finché non sono soddisfatta del risultato.
Mi rendo conto che la sottile linea di eye-liner che avevo precedentemente tracciato si è leggermente sbafata, quindi, rimesso il rimmel al suo posto, mi accingo a sistemarla.
Sposto lo specchio circolare - che è adagiato sul tavolo - verso l'angolo, vicino alla lampada, per potermi mettere in un punto in cui posso vedermi con maggiore luce in viso. Così facendo dò le spalle alla mia compagna.

<<Con chi vai?>> domanda quest'ultima curiosa, senza staccare lo sguardo dalla pagina ingiallita, stracolma di immagini che si muovono.

<<Con Luka>> dico e alzo le spalle.
Non posso vederla, ma scommetterei un paio di galeoni che in questo momento abbia un piccolo sorrisetto sul volto.

<<Adesso si spiega il trucco>> afferma ed, alzando successivamente la testa, scopro che avevo ragione: il sorriso non manca.

<<Luka è solo un amico, non so quante volte ancora devo ripetertelo. Oltretutto, mi trucco per me stessa, non per gli altri>> mi giustifico, chiudendo la boccetta dal colore grigio e lei sospira rumorosamente, contrariata.
Ci ha tenuto più volte a farmi notare che pensa che io e lui saremmo una coppia perfetta. Mi alzo dalla sedia, attenta a non strisciarla a terra, e smetto di guardare il mio riflesso.

<<Come sto?>> le domando, curiosa di sapere la sua opinione.

Kagami pare riflettere qualche secondo sulle parole da usare.
<<Come se Chloe ti avesse vomitato addosso la sua beauty case>>

<<È quello a cui aspiravo>> ammicco scherzosamente, trattenendo una risata.

Mi passo una mano tra i capelli neri disordinati e realizzo che dovrei assolutamente farmi una coda. Guardo l'orologio attaccato alla parete e scopro però di essere in ritardo, dunque devo accontentarmi di lasciare cadere sciolte le mie onde corvine sulle spalle, almeno per il momento. Ormai non mi sorprendo più: ero partita bene, ma nell'ultimo periodo sarebbe una novità se fossi in orario.

<<Te non vieni?>> chiedo alla mia amica, tirando la maniglia della porta, e lei nega con il capo.

<<Mia madre non ha firmato il permesso>> afferma. Non sembra triste, probabilmente è abituata a piccole delusioni del genere. Vorrei dirle qualcosa per tirarle su il morale, ma non mi viene in mente nulla ed oltretutto devo scappare. "Dio, sono una pessima amica."
D'un tratto le sue parole mi fanno ricordare di essermi dimenticata qualcosa.

<<Ah il permesso! L'avevo scordato, grazie Kagami, mi salvi sempre>> esclamo. Afferro il pezzo di carta dalla scrivania, la saluto con un rapido bacio sulla guancia e poi chiudo la porta della stanza.

Mi sbrigo a raggiungere il cortile in tempo e ci riesco a malapena (quasi inciampo mentre scendo le scale), ma giunta a destinazione scorgo subito la McGranitt, che ha il compito di ritirare i fogli. Cerco con lo sguardo Luka, ma non lo trovo. Il vento mi scompiglia i capelli, che mi finiscono davanti agli occhi, impedendomi di vedere chiaramente.

In verde [Miraculous & Hogwarts]Where stories live. Discover now